Ivano Esposito ha iniziato la sua carriera esattamente 34 anni fa, a soli 8 anni, a Secondigliano, periferia di Napoli. Oggi il ballo è diventato il suo antidoto da diffondere contro la violenza.
E’ sempre stato un figlio del jazz; ballerino con titoli e riconoscimenti a livello nazionale, europeo e internazionale, ha creato la scuola “Ivano Esposito Art Dance”, specializzata in danze caraibiche.
Tanti i suoi riconoscimenti internazionali e le partecipazioni a importanti iniziative, come Il Piu’ Bello d’Italia 2024, Rainews e la Prima Edizione del Premio Jacques Fersen, ad agosto 2024, a Capri-dove ad agosto 2025 riceverà un Premio per l’impegno sociale-ma una su tutte occupa il suo cuore, il ballo contro la violenza sulle donne.
Ivano dedica sempre le sue coreografie alla sua mamma, la prima donna che gli ha insegnato il rispetto per le donne; l’idea è scattata perché gli è capitato di sventare giusto in tempo il peggio di un’aggressione contro una ragazza da parte dell’uomo che forse doveva essere il suo compagno: «Fu una sera: mi trovai nel periodo pre-Covid, assieme alla mia fidanzata nei pressi del parcheggio pubblico di fianco al Maschio Angioino-vicino al parcheggio dei pullman, zona Biblioteca Nazionale e Teatro San Carlo- quando ci accorgemmo che un uomo stava aggredendo una donna.
La sbatteva contro l’auto. Fortunatamente, arrivammo giusto in tempo: cominciammo a urlare e lui scappò. Lei si butto’ a terra in lacime, poi ha chiamato il fratello e noi abbiamo aspettato che arrivasse, andando a prendere un po’ di acqua nella pizzeria take away lì vicino, Ciao Pizza ».
Quell’episodio lo ha segnato. Ora in pedana la voglia di denunciare: «Ballare, per me, è un dono – dice Ivano – un dono che coltivo da quando ero piccolo, da quando vedevo mio padre imitare Michael Jackson e io, per fare come lui, spargevo del borotalco sul pavimento della mia stanza per scivolare meglio. Il ballo mi ha dato tante soddisfazioni, mi ha fatto anche rinascere dopo un grave incidente in moto in seguito al quale mi sono rotto un ginocchio e una mano. Ma ora, nonostante i tanti campionati nazionali vinti, le tante soddisfazioni anche fuori dall’Italia, nonostante abbia realizzato il mio sogno di aprire una scuola di danza tutta mia a Napoli, la mia città, mi dà gioia solo se attraverso quest’arte riesco a portare all’attenzione di chi mi vede dei temi sociali che mi sono particolarmente a cuore».
Ivano, con questa coreografia dedicata a un importante tema sociale, ha già vinto un premio internazionale in Spagna, primo davanti a 1400 concorrenti. Ora, però, in Italia, il sogno che coltiva è un altro, quello di partecipare a ‘Ballando con le Stelle’: salire sul palco di Milly Carlucci significherebbe davvero tanto per me. Anche per far riflettere tanti uomini che confondono l’amore con il possesso, l’affetto con la violenza. È una battaglia culturale che possiamo vincere tutti assieme anche con la potenza di un ballo».
Non gli dispiacerebbe neppure essere tra i maestri del programma televisivo di Milly Carlucci. Ivano Esposito dice:
“Sono nato in questa disciplina”-dice Esposito-“durante il corso degli anni ho studiato tanto, anche l’hip hop da strada, grazie al quale ho partecipato a diverse jam session di successo. Ho passato il mio periodo “Michael Jackson”, e solo alla fine, dopo tanti anni di studi, ho finalmente incontrato il magico mondo dei balli caraibici. Ho studiato, ho amato e amo tutt’ora la Danza in tutte le sue forme e ramificazioni. Questo incondizionato amore è ciò che mi ha portato a vari riconoscimenti e mi ha anche dato la possibilità di viaggiare in molte zone del mondo in diversi campionati.
Chiaramente ciò che preferisco è il genere che ballo attualmente e che sento come mio al cento per cento, ossia i balli caraibici. Tra tutti, e ce ne sono tanti, c’è uno stile che più mi appassiona tra gli altri, ossia quello che viene definito Salsa New York. L’eleganza dei ballerini che si cimentano in questo stile incontra molto i miei gusti e l’energia che si sprigiona ballando è qualcosa di indescrivibile.
“Ballando con le stelle è chiaramente un programma di altissimo spicco, molto seguito e a mio parere molto ben strutturato. L’idea di avvicinare il pubblico a quella che è la danza e allo stesso tempo riunire artisti internazionali e di alto calibro è un bellissimo ideale da perseguire. Entrare a far parte di un programma così di spicco sarebbe un sogno, un sogno che io stesso ho da tempo immemore. Potermi esibire portando dei temi forti e attuali, raccontare una storia con la mia danza, come un ballo dedicato alla lotta alla violenza sulle donne, sarebbe il culmine delle mie aspirazioni. Il corpo insegnante del programma, inoltre, è di altissimo livello e molto variegato, ma ciò che potrebbe essere aggiunto, a mio parere, è proprio il mondo caraibico per come lo conosciamo noi del settore oggi. Salsa, bachata, e anche il merengue, sono secondo me un’aggiunta valida e che arricchirebbe la rosa già ampia delle discipline. Il mio sogno è tanto semplice quanto complesso, trasmettere tutto ciò che ho imparato, che ho assimilato (e che continuo ad apprendere!) durante la mia vita, ai miei allievi. Non è semplice, avere una scuola di ballo a Napoli è un’avventura, ma cerco sempre di andare incontro a tutte le esigenze prediligendo ore ed ore di apprendimento, finalizzato al corso collettivo o ad un percorso puramente agonistico“.
Per info su Ivano Esposito qui