Nel cuore della primavera sportiva italiana, Roma si prepara ad accogliere uno degli appuntamenti più attesi nel panorama delle arti marziali giovanili: il Kim e Liù 2025. Questo evento, riservato agli atleti under 12, è oggi considerato il più grande torneo europeo di taekwondo per bambini, con una partecipazione in costante crescita e una risonanza sempre più ampia a livello internazionale.
Non si tratta solo di un’occasione competitiva, ma di un vero e proprio laboratorio educativo e sportivo che ogni anno forma nuove generazioni di atleti, nel pieno rispetto dei valori profondi di questa disciplina olimpica di origine coreana.
La Federazione Italiana Taekwondo, è l’ente promotore di questo progetto ambizioso, capace di unire talento, inclusione, formazione e spettacolo in un unico grande palcoscenico.
L’articolo che segue esplora la storia, i numeri, i valori e l’impatto del Kim e Liù, rivelando come questo evento sia diventato un punto di riferimento imprescindibile per chi sogna di diventare campione nel taekwondo.
La storia del torneo Kim e Liù: dalle origini alla consacrazione internazionale
Lanciato per la prima volta nel 2006 con l’obiettivo di promuovere il taekwondo tra i giovanissimi, il Kim e Liù è cresciuto negli anni trasformandosi da torneo nazionale a evento di rilevanza europea.
Il nome, ispirato alle due mascotte simboliche del taekwondo giovanile, è oggi sinonimo di passione, disciplina e spirito sportivo. Nel 2024, l’evento aveva già raggiunto il traguardo di oltre 1.800 partecipanti, e l’edizione 2025 si prepara a superare ogni record, consolidando la reputazione del torneo come palestra di crescita per le nuove leve dello sport da combattimento.
L’organizzazione e il format sono curati nei minimi dettagli dalla Federazione Italiana Taekwondo, che ha saputo investire nella comunicazione, nella logistica e nella sicurezza, rendendo il Kim e Liù una tappa attesa non solo dalle famiglie italiane, ma anche da delegazioni estere, a dimostrazione della sua rilevanza internazionale.
I numeri dell’edizione 2025: partecipazione record e rappresentanza internazionale
L’appuntamento del 30 e 31 maggio 2025, previsto presso il suggestivo Foro Italico di Roma, segna un nuovo traguardo per l’evento Kim e Liù. L’edizione di quest’anno vedrà coinvolti oltre 2.000 piccoli atleti, distribuiti in tre fasce d’età: Beginners (2018-2019), Children (2016-2017), e Kids (2014-2015).
Le gare saranno articolate tra le specialità forme e freestyle (poomsae) e combattimento (kyorugi), offrendo a ogni giovane la possibilità di esprimere il proprio potenziale.
A rendere ancora più prestigioso l’evento è la presenza di atleti provenienti da più numerose nazioni europee, con una partecipazione che testimonia il crescente interesse verso il taekwondo giovanile in tutta Europa.
Questa espansione è il risultato del lavoro continuo della Federazione Italiana Taekwondo, che punta a fare del Kim e Liù un vero e proprio ponte culturale e sportivo tra Paesi. Anche il calendario delle grandi manifestazioni sportive europee si arricchisce di eventi capaci di valorizzare i territori e le discipline coinvolte, come accaduto recentemente in occasione dell’assegnazione dell’America’s Cup 2027 a Napoli, che ha acceso i riflettori internazionali sulla capacità italiana di accogliere sport ad alto impatto simbolico e mediatico.
Dal Kim e Liù all’Olympic Dream Cup: un percorso di crescita per i giovani atleti
Il Kim e Liù non è solo una gara: è l’inizio di un percorso che può condurre gli atleti più promettenti verso il sogno olimpico. Non a caso, pochi giorni dopo il torneo — precisamente il 1 e 2 giugno 2025 — si terrà sempre al Foro Italico l’Olympic Dream Cup, competizione per squadre regionali riservata alle categorie Cadetti, Junior e Senior.
Questa sinergia tra eventi permette agli atleti di sperimentare livelli progressivi di difficoltà e confronto, con una crescita strutturata e costante. La formazione agonistica e mentale che inizia al Kim e Liù si consolida con l’Olympic Dream Cup, rendendo il mese di maggio un vero e proprio ritiro formativo nazionale per il taekwondo.
Il ruolo formativo: non solo competizione, ma educazione ai valori dello sport
Al centro del progetto Kim e Liù c’è una visione educativa chiara: il taekwondo non è solo un insieme di tecniche marziali, ma un codice etico e relazionale. Il torneo diventa così un’occasione per insegnare ai bambini il rispetto per l’avversario, la disciplina interiore, la perseveranza nei momenti difficili e il valore del fair play.
In ogni edizione, sono previste attività collaterali, momenti di gioco, incontri con maestri e campioni, tutto pensato per offrire ai giovani un’esperienza completa, dove la crescita umana precede quella agonistica.
Un modo concreto per trasmettere i principi fondanti di una delle arti marziali più formative e al tempo stesso uno sport olimpico riconosciuto, che affonda le sue radici nella tradizione coreana ma guarda al futuro dei giovani atleti con responsabilità e visione.
Storie di successo: gli atleti di oggi cresciuti nel Kim e Liù
Numerosi atleti della nazionale italiana di taekwondo, oggi protagonisti a livello internazionale, hanno iniziato la loro carriera proprio partecipando al Kim e Liù. In molti raccontano come quell’esperienza abbia rappresentato la scintillache ha acceso la passione e la determinazione nel proseguire il percorso agonistico.
Alcuni di loro, oggi campioni europei o mondiali, tornano ogni anno come ospiti, arbitri o allenatori, contribuendo a mantenere vivo il legame con il torneo e trasmettendo ai piccoli partecipanti un messaggio di continuità e ispirazione. Questo circolo virtuoso alimenta una comunità solida e motivata, capace di tramandare valori e competenze.
L’impatto sul movimento: come il Kim e Liù sta contribuendo alla crescita del taekwondo in Italia
I dati ufficiali forniti dalla Federazione Italiana Taekwondo parlano chiaro: negli ultimi anni, il numero dei tesserati under 12 è cresciuto in modo costante. A oggi, la FITA conta complessivamente oltre 34.000 iscritti, con una rete di circa 550 società affiliate distribuite in tutto il Paese.
L’iniziativa “Kim e Liù: crescere insieme”, promossa dalla Federazione, ha avuto un ruolo chiave in questo processo. Grazie a progetti scolastici, eventi territoriali e comunicazione mirata, il taekwondo è diventato una delle discipline più amate tra i giovani, contribuendo alla crescita dell’intero movimento sportivo nazionale e alla preparazione del nuovo quadriennio olimpico che guarda a Los Angeles 2028.