Le eccellenze del vino tornano protagoniste con eventi in tutta Italia in questo ottobre 2021 della ripresa delle attività fieristiche ed eventistiche. Si è svolta “Hostaria” Verona, il festival del vino e dei sapori, dedicata quest’anno alla memoria di Nicoletta Ferrari “demolitrice di barriere”, fondatrice di DisMappa, l’associazione che dal 2012 promuove la cultura dell’accessibilità in città.
Ospite d’eccezione la chef stellata Cristina Bowerman, che ha incontrato il pubblico con la sua cucina internazionale in dialogo tra tradizioni, culture e memorie.
Nuovo slogan “Verona. Dove il vino diventa spettacolo”: con oltre 350 le referenze vinicole ospiti tra vie e piazze del centro storico e una grande offerta di walk around testing, la città si è trasformata in un palcoscenico con protagonista assoluto il vino, tra convivialità, storia e tradizione.
Seconda edizione per il Premio Nazionale “Paiasso” dedicato a Roberto Puliero, attore, regista e “voce storica” di Verona, che quest’anno è stato consegnato al campione del ciclismo Francesco Moser. Puliero, oltre ad essere appassionato di calcio, amava il ciclismo ed era un grande sostenitore di Moser.
“Hostaria” si afferma tra i più importanti luoghi d’incontro per wine lovers e operatori vitivinicoli, coinvolge esercenti e ristoratori del centro e alimenta il turismo culturale con arrivi dall’Italia e dall’estero e la possibilità di vivere la città. Con oltre 1 milione di persone raggiunte nei canali social, il Festival metterà in mostra la sua anima digital ospitando wineinfluencer.
142 Restaurant ha ricevuto invece il premio “Carta Vini Italia e Selezione Bistrot” durante la Milano Wine Week.
La premiazione è avvenuta nel corso della manifestazione Wine Business City, tenutasi al Megawatt Court di Milano.
La vittoria conferma l’autorevolezza di Sandra Ciciriello nel panorama enologico italiano, con un ristornate dalla lista vini interessante e ricercata. 142 Restaurant, meta gastronomica per i suoi piatti innovativi e qualitativi, si conferma anche punto di riferimento enologico grazie alla proposta accurata e selezionata di vini ad opera di Sandra Ciciriello, socia del ristorante con i tre chef Nello Barbieri, Chiara Orrù e Alessandro Montanari. La passione di Sandra per la realtà vinicola nasce nel 2002, anno in cui inizia a frequentare corsi per diventare sommelier. La lista dei vini che la donna costruisce nel corso degli anni di studio e di ricerca si concretizza in un menù ricco di etichette che spaziano da nomi di piccoli produttori italiani del Nord e Sud Italia alle maison francesi. La competenza di Sandra Ciciriello, nel settore, affiancata dall’allievo Davide Gianni, non è passata inosservata durante la quarta edizione di Milano Wine Week.
Un l’evento di celebrazione dei 20 anni di storia di Oreno, vino di punta della realtà vitivinicola toscana di Tenuta Sette Ponti è stato protagonista al Mandarin Oriental a Milano. La famiglia Moretti Cuseri ha organizzato una verticale delle 20 annate presentate da due grandi esperti del vino come il primo italiano Master of Wine Gabriele Gorelli e il wine critic e Miglior Sommelier del mondo per la WSA Luca Gardini. Un evento che ha visto protagonisti momenti di alta professionalità, ma anche grandi emozioni suscitate dal racconto di Antonio Moretti Cuseri, ideatore dei vini e delle etichette della tenuta a partire dalla fine degli anni ’90 e oggi guidata assieme ai due figli Alberto Moretti e Amedeo Moretti. Disponibile, in edizione limitata, la Magnum Oreno 2019 Toscana IGT con etichetta speciale “Celebrating 20 Years of Oreno, 1999-2019”.
«Oreno nasce dal desiderio di fare un grande vino, cercando di fare meglio e sempre di più» spiega Antonio Moretti Cuseri. «Venivo da una lunga esperienza nel mondo della moda e a un certo punto ho fatto una scelta; quella di dedicare la maggior parte della mia vita alla campagna e di conseguenza alla vite. La mia più grande soddisfazione è stata, in seguito, quella di osservare i miei figli Alberto e Amedeo fare la stessa scelta e lavorare nel vino con me con un obiettivo comune sin dal principio, ossia quello di portare nel mondo del vino stile, attenzione ai dettagli e creatività». Obiettivo raggiunto ai massimi livelli, raccogliendo una serie di riconoscimenti mondiali. Il più significativo per la storia e la qualità dell’etichetta Oreno arriva a pochi anni dalla prima vendemmia, quando Wine Spectator premia Oreno come il 5°, 10° e il 15° miglior vino della Wine Spectator TOP 100 del mondo. Oreno, che prende nome dal torrente che attraversa la tenuta, ricorda nei suoi sentori il territorio da cui proviene; nato da un blend che coniuga la strutturadelMerlot, la classe del CabernetSauvignon, l’eleganzadelPetit Verdot, esprime al meglio il territorio e la stessa idea di vino della famiglia Moretti Cuseri.
