3 Ottobre 2025
DOMENICA LA SELEZIONE DEL PREMIO ZUCCHELLI

Quattro passi in Certosa con i protagonisti del bel canto della Bologna dell’800

3 Ottobre 2025
DOMENICA LA SELEZIONE DEL PREMIO ZUCCHELLI

Quattro passi in Certosa con i protagonisti del bel canto della Bologna dell’800

3 Ottobre 2025
DOMENICA LA SELEZIONE DEL PREMIO ZUCCHELLI

Quattro passi in Certosa con i protagonisti del bel canto della Bologna dell’800

Domenica 5 ottobre 2025, dalle ore 10 alle 12, il Cimitero monumentale della Certosa di Bologna ospita il secondo appuntamento con Quattro passi in Certosa con i protagonisti del bel canto della Bologna dell’800, un viaggio a cura di Fondazione Zucchelli, in collaborazione con il Dipartimento di Comunicazione e didattica dell’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Bologna e l’associazione Amici della Certosa di Bologna. Il coordinamento è del Maestro Alessandro Branchi, della Professoressa Silvia Spadoni e della Dott.ssa Alice Mazzei, Premiata Zucchelli 2021. Bologna, l’Emilia e la Romagna sono da sempre terre di cantanti lirici, e molti di essi riposano alla Certosa di Bologna. Il progetto consiste in quattro visite guidate alla scoperta di 18 sepolcri monumentali: opere di insigni scultori legati all’Accademia di Belle Arti di Bologna e dedicate ad altrettanti illustri cantanti lirici bolognesi dalle luminose carriere internazionali in Italia e all’estero. Il secondo percorso, a cura delle mediatrici Elisa Bocchi e Federica Cananzi e che vedrà l’introduzione di Roberto Martorelli, ci accompagna davanti a nomi che non hanno bisogno di presentazione. Si parte dalla famiglia di Carlo Zucchelli (1793-1879), basso dalla voce sinuosa e agile che è stato metro di confronto nel repertorio rossiniano, e di Carolina De Vincenti (1810-1876) per raggiungere la famiglia Spech-Salvi: Adelina Spech (1811-1886), il marito Lorenzo Salvi (1810-1879) e il fratello Eliodoro Spech (1810-1866) sapranno restituire appieno le sfumature musicali e storiche dell’800. Adelina ed Eliodoro sono esempi fantastici di una versatilità vocale ormai perduta: lei poteva alternare Lucia di Lammermoor a Romeo de I Capuleti e i Montecchi con pari successo e lui, dopo un buon esordio tenorile, seppe essere un apprezzato baritono. Salvi è rimasto ancorato alla voce di tenore e con il cognato aveva in comune l’impegno politico e l’ideale di un’Italia libera: entrambi amici di Garibaldi hanno in modi diversi partecipato alla lotta per l’indipendenza, Eliodoro fino al disincantato epilogo della propria vita. Il secondo settecento si prende il suo spazio con Domenico Mombelli (1755-1835) – tenore dalla duratura carriera (di cui è stato anche impresario) e capostipite di una stirpe di cantanti – e Brigida Giorgi Banti (1757-1806) partita come cantante di strada e arrivata ad essere definita virtuosa del secolo. Forte anello di congiunzione tra ‘700 e ‘800 è Teresa Bertinotti Radicati (1776-1854), grande declamatrice che ha saputo gestire intelligentemente la lunga carriera e formare nuovi talenti per il teatro; andando alla generazione successiva possiamo fare la conoscenza di Geltrude Righetti Giorgi (1789-1862) che oltre a essere stata prima Rosina e Cenerentola ha saputo scrivere pagine ironiche, argute e lucide sulla musica rossiniana, di Ranieri Remorini (1783-1827) che ha lasciato questa terra al culmine dell’attività rimanendo artisticamente e umanamente un esempio per le generazioni successive e di Luigia Anti (1794-1837) alla quale i problemi di salute non hanno impedito di essere per sette anni protagonista sulle scene di Mosca. Unica e isolata è la figura di Brigida Bavosi (1795-1825): anche se breve, la sua vita ci ha consentito comunque di ricordarla da duecento anni a questa parte come la dolce amante delle arti che è stata.

Durante le visite guidate, il pubblico potrà ascoltare una selezione di brevissimi brani tra cui quelli interpretati dalle vincitrici e dai vincitori del Premio Zucchelli nell’ambito del progetto Carlo Zucchelli in chiave di basso di rossiniana memoria, i colleghi del tempo e i giovani talenti, coordinato da Jadranka Bentini e realizzato grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna per progetti di valorizzazione di “Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna” dell’anno 2024. Nel dicembre 2024, tale progetto ha prodotto la pubblicazione multimediale dal titolo Così cantavano Rossini edita da Pendragon.

www.fondazionezucchelli.it

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Immagine di Christian D'Antonio

Christian D'Antonio

Christian D’Antonio (Salerno,1974) è direttore responsabile della testata online di lifestyle thewaymagazine.it. Iscritto all’albo dei giornalisti professionisti dal 2004, ha scritto due libri sulla musica pop, partecipato come speaker a eventi e convegni su argomenti di tendenza e luxury. Ha creato con The Way Magazine e il supporto del team di FD Media Group format di incontri pubblici su innovazione e design per la Milano Digital Week e la Milano Design Week. Ha curato per diversi anni eventi pubblici durante la Milano Music Week. È attualmente ospite tv nei talk show di Damiano Gallo di Discovery Italia. Ha curato per il quartiere NoLo a Milano rassegne di moda, arte e spettacolo dal 2017. In qualità di giudice, ha presenziato alle manifestazioni Sannolo Milano, Positive Business Awards, Accademia pizza doc, Cooking is real, Positano fashion day, Milan Legal Week.
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