Dal 13 al 18 luglio 2025 oltre 1500 scienziati da tutto il mondo si riuniscono al Palazzo dei Congressi e Palazzo degli Affari a Firenze per STATPHYS29, la conferenza mondiale di fisica statistica.
Nata proprio a Firenze nel 1949, STATPHYS è diventata un appuntamento triennale centrale per la comunità scientifica. Oggi la fisica statistica è una scienza interdisciplinare che abbraccia campi come la biologia teorica, i materiali complessi, le neuroscienze, l’intelligenza artificiale e i cambiamenti climatici. “La fisica statistica è nata per studiare i comportamenti complessi della materia, ma oggi ha un impatto molto più ampio”, spiega il prof. Roberto Livi, presidente della Società Italiana di Fisica Statistica e co-chair della Conferenza, e aggiunge: “lo dimostra anche il Nobel 2024 a John Hopfield per il modello di rete neurale alla base dell’intelligenza artificiale”. Lo steering committee della conferenza è presieduto dal prof. Stefano Ruffo, già Direttore della SISSA di Trieste, ed ha avuto il concreto supporto del MUR, dell’Università di Firenze e di
altri enti di ricerca e Atenei italiani. Le sessioni scientifiche si terranno al Palazzo dei Congressi e al Palazzo degli Affari; la segreteria organizzativa e logistica è a cura di Triumph.
L’intervento di Giorgio Parisi e le premiazioni
L’inaugurazione si terrà il 13 luglio con la Lectio magistralis del Premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, che commenta così l’importanza della Conferenza: “La fisica statistica è alla base di scoperte straordinarie: dalla fisica dei materiali allo studio della complessità nei sistemi viventi. Questa conferenza è l’occasione per ritrovarci e fare il punto sullo stato della ricerca”.
La Lectio sarà seguita dalla premiazione dalla premiazione di studenti e docenti delle scuole toscane coinvolti in progetti di divulgazione e dei vincitori del Premio Paladin della SIFS. Il 16 luglio sarà invece consegnata ai vincitori la prestigiosa Medaglia Boltzmann: a Mehran Kardar per l’introduzione di una equazione che descrive la dinamica della crescita delle interfacce, e a Yoshiki Kuramoto, per il suo contributo fondamentale alla comprensione dei fenomeni di sincronizzazione collettiva.
Immagine di apertura servizio: Giorgio Parisi. Foto di Massimo Sestini