20 Marzo 2024
MACCHINE AUTOMATIZZATE

Quadri elettrici per automazione: cosa sono e a cosa servono

20 Marzo 2024
MACCHINE AUTOMATIZZATE

Quadri elettrici per automazione: cosa sono e a cosa servono

20 Marzo 2024
MACCHINE AUTOMATIZZATE

Quadri elettrici per automazione: cosa sono e a cosa servono

L’automazione, ormai, fa parte della vita quotidiana delle persone. Oggigiorno moltissimi dispositivi sono infatti capaci di agire in modo indipendente, dalle semplici macchine da caffè domestiche fino al settore medicale.

In questo contesto, la progettazione e la produzione dei controlli elettronici e degli altri dispositivi necessari al controllo delle macchine è fondamentale.

Quadri elettrici per automazione

Tra le diverse soluzioni elettroniche, ci sono quelle per i quadri elettrici per automazione, come ad esempio:

  • Sonde di livello e segnalatori di livello capacitivi: sono degli strumenti che permettono di misurare i liquidi anche con pressioni molto elevate, così da indicare in modo preciso il livello di riempimento dei serbatoi. In particolare, le sonde antiallagamento prevengono gli allagamenti dovuti a eventuali rotture e/o malfunzionamenti degli impianti, mentre le sonde ghiaccio permettono di regolare lo spessore del ghiaccio. Inoltre, ci sono le sonde di profondità, progettate per controllare i liquidi conduttivi nei serbatoi, nei pozzi e nelle cisterne;
  • Regolatori di livello: i regolatori di livello sono dispositivi progettati per controllare e regolare i livelli dei liquidi non infiammabili in modo automatico, abbinati alle sonde.Infatti, questi strumenti permettono di interpretare le informazioni fornite dalle sonde, così da attivare i diversi attuatori (come le pompe, le serrande, le elettrovalvole, ecc.). Esistono regolatori con grado di sensibilità differente, da utilizzare in base alla tipologia di liquido;
  • Programmatori elettronici di Alternanza Pompe: i programmatori PSC sono dei dispostivi da integrare negli impianti idraulici per la gestione di diverse pompe, al fine di riempire e/o svuotare pozzi, vasche e serbatoi. Tali programmatori permettono, nello specifico, di far funzionare le pompe dell’impianto sia contemporaneamente che in maniera alternata.

La struttura dei sistemi automatizzati

Un sistema automatizzato è normalmente costituito da diversi elementi: un sistema di controllo, un impianto da controllare, e svariati sistemi di periferia. Tale sistema ricomprende necessariamente dei sensori, che monitorano costantemente i dati oggetto di controllo e gli attuatori, i quali sono tenuti ad applicare il comando. Altro elemento importante è dato dai bus di campo di interconnessione. Questi, infatti, permettono la connessione tra di loro delle varie componenti del sistema di automazione e con l’unità di controllo centrale.

I vantaggi dell’automazione

I vantaggi che offrono i sistemi automatizzati sono svariati. In primo luogo, permettono all’uomo di lavorare meno e garantiscono risultati ottimali.

Una macchina per il caffè espresso, ad esempio, se gestita in modo impeccabile preparerà sempre caffè identici, viceversa, se quest’ultima bevanda venisse preparata con una moka, dunque da una persona in carne e ossa, potrebbe essere diversa di volta in volta a causa di molteplici fattori: quantità d’acqua inserita nel serbatoio, quantità di caffè, temperatura del fornello ecc.

Ovviamente l’automazione è particolarmente vantaggiosa anche, e forse soprattutto, a livello lavorativo. Questo perché, oltre ad alleggerire il lavoro delle persone, e a garantire prestazioni sempre costanti, il ritmo di lavoro delle macchine automatizzate supera sensibilmente la velocità dei processi manuali il che permette anche di migliorare la qualità dei prodotti e del servizio offerto, riducendo i costi per il personale.

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