La vita nella sua unicità va preservata e inneggiata. Si intitola “Zoe”, il nuovo singolo di Urano, artista 25enne prodotto da Cosmophonix, che pubblica per Altafonte questo singolo dal grande valore simbolico. “Nasciamo senza preavviso – scrive l’autore – e senza volontà, senza sapere in quale parte del mondo o da quale famiglia, e non si è solo bambini ma molto di più. Siamo il futuro, tutti. Siamo quelli che possono cambiare le cose, eliminare le discriminazioni e tenere vivi ricordi di errori commessi in passato perché non si ripetano mai più“. Un chiaro riferimento alla Giornata della Memoria (27 gennaio) contro i crimini razziali che hanno segnato il Novecento.
Urano, classe 1996, autore e compositore, che ad oggi con i suoi brani ha ottenuto oltre 5 milioni di stream, questo mese torna con un inedito che fa seguito a un anno di grande esposizione. Sui suoi social il giovane artista ha abituato il suo pubblico a riflessioni sulla vita, la morte, il dolore, la condizione della sua generazione. Tutti temi che è prevedibile saranno all’interno del suo progetto completo che si svelerà nel corso del 2022.
“Zoe”, dal greco “vita vissuta” è un inno alla vita e un tributo alle vittime dell’Olocausto, per invitare i giovani a non dimenticare gli errori del passato. Il brano è inoltre un invito universale al rispetto e all’uguaglianza, ed è dedicato anche a chi ogni giorno combatte tra la vita e la morte, anche in questo periodo di pandemia.
Urano commenta: “La vita è un diritto inalienabile”, afferma Urano, “non esiste razza, colore o forma che renda un Uomo superiore ad un altro. Esiste solo l’odio, tutto cio’ che si porta dietro e il suo genere ingiustificabile”.
Urano, prodotto da Cosmophonix – con cui ha realizzato il singolo “Urano”, che ha raggiunto il nono posto nella classifica “Viral 50” di Spotify -, ritorna con un progetto che riprende le scene e i temi affrontati nella mitologia greca e che risultano totalmente attuali, ponendo in primo piano argomenti spesso trascurati.