“QUEEN UNSEEN | Peter Hince”, in programma dall’ 8 febbraio al 21 aprile 2024, un viaggio esperienziale nel mondo della celeberrima band da vivere attraverso le immagini inedite fermate nel tempo da chi i QUEEN li ha conosciuti davvero bene, vivendoci in simbiosi per oltre dieci anni.
Al centro di Milano, vicino al Castello Sforzesco la Fondazione Luciana Matalon ospita un’espeosizione di scatti storici: dopo lo straordinario successo riscosso a Torino, Rimini e Roma, arriva anche a Milano la mostra-evento del gruppo inglese che ha segnato la storia della musica rock e che intrattiene con la città un rapporto speciale, essendosi esibito in Italia in concerto soltanto al Palasport di San Siro accanto allo stadio nel 1984 (nello stesso anno erano stati ospiti anche al Festival di Sanremo).



Alcune delle foto di Freddie Mercury in mostra a Milano, tutte scattate nel corso della carriera dei Queen da Peter Hince. La foto con Freddie e il cane è stata scattata Madrid durante il Magic Tour del 1986. Il cane del promotore si chiamava Freddie e ha il suo pass per il backstage.

Dopo aver fatto qualche fotografia “standard”, Freddie ha detto “Dai, voglio che tu mi faccia sembrare cattivo e duro”.
Si è spostato sul muro scrostato che era di fronte e ho cambiato l’illuminazione. Freddie stava interpretando il ruolo del “duro”, quando all’improvviso abbassò la testa come per contemplare qualcosa. Ho subito fatto la foto e oggi è una delle mie immagini preferite. Ha un aspetto vulnerabile, nonostante la giacca di pelle, e regge una bottiglia di birra in modo piuttosto fallico.
La birra è Augustiner, la birra di Monaco dal 1328. Ho scoperto quanto sia importante questa birra solo di recente, quando ho allestito una mostra a Monaco per celebrare Freddie e la band in una città che era molto importante per loro”.

“QUEEN UNSEEN | Peter Hince” si compone di oltre 100 fotografie del road manager e assistente personale di Freddie Mercury – Peter Hince appunto, mai esposte in precedenza in nessun Paese europeo, e di cui alcune in assoluta anteprima internazionale, e di oltre un centinaio di cimeli, memorabilia, oggetti e documenti vari, tutti rigorosamente originali: tra di essi figurano l’asta del microfono utilizzata da Freddie Mercury nel suo ultimo concerto, una chitarra autografata di Brian May, i costumi usati per il videoclip di Radio Gaga, un piatto autografato e le bacchette della batteria di Roger Taylor, materiale proveniente in parte da dalla raccolta personale di Niccolò Chimenti, uno dei maggiori collezionisti europei dell’universo Queen. Completa la mostra la proiezione di video rari e di spezzoni dei più famosi concerti della band. A 50 anni dall’uscita del primo disco, l’omonimo “Queen”, l’esposizione rappresenta un’occasione imperdibile, per i fan di scoprire aspetti e dettagli inediti del gruppo e del suo carismatico front-man e per il grande pubblico di ampliare la propria conoscenza sulla band che ha rivoluzionato la musica degli ultimi 50 anni e che ancora oggi riesce ad essere straordinariamente attuale.


Il videoclip era una parodia di una famosa soap opera inglese chiamata “Coronation Street”.



La chitarra di Brian May è protagonista delle esibizioni live dei Queen. La foto a sinistra di Peter Hence risale inizio 1978. Questa scena del videoclip di “We Will Rock You” è stata girata nel parco della nuova casa di campagna di Roger Taylor. Il fotografo dice: “Non aveva ancora le chiavi, dato che i precedenti proprietari non si erano trasferiti, quindi abbiamo dovuto girare il video all’aperto con temperature gelide. In questo scatto Freddie, che aveva le mani congelate, indossa i miei guanti da lavoro”. A destra, Brian May suona una Fender Telecaster durante le riprese del video del brano “Backchat”, Londra 1982.