16 Giugno 2017

I tesori di Damien Hirst a Palazzo Grassi a Venezia (e nei cinema)

Il più quotato artista contemporaneo dice: " La mia fede nell’arte è come una religione". E per Treasures from the Wreck of the Unbelievable verrà proiettato nei cinema.

16 Giugno 2017

I tesori di Damien Hirst a Palazzo Grassi a Venezia (e nei cinema)

Il più quotato artista contemporaneo dice: " La mia fede nell’arte è come una religione". E per Treasures from the Wreck of the Unbelievable verrà proiettato nei cinema.

16 Giugno 2017

I tesori di Damien Hirst a Palazzo Grassi a Venezia (e nei cinema)

Il più quotato artista contemporaneo dice: " La mia fede nell’arte è come una religione". E per Treasures from the Wreck of the Unbelievable verrà proiettato nei cinema.

Damien Hirst a Palazzo Grassi – Punta della Dogana di Venezia è un evento di risonanza planetaria. La sua mostra Treasures from the Wreck of the Unbelievable, a cura di Elena Geuna, è un’operazione che mette assieme il più blasonato degli artisti contemporanei e una serie di esperienze multimediali che sono architettate per risultare memorabili.

L’artista dice: “La cosa che più mi appassiona di questo progetto è la nostra relazione con il passato. È impossibile conoscerlo veramente, quello che ci rimane è una manciata di frammenti di oggetti e storie. I Tesori ritrovati hanno a che fare con il mito, con ciò in cui crediamo. In un certo senso la mia fede nell’arte è come una religione”. Queste le parole che l’eclettico artista Damien Hirst ha utilizzato per spiegare l’incredibile mostra di cui è autore e che sarà esposta fino al 3 dicembre 2017 a Venezia.

 

Ma come trovare una modalità alternativa di comunicare un’esposizione d’arte contemporanea? In occasione della mostra Damien Hirst ha stretto un inusuale accordo con Movie Media, concessionaria specializzata in pubblicità al cinema. Per la prima volta infatti un’istituzione museale decide di collaborare con il cinema per la promozione pubblicitaria di un progetto espositivo, utilizzando le forme proprie del linguaggio cinematografico: la presenza di un narratore, l’utilizzo di una colonna sonora, il montaggio di una successione di scene in cui si sviluppa un’azione che allude a una trama.

La programmazione è stata studiata in coerenza con le tempistiche dell’esposizione. Infatti, una prima serie di proiezioni ha accompagnato il pubblico sino all’apertura lo scorso aprile, coprendo un ampio bacino di utenza in quanto ha coinvolto la maggioranza delle sale incluse nel circuito (circa 950); mentre la seconda tranche pubblicitaria si estenderà, invece, sino alla conclusione dell’esposizione ed è più nello specifico volta a raggiungere un target di interesse selezionato per città e tipologia di sala.

Gli oltre 250 schermi di proprietà del circuito Movie Media, sino al 3 dicembre 2017, proietteranno una sequenza di due video della mostra, un teaser e una clip, che potete vedere al link

Nel video proiettato in sala, una voce fuoricampo introduce una sequenza di immagini subacquee con una musica di sottofondo. Si intravede una scultura raffigurante un cranio e un branco di piccoli pesci lascia libero il campo all’apparire di un sommozzatore prima e, quindi, di un’intera squadra che issa verso la superficie opere colossali recuperate dal fondale marino. Una mano scosta la sabbia dal possente scudo dorato su cui campeggia un volto femminile. Damien Hirst, intanto, descrive l’idea alla base del suo imponente progetto, delineando l’impossibilità dell’uomo di comprendere il passato, poiché ciò che egli potrà davvero conoscere sono solo i frammenti della realtà che lo ha abitato. È la riscoperta dei tesori del relitto dell’Incredibile: l’impresa viene illustrata dal video apparso sugli schermi dei cinema italiani, proposto al pubblico inserito tra i trailer che anticipano le uscite dei prossimi film.

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