27 Aprile 2020

Dall’opinion leader all’opinione pubblica

27 Aprile 2020

Dall’opinion leader all’opinione pubblica

27 Aprile 2020

Dall’opinion leader all’opinione pubblica

È già da un paio di anni che mi occupo di analizzare il fenomeno del social influencing, parlando ai miei studenti o alle aziende con cui collaboro di come tutto ciò vada circoscritto.
Rivalutando il senso stesso del “influencing”. Influenzare quando un trend è già nato significa amplificarlo e non crearlo.
Generando una logica conseguenza di micro influenza. Chi riesce realmente a influenzare e, mai quanto oggi con evidenza, sono coloro che hanno un’identità estetica e contenuti etici unici, differenti e spesso discordanti dall’opinione pubblica, che poi si riallinea. Il tema centrale è il tempo in cui avviene l’allineamento tra opinion leader ed opinione pubblica. All’inizio del fenomeno passavano 2/3 anni e i social influencer agivano in questo arco temporale. Ora invece avviene in tempi molto più stretti; bastano alcuni mesi. Per essere considerati opinion leader servono tre caratteristiche:
1 Competenza
2 Coraggio
3 Pathos 
Cosa hanno in comune  queste qualifiche? Un’unico componente: la fatica!
Fatica nel prepararsi, fatica nell’essere pionieri di idee e visioni  da rendere coinvolgenti. La logica conseguenza  è all’ interno di un’equazione. Se il tempo  necessario ad allineare il pensiero tra opinion leader ed opinione pubblica si è compresso al punto da accadere quasi contemporaneamente, deduco e mi auguro che il futuro possa appartenere a coloro che hanno competenze, coraggio e voglia di approfondire.
Abbandonando il metodo dispersivo del “Tutto e Poco” che ha il suo sviluppo in larghezza restando in superficie, accogliendo il metodo  più efficace del “Poco e Tanto” che spinge verso il nucleo perché agisce in profondità. A simboleggiare questi concetti, oggi, ci pensa la scienza.
Gli scienziati sono gli  opinion leader di questo momento e l’opinione pubblica si è allineata molto rapidamente. Tutto ciò che sta nel mezzo, ci dovrà intrattenere con contenuti (ben fatti) come quelli per esempio creati da Miley Cyrus nel suo live talk ‘bright minded’ o ci dovrà sedurre con idee coraggiose ed innovative come quelle avute dal brand di borse e calzature Jacquemus nel creare #JacquemusAtHome, la prima compagna fotografica completamente realizzata a distanza e che vede la top model Bella Hadid in autoscatti e selfie su direzione via FaceTime di Jaquemus e del suo fashion editor.
E nel caso in cui siate ancora confusi e indecisi su chi seguire, chi ascoltare, o di chi fidarsi, a parità di competenze , sarà sempre vincente chi saprà comunicare con più empatia. Usando la testa per parlare al cuore delle persone. Evitando di continuare a parlare alla pancia perché è scientifico che dalla pancia non si sale al cuore ma si scende decisamente più basso.

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Immagine di Stefano Regina

Stefano Regina

Nato e cresciuto a Sassuolo ( MO) da madre emiliana e padre napoletano ,entrambi ristoratori. Cresce tra cucine e banconi bar e tanti clienti. A 18 anni, diplomatosi Geometra, si trasferisce a Parma dove studia Conservazione dei Beni Culturali ,appassionandosi all'Arte Contemporanea. E' proprio al Teatro Regio di Parma che incontra per la prima volta il Teatro e, da mimo,diventa il lavoro con cui mantiene gli studi universitari. All'età di 22 anni parte per New York dove vive e lavora per un anno e mezzo. Partecipa alla realizzazione di diversi corti di nuovi e consolidati Film maker( Peter Greenaway, Cinzia Bomoll ),contemporaneamente lavorando come Barman in uno dei locali più in voga dell'epoca il Jackie 60, frequentato da avanguardie,designer e creativi di ogni genere. Rientrato in Italia, si diploma Attore presso l'Accademia Galante Garrone di Bologna e per 10 anni lavora come attore di Teatro, Televisione e Cinema. All'età di 30 anni si trasferisce a Milano e incontra il mondo del Retail Management e del Fashion Business. L'aspetto creativo e quello più manageriale e numerico lo appassionano e, attraverso il linguaggio della Moda, della Contemporaneità, della Cultura e del Marketing, diventa il lavoro nel settore a lui più congeniale. Con la gestione di diverse start up e re-branding nel mondo del Lusso e dei Multibrand, acquisendo esperienza ormai decennale; passando da Pirelli Pzero,Saint Laurent,partecipando alla creazione e allo sviluppo del progetto Mcollective,primo multibrand impostato per livelli di stati d'animo,sino all'attuale Stuart up worldwide di rebranding e sviluppo new concept per Vivienne Westwood e Andreas Kronthaler. Collabora con diversi istituti quali Ied Milano ,Instud,Professional DataJest ;seguendo corsi e docenze di marketing e fashion Buying e collaborazioni per progetti di marketing con Università quali Politecnico Milano (Polimoda) e West Minster University.
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