Una delle eccellenze della Toscana è Tenuta SettePonti: si estende per 300 ettari, di cui 60 coltivati a vigna, tra Firenze e Arezzo, in un territorio contraddistinto da clima temperato continentale: un’area del Valdarno che fu inserita già nel 1716 nell’editto di Cosimo III dei Medici come zona di produzione di vini di alta qualità da proteggere. Luogo d’elezione per la storia della famiglia Moretti Cuseri, dà vita ad alcuni dei più importanti vini della cantina, espressione di eleganza, stile e attenzione ai dettagli. Tra le eccellenze, Vigna dell’Impero 1935: dall’omonimo vigneto piantato in Toscana da Amedeo di Savoia Duca d’Aosta un vino prestigioso ed elegante che trasmette il lato più storico di Tenuta Sette Ponti.
Una vigna piantata nel 1935 dalla famiglia reale di Savoia, allora proprietaria della tenuta, e passata di proprietà alla famiglia Moretti Cuseri negli anni ’50. Questa è la Vigna dell’Impero che, grazie all’attenta e innovativa guida di Antonio Moretti Cuseri, dalla vendemmia 2012 propone l’etichetta Vigna dell’Impero 1935, a testimonianza della ricca storia di questi luoghi e dell’eleganza italiana nella produzione vitivinicola d’eccellenza.
ENOLOGO PER UN GIORNO – Diventare enologo per un giorno, provando a creare il proprio vino con la guida esperta di enologi e sommelier: è un’attività proposta dalla Wine Experience di Mondodelvino, un progetto esperienziale a 360° che, a partire dal museo interattivo inaugurato nel 2019 a Priocca, invita a conoscere territori, metodi e abbinamenti in modo divertente ed educativo. “Winemaker for a day” è un workshop della durata di circa 2 ore organizzato nella sala degustazione della sede di Priocca di Mondodelvino, accessibile su prenotazione e rivolto a tutti: un’iniziativa formativa e ricreativa che, a conclusione di un percorso interattivo dedicato al mondo del vino, consente di mettersi alla prova in modo giocoso con le proprie conoscenze e attitudini enologiche.
Il progetto Wine Experience di Mondodelvino, nato con l’obiettivo di far conoscere territori, tecniche e abbinamenti legati al panorama vinicolo, si compone di un museo interattivo e di un pacchetto di esperienze rivolte a un pubblico variegato di appassionati del settore e non, tra cui l’iniziativa “enologo per un giorno”. Lo spazio museale, multimediale e multisensoriale, conduce alla scoperta del vino, a partire dalla storia e dal lavoro che si svolge nelle Tenute di Mondodelvino fra cultura, tradizione e innovazione, passando per approfondimenti dedicati ai vigneti coltivati nei territori, alle tecniche di produzione del vino, i suoi segreti, gli aromi e gli abbinamenti con il cibo, illustrati e spiegati attraverso tavoli, giochi e postazioni digitali e interattive che coinvolgono i cinque sensi. Una visita che può essere arricchita dall’esperienza “Winemaker for a day”, il 23 ottobre.
Si tratta di un appuntamento dentro “Cantine Aperte in Vendemmia”: un laboratorio di circa due ore, condotto da esperti enologi e sommelier di MGM Mondodelvino, che permette di sperimentare di persona la creazione di un vino, proprio come un enologo. Accessibile su prenotazione e rivolto a tutti, il workshop consiste nel trovare le giuste combinazioni dei vini proposti dall’enologo per la creazione di un blend, utilizzando tutti i sensi, dalla vista al gusto, grazie alla sua guida. Suddivisi in coppie e disposti all’interno della sala di degustazione, i partecipanti al “Winemaker for a day” hanno infatti a disposizione alcuni vini base in bottiglie numerate e anonimizzate: una contenente il vino “master” che dovrà essere replicato, le altre contenenti i vini che dovranno essere assemblati, trovando le giuste percentuali di combinazione. Alla coppia di concorrenti vincitrice, ovvero quella che crea un vino più simile al “master”, verrà assegnato un attestato oltre a un premio a sorpresa.