Allievo di Gabriele Basilico, alfiere di uno sguardo approfondito sull’evoluzione nel tempo dell’architettura, soprattutto di quella tra Milano e Genova, Alberto Lagomaggiore è un fotografo specializzato in fotografia di architettura, paesaggio urbano e archeologia industriale. La retrospettiva dedicata ai suoi trent’anni di attività, curata da Maria Fratelli e Giorgio Olivero, si tiene nelle sale di Villa Ghirlanda a Cinisello Balsamo (Milano, fino all’8 giugno 2025).
Alberto Lagomaggiore (Genova, 1964) alterna la sua attività professionale tra progetti di analisi e ricerca fotografica sul territorio, pubblicazioni di libri e collaborazioni con editori e riviste, incarichi di campagne fotografiche da parte enti pubblici e privati, insegnamento.







In mostra a Cinisello Balsamo ci sono circa 100 fotografie, tra bianco e nero e colore, realizzate da Lagomaggiore perlopiù con fotocamera analogica e negativi di grande formato, in un percorso espositivo cronologico che parte dalle prime campagne fotografiche condotte a Genova e in Toscana nella prima metà degli anni Novanta, attraversa i numerosi importanti lavori realizzati e dedicati a Milano e alla sua profonda trasformazione urbanistaica e architettonica, catturata dal suo obiettivo preciso e puntuale, e arriva ai reportage più recenti come Milano Over e Cuneo Zona di Confine.
Con le sue campagne fotografiche ha corredato i testi di circa quaranta volumi di architettura e beni culturali pubblicati dai più importanti editori tra cui Skira, Silvana Editoriale, Scheiwiller, Mondadori e illustrato con i suoi reportage numerosi articoli di riviste specializzate di settore come “Area”, “D’Architettura”.

STORIA DI ALBERTO LAGOMAGGIORE
Nato a Genova nel 1964, laureato in Architettura con una tesi su Urbanistica e Fotografia, Alberto Lagomaggiore
è un fotografo specializzato in fotografia di architettura, paesaggio urbano e archeologia industriale.
Allievo di Gabriele Basilico, dal 1990 lavora con fotocamere con negativi di grande formato, con le quali opera
tuttora, sviluppando un linguaggio visivo preciso e analitico.
Negli anni ’90 realizza importanti progetti di documentazione territoriale e industriale, tra cui Valpolcevera 94,
un’approfondita indagine fotografica dedicata alla valle post-industriale del fiume Polcevera a Genova, il censimento fotografico di archeologia industriale in grande formato commissionato dalla Camera di Commercio di Milano dalla quale sono nate le pubblicazioni “IL SOGNO DEL MODERNO. Architettura e produzione a Milano tra le due guerre” (1994, Edifir) e “LA FORTUNA DEL MODERNO. Architettura della produzione e dei servizi in area milanese negli anni venti e trenta” (1997, Edifir) E ancora, il servizio fotografico su incarico dell’Autorità Portuale di Genova sul paesaggio portuale dell’intera area marittima genovese per il volume edito a fine anno “Il porto visto dai fotografi 1969-1995”.
Tra il 1995 e il 1996 fonda presso la Biblioteca della Facoltà di Architettura di Genova il Gruppo 4×5 che organizza
e conduce nell’anno seminari ed esposizioni di fotografie, con l’intento di indagare i rapporti tra immaginario, realtà e rappresentazione dello spazio.
Con i suoi servizi e reportage fotografici collabora con riviste del calibro di AREA e D’Architettura e partecipa a
numerosi importanti volumi di architettura, arte, design e dedicati ai beni culturali, pubblicati da editori come Skira, Mondadori e Silvana Editoriale.
Nel corso degli anni 2000 documenta con acuta sensibilità il cambiamento urbano di Milano, con lavori come la
campagna fotografica dedicata ai Cantieri di Milano (2012) in un momento di particolare trasformazione della città e il censimento fotografico delle Cascine di Milano (2013) realizzato con la fotocamera a banco ottico 10×12 e successiva digitalizzazione delle pellicole di grande formato.
Nel 2017 viene incaricato dalla Direzione Cultura del Comune di Milano di compiere una serie di reportage di interni di famosi studi di Architetti e artisti milanesi, in particolare del Museo Messina e del Museo Casa Boschi Di Stefano.
Durante il lockdown del 2020 realizza un potente reportage di 32 immagini in bianco e nero sulla città di Milano
svuotata e deserta, culminato nella mostra Milano Tempo Sospeso alla Casa della Memoria e nel volume Milano
Over.
Nel giugno del 2021, dopo un lungo lavoro di studio e riprese in bianco e nero a grande formato, inaugura al Museo Civico di Cuneo la mostra CUNEO ZONE DI CONFINE”.
Del 2023 è la pubblicazione a cura dei Quaderni del CASVA del volume “L’archivio di Enzo Mari” con le fotografie
che documentano lo studio del grande artista prima della sua dismissione.
La mostra “Fotografie di architettura 1994-2024” a Cinisello Balsamo (Milano) sarà aperta dal 17 maggio all’8 giugno 2025 nei seguenti giorni e orari:
da martedì a sabato: 15:00- 18:30
domenica: 10:00 – 12:30 / 14:30 – 18:30
(ultimo ingresso 15 minuti prima dell’orario di chiusura)
Ingresso libero e gratuito
Info: tel.: 02 66023813 cultura@comune.cinisello-balsamo.mi.it