Si svolgerà mercoledì 7 giugno alle ore 18:00 presso il Centro Alik Cavaliere di via De Amicis, 17 a Milano, la premiazione della XXI edizione del “Premio Boccioni”.
Organizzato dal glorioso Liceo Artistico “Umberto Boccioni” di Piazzale Arduino (Milano), che si è fatto bandiera delle attività artistiche e culturali e dei percorsi laboratoriali, come espressione artistica concreta, partorita da un’ottima formazione teorica impartita ai giovani.
Il tema di quest’anno è “Pondus meum – Dal Bit alla sedimentazione, dalla disgregazione alla stratificazione”.
In una società in affanno di memoria e di conservazione, nella cultura dell’usa e getta, gli studenti hanno valorizzato la lentezza come condizione e peso, che è valore aggiunto alla crescita culturale e personologica.
Gli artisti in erba hanno sviluppato la tematica con un plurilinguaggio artistico che vedrà in mostra dipinti, sculture, fotografie, video, installazioni multimediali, il tutto patrocinato dalla Città metropolitana e dal Comune di Milano con la collaborazione del Mufoco, del Centro artistico Alik Cavaliere, oltre all’ autorevole apporto scientifico di professori universitari e dell’Accademia delle Belle Arti di Brera.
Tra le autorità presenti in giuria, il direttore dell’Accademia di Brera Franco Marrocco, la critica d’arte Jacqueline Ceresoli, la responsabile della galleria Scoglio di Quarto Gabriella Brembati, lo storico dell’arte Gianluca Ranzi, la gallerista Fania Cavaliere, lo scultore Italo Antico, la responsabile del Mufoco Diletta Zannelli, e Matteo Galbiati critico e curatore del “Premio Arti visive San Fedele”.
I premi saranno destinati alle 15 migliori opere tra tutte quelle degli artisti in gara, provenienti non solo dai licei milanesi, ma dal tessuto italiano e europeo. Per chi volesse ammirare questi interessanti lavori, la mostra sarà fruibile nei giorni feriali fino al 16 giugno, dalle ore 11:00 alle 17:00.
Incrementiamo l’arte: come diceva il grande George Bernard Shaw, “si usano gli specchi per guardarsi il viso, e si usa l’arte per guardarsi l’anima.”