Il 18 gennaio 2025, con diretta su Rai, sarà il giorno di partenza del palinsesto di eventi che comporranno il mosaico di Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025. La cerimonia avverrà presso il teatro Pirandello della città siciliana, uno dei luoghi di cultura più importanti della città della valle dei templi.
Le relazioni e trasformazioni culturali sono alla base del dna degli eventi dell’anno della cultura in Sicilia. Le manifestazioni coinvolgono Agrigento, Lampedusa e i comuni di tutta la provincia che vivono il proprio essere capitale italiana della cultura come un’occasione di riflessione sul rapporto tra gli esseri umani, tra l’uomo e la natura per comprendere quali visioni di futuro le artiste e gli artisti possono offrire nell’interpretare le trasformazioni culturali, necessarie a governare gli effetti prodotti dai cambiamenti climatici, dall’innovazione tecnologica e dalla mobilità umana.
La ricerca di sintesi tra armonia e conflitto per la costruzione di cittadinanze attive e fiduciose in se stesse richiama le teorie di Empedocle, filosofo dell’antica Akragas, che ispira la struttura del programma culturale, articolato sui 4 elementi generativi: acqua, aria, terra e fuoco. Sono 44 i progetti già inseriti nel dossier di candidatura a cui si aggiungono altre straordinarie iniziative proposte da tutte le istituzioni culturali del territorio.
“Lasciati abbracciare dalla cultura” è il messaggio lanciato da Agrigento, definita da Pindaro “la città più bella dei mortali”.
In continuo raccordo tra passato e contemporaneo il programma poggia sui 2.600 anni di storia della città e coinvolge le giovani generazioni per promuovere la cultura come caposaldo della crescita individuale e comunitaria, trovando continui stimoli d’ispirazione e di confronto.
Il territorio agrigentino è attraversato da luoghi vissuti da grandi autori – avendo come baricentro Agrigento e la Valle dei Templi – in un circuito turistico-culturale che induce il visitatore a godere delle ricchezze artistiche, monumentali, archeologiche e naturalistiche e apprezzarne la tradizione enogastronomica. Il Kaos e il mar aspro africano dove “vive” il drammaturgo e Premio Nobel per la letteratura Luigi Pirandello, la Vigàta delle opere di Andrea Camilleri, padre del Commissario Montalbano, e poi la Regalpetra, ovvero Racalmuto, che diede i natali a Leonardo Sciascia. Come non immergersi poi nella favola del Gattopardo: i luoghi protagonisti del famoso romanzo storico siciliano, Palma di Montechiaro e Santa Margherita Belice, che ispirarono la penna di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. E ancora i racconti e le opere teatrali di Antonio Russello nella sua Favara, paese che ha ereditato diverse contaminazioni culturali, tra cui quelle d’origine araba, fino alla realizzazione dell’odierna “Farm Cultural park”.


scoperta e trasformazione, ma anche la messa a sistema di un’offerta culturale integrata che possa
essere per le comunità nuova occasione di crescita economica, sociale e culturale. Un progetto
capace di innescare processi virtuosi per il territorio considerando la presenza dei viaggiatori come
un’opportunità di scambio e di relazione.
La celebre Valle dei Templi, percorsa ogni anno da oltre un milione di turisti, accoglierà i visitatori del
2025 con i suoi gli ulivi secolari, la sua storia millenaria e con la ricchezza delle persone che ogni
giorno vivono e animano questi luoghi. Concerti, mostre, e nuove installazioni di arte contemporanea
si alterneranno nei luoghi simbolici della Valle e nel prezioso centro storico di Agrigento.
Spettacoli, workshop, incontri, itinerari, arte, performance, prodotti della creatività e modalità
innovative di fruizione e visite di luoghi accessibili e riaperti per l’occasione accompagneranno i
visitatori verso nuovi approdi per riscoprire l’essenza delle relazioni fra il sé, l’altro e la natura ispirati
della bellezza unica del territorio agrigentino.
Da quando Matera ha vinto il titolo di Capitale Europea della Cultura nel 2019 c’è molta attenzione per i titoli di queste manifestazioni. Per il titolo italiano si sono avvicendate negli ultimi anni Mantova (2016), Pistoia (2017), Palermo (2018), Parma per il 2020, poi esteso anche al 2021 a causa dell’emergenza sanitaria. Si è ripreso regolarmente poi con Procida (2022) e per il 2023 Bergamo e Brescia, scelta voluta dal parlamento a favore dei territori duramente colpiti dalla prima fase emergenziale della pandemia per Covid-19. Nel 2024 la Capitale della Cultura italiana è stata Pesaro.