Al Teatro degli Arcimboldi di Milano si rivive con Manuel Agnelli il testamento che David Bowie, il Duca bianco, ha lasciato a noi, comuni mortali. Vi ricordate del film “L’uomo che cadde sulla terra” dove Bowie interpreta un extraterrestre caduto sul nostro pianeta ed è costretto a rimanerci? David Bowie insieme al drammaturgo irlandese Enda Walsh, firma un “teatro musicale” che mescola musica, arte visiva, teatro, danza e video-arte in un’esperienza di “teatro totale” e ne racconta il continuo.
Nello spettacolo messo in scena da Valter Malosti e interpretato dal cantante italiano Manuel Agnelli (anticipato nel 2023 da questo articolo di The Way Magazine), Newton, l’infelice migrante interstellare protagonista del film è ancora bloccato sul nostro pianeta: non può morire né invecchiare; vittima dei suoi fantasmi e delle sue dipendenze, riceve segnali dal passato e capta visioni del futuro, mescolando realtà e sogni a occhi aperti. Per chi, come me, crede che le punte più alte della musica siano state toccate da David Bowie, assistere alla messa in scena di parte della mia adolescenza, fortunata grazie a fratello maggiore e zii che mi incanalavano ad ascoltare artisti del genere, è come entrare in una macchina del tempo e trovarsi compagno di Newton, di Ziggy Stardust tra gli Spiders from Mars e Heroes. Il genio ha venduto oltre cento milioni di dischi, è stato uno dei musicisti più influenti di tutto il Novecento e, secondo la rivista Rolling Stone, la più grande rock star di sempre. Ancora prigioniero sul nostro pianeta, sempre più isolato, chiuso nel suo appartamento, in preda alla depressione e vittima di allucinazioni e dipendenze, Lazarus ha debuttato per la prima volta Off-Broadway al New York Theatre Workshop il 7 dicembre 2015 ed oggi Manuel Agnelli e il suo talento fanno rivivere il tormentato protagonista che assiste impotente allo scorrere di una vita dolorosa, avviarsi verso la catastrofe. Agnelli, vincitore di numerosi premi tra i quali, nel 2022 il David di Donatello e il Nastro D’Argento con “La profondità degli abissi” (colonna sonora del film Diabolik dei fratelli Manetti) e nel 2023 il Premio Amnesty International con “Severodoneskt”, entrambi brani contenuti nel suo primo album solista “Ama il prossimo tuo come te stesso”, incarna un Newton perfetto, genio e sregolatezza, follia e talento.
Lazarus è una riflessione intensa sul viaggio umano, arricchita da alcune delle canzoni più iconiche di Bowie e da brani scritti appositamente per quest’opera. Opera musicale intensa che vede la partecipazione di performers e musicisti di qualità, come un vero concerto rock, graffiato dalla voce di Manuel, iconica star italiana della nostra musica, condotta con attenzione e dal regista torinese attraverso il suo talento visionario. Uno spettacolo da non perdere, per noi che rispetto alla sua grandezza, resteremo sempre degli Absolute Beginners.
Prossime date:
venerdì 30 maggio 2025, ore 21:00
sabato 31 maggio 2025, ore 21:00
domenica 1 giugno 2025, ore 16:00
Prodotto da Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Teatro di Roma – Teatro
Nazionale
di David Bowie e Enda Walsh
Regia di Valter Malosti
orchestrazioni e arrangiamenti originali Henry Hey
progetto sonoroGUP Alcaro
scene Nicolas Bovey
costumi Gianluca Sbicca
luci Cesare Accetta
video Luca Brinchi e Daniele Spanò
cura del movimento Marco Angelilli
coreografie Michela Lucenti
cori e pratiche della voce Bruno De Franceschi
maestro collaboratore Andrea Cauduro
assistenti alla regia Jacopo Squizzato, Letizia Bosi
Interpreti:
Manuel Agnelli
e con Casadilego, Dario Battaglia, Camilla Nigro
e Maurizio Camilli/Mauro Bernardi, Andrea De Luca, Noemi Grasso, Maria
Lombardo, Giulia Mazzarino, Isacco Venturini, Carla Vukmirovic
Laura Agnusdei, sassofoni
Jacopo Battaglia, batteria
Francesco Bucci, tromboni
Andrea Cauduro, tastiere addizionali
Davide Fasulo, piano e tastiere
Stefano Pilia, chitarra
Giacomo Rossetti, basso