Su invito di Gisella Borioli, l’artista Carla Tolomeo ha esposto a Milano durante la recente Design Week negli spazi di Superstudio, solitamente concessi a brand ultra tecnologici. Accanto alle attrazioni immersive, le creazioni della celebre artista piemontese. Ha detto: “Sono particolarmente onorata di partecipare a questa nuova edizione che appare particolarmente ricca e differenziata. Sono presente con una parte della grande installazione presentata a Venezia al Museo Mocenigo durante la Biennale 2024. Il tema è: Bahamuth o l’Albero della vita dedotto dal Manual de Zoologìa fantàstica di Borges che ho conosciuto, frequentato e al quale mi lega un antico rapporto di riconoscenza e amicizia. I rami-albero delineano un percorso -labirinto che si conclude con l’opera interpretata dall’artista Paolo Vegas che riproduce e interpreta fotograficamente l’Albero. Una voce narrante racconta la versione di Bahamuth secondo Borges“.


Breve descrizione di Bahamuth
In tutte le Cosmogonie l’Origine è rappresentata in maniera verticale, nasce e sorge dall’acqua e si protende verso il cielo; è quasi sempre un oggetto mutante tra il genere animale e il vegetale, le sue metamorfosi sono parafrasi dell’evoluzione o racconto della creazione in un tempo indecifrabile, finito e infinito come infinite sono le forme in cui si manifesta e si concretizza l’energia iniziale.
Nel “Manual de Zoologìa Fantastica” è il Bahamuth ;
……..dall’acqua sorge smisurato un pesce, che poi si fa albero, toro,uccello, rubino, angelo. Nella 496 notte del “Libro delle mille e una notte” ISA (Gesù) riesce a vedere il Bahamuth ma perde conoscenza. Sotto il pesce c’è il mare e sotto il mare un abisso d’aria e sotto c’è il fuoco e sotto ancora un grande serpente che ha in bocca l’inferno. Il racconto sembra illustrare la prova cosmologica dell’esistenza di Dio, in cui si argomenta che ogni causa suppone una causa anteriore e si afferma la necessità di porre una causa prima per non continuare all’Infinito ( Borges. Manual..)

Blumarine ha voluto una sua Rose Chair in ogni vetrina del mondo.
Le sue opere si trovano nei Musei, a Mosca Museo Arte Contemporanea, San Pietroburgo Museo Sheremetev, San Paolo do Brazil Museo de Arte, Museo Hermès a Parigi, Salta, museo de Arte Contemporanea. Buenos Aires Museo Quinquela Martin, Venezia Museo Mocenigo, Savona Pinacoteca. New York Wajne Collection. Miami Massimo Barracca Foundation.
L’albero della vita è stato così raccontato, secondo vari aspetti, dall’artista:
Scelta del tema
Albero della vita come summa del mio percorso creativo che ha tratto ispirazione dalla Zoologia fantastica di Borges, sviluppandola nella terza dimensione. Abitato da fantasmagoriche creature, dedotte dalle cosmogonie universali è metafora dell’esistenza che continuamente si rinnova.
Un’opera d’arte in fieri che come un albero si sviluppa, cresce vive e muore.
Materiali
Le multi installazioni (rami) h mt 2- 2,50 larg cm 90- 100 le cui dimensioni si adatteranno al luogo destinato) sono interamente ricoperte di tessuto nei suoi componenti, foglie, frutti, animali. hanno la struttura portante in ferro e legno che ne garantisce la stabilità.
Ecosostenibile, quindi, come tutto il mio lavoro, nella scelta dei tessuti un omaggio all’artigianato tessile veneziano-e italiano
L’opera, infatti, nella sua intera complessione: vegetale e zoomorfa è frutto dell’assemblaggio di tessuti differenti, policromi, straordinari, che recano il marchio di produttori tessili ossia:
Bevilacqua
Fortuny
Pontoglio
Fadini e Borghi
Pierre Frey
Antico cotonificio veneziano (quest’ultimo anche fattivamente coinvolto nella realizzazione del progetto).
La direzione artistica del Progetto è di Clara Santini.Ha avuto una collocazione Privilegiata il Museo del Tessuto di Palazzo Mocenigo a testimonianza del perdurare della tradizione tessile italiana, artigianato ed arte al tempo stesso, nel XXI secolo.
In foto di apertura: Albero della vita, Paolo Vegas by Tolomeo