Le vele sono state ammainate per la 17a edizione della Monaco Classic Week – La Belle Classe. Lanciato nel 1994, questo evento biennale si è affermato come un raduno unico che unisce sport, tradizione e stile di vita “Art de Vivre la Mer” in mare, a cui hanno partecipato numerose personalità, tra cui Charles Leclerc e Adriana Karembeu, tutti uniti dalla passione comune per la nautica da diporto. Oltre 150 imbarcazioni hanno illuminato il Principato con 40 yacht a vela d’epoca, metà dei quali ultracentenari, una dozzina di yacht a motore d’epoca, 70 motoscafi d’epoca, tra cui un numero record di 50 Riva, e una flotta di imbarcazioni Dinghy da 12 piedi.
S.A.S. il Principe Alberto II è intervenuto per incontrare gli equipaggi e lodare l’entusiasmo degli armatori nel mantenere viva questa tradizione velica. “Non è una regata tradizionale, perché tutte le barche sono storiche. Partecipano alle regate, ma si ritrovano anche e si divertono insieme. Queste barche hanno storie da raccontare e credo che dobbiamo continuare a condividere questa passione”, afferma Bernard d’Alessandri, Segretario Generale dello YCM.
Il Monaco Classic Week Trophy, la cui giuria è nuovamente presieduta da Sir Robin Knox-Johnston, ha assegnato questo ambito premio alla goletta aurica Mariette del 1915, perfetta combinazione di restauro di qualità, eleganza e spirito velico.
Vele d’epoca: l’incoronazione di Mariette del 1915
Per chi guardava la baia, era come fare un salto indietro nel tempo, mentre la flotta di vele d’epoca dava spettacolo. Partridge (1885), che celebrava il suo 140° anniversario, Viola (1908) con Marie Tabarly a bordo e Mariska (1908) hanno dimostrato che l’età non influisce sulle prestazioni di uno scafo progettato per le regate. Uno dei fiori all’occhiello di questa flotta eclettica è stata la goletta aurica Mariette del 1915, un capolavoro del “Mago di Bristol” Nathanaël G. Herreshoff. Con i suoi 807 m² di superficie velica di bolina e uno scafo di 39,78 m, ha conquistato la giuria, aggiudicandosi il Trofeo Monaco Classic Week 2025. Le straordinarie condizioni dell’imbarcazione, dovute a una manutenzione impeccabile; la fedeltà dell’armatore al capitano negli ultimi 20 anni; la ricca documentazione dedicata all’imbarcazione, raccolta in un libro; e la volontà di ospitare e addestrare regolarmente velisti insieme all’equipaggio fisso, sono stati tutti fattori alla base della decisione di conferire a Mariette del 1915 questo ambito premio.
Tra i vincitori figurano Olympian (1913) nella classe Vintage Gaff, Falcon (1930) nella classe Vintage Marconi, One Wave (1948) nella classe Marconi B, Mariska (1908) nella classe Big Boats, Argynne III (1955) dello YCM nella classe Classic Marconi e Oliver nella classe Dinghy 12′. Risultati che confermano la vivacità di questa flotta eclettica, che attrae appassionati e delegazioni internazionali, come l’Amaala Yacht Club a bordo di Black Swan (1899) e il Manhattan Yacht Club a bordo di Mariska (1908). “Non esiste un evento al mondo come questo, con il suo straordinario spirito e cameratismo. L’atmosfera qui è davvero eccezionale”, afferma Michael Fortenbaugh, Commodoro del club americano.
Motoryacht d’epoca: glamour in parata
Una dozzina di motoryacht erano ormeggiati nella Marina dello YCM, rivali per l’eleganza assoluta delle loro linee e del loro design, come il Moonyenn (1937) e il Blue Bird del 1938. Alcuni vantano una storia affascinante, come il Kalizma (1906, 46 m), un tempo di proprietà di Richard Burton ed Elizabeth Taylor, a ricordare perché anche questi maestosi giganti d’acciaio appartengono al grande affresco della nautica classica.
Motoscafi d’epoca: una flotta eccezionale e un’affluenza record di Riva
Accanto a queste icone, questa flotta comprendeva 70 motoscafi d’epoca, dalle imbarcazioni Chris-Craft come l’Hippocampe V (1955) alle imbarcazioni progettate da Frantz Liuzzi come il Rex II (1949), dai modelli di Harry Gibbs come il Lady Isabelle (1930) al Triton di P.J.S. Hampshire (1908). Ma è stata soprattutto la flotta di 50 Riva, grazie a Monaco Boat Service, concessionario esclusivo Riva, a suscitare scalpore, trattandosi della più grande flotta mai radunata a Monaco. Molti spettatori sono accorsi per ammirarli, tra cui il pilota della FI Charles Leclerc, incantato da questi gioielli in mogano simbolo della dolce vita italiana. “Per noi questo evento è molto importante, non potevamo mancare”, afferma Lia Riva, figlia di Carlo Riva, l’Ingegnere di Sarnico, a cui è stato consegnato un premio dalla Riva Historical Society per il Lipicar IV, l’Aquarama personale di Carlo Riva che porta il nome delle sue tre figlie, Lia, Pia e Carla.
Art de Vivre la Mer: gastronomia ed eleganza
I riflettori sono stati puntati sull’arte dell’ospitalità, con dieci equipaggi che si sono sfidati nella Chefs Competition organizzata con Moët Hennessy per celebrare i 20 anni di partnership con lo YCM. Sardine e fichi del Piemonte sono stati al centro di un cesto di ingredienti biologici, esaltato dagli chef a bordo dell’Oriole, vincitore di questa edizione. Simbolo di un sapere tramandato di generazione in generazione, Susanna, di 10 anni, ha preparato il dessert della barca sotto la supervisione di una giuria presieduta da Tom Meyer, Meilleur Ouvrier de France ed Executive Chef dello Chèvre d’Or (Èze), e supervisionata da Philippe Joannès, Meilleur Ouvrier de France 2000, e Simon Ganache, Chef Eventi YCM. Tra i membri della giuria figurava anche Adriana Karembeu, promotrice di eccellenza e glamour.

Immagine di Studio Borlenghi