Per una abituata a essere definita “influencer” di stile, una caduta di gusto è davvero una brutta notizia. Si lasci stare che l’occasione è la lieta nascita di Leone, il figlio di Chiara Ferragni e Fedez.
Ma ha fatto un certo effetto leggere il post tra i più visti dell’ultimo anno, ne siamo certi: “Nato Leo con tre settimane di anticipo. Link in Bio”. Quel “Link in bio” per stimolare i 10 milioni e più di follower a cliccare sul proprio sito, anche in occasione di un evento di questa portata è davvero troppo.
A questo punto il business non ha limiti, e lo si sapeva già. Quanti parti in diretta abbiamo visto in tv, anche di donne senza rilevanza pubblica, magari col recondito scopo di innalzare la quota nascite del paese. Ma ci si chiede se è congruo, opportuno, accostare al legittimo desiderio di “postare” le foto del parto e del piccolo, un messaggio promozionale.
“È stato un lungo travaglio, ero esausta, ma non avevo mai provato un sentimento simile” scrive la protagonista del parto social, il primo per una celebrità italiana nata dai social media di queste proporzioni. E poi, dopo qualche riga, mette dentro sia “motivazionale” che “come dentro un film”, che sono due dei concetti più cliccati sul web.
L’unica nota che reputiamo positiva è che ammettendo una certa dose di “travaglio”, per l’appunto, corredata anche da foto con pianto, la Chiara nazionale, a 30 anni dimostra una cosa inedita. Al mondo che la guarda sembra dire per la prima volta che è possibile mostrarsi anche sofferente. E non perderci, ma guadagnarci, semmai, in umanità.
Foto d’aperura: Chiara Ferragni e Fedez alla prima de “Il Vegetale” di Fabio Rovazzi, Milano 2017 (foto Marco Maschiopinto per The Way Magazine).
Commenti e opinioni
Quel “link in bio” celebrazione della nascita, morte del buon gusto
Il parto social di Chiara Ferragni con Fedez accanto. Un momento di gioia "macchiata" dal business.
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Quel “link in bio” celebrazione della nascita, morte del buon gusto
Il parto social di Chiara Ferragni con Fedez accanto. Un momento di gioia "macchiata" dal business.
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Quel “link in bio” celebrazione della nascita, morte del buon gusto
Il parto social di Chiara Ferragni con Fedez accanto. Un momento di gioia "macchiata" dal business.
Per una abituata a essere definita “influencer” di stile, una caduta di gusto è davvero una brutta notizia. Si lasci stare che l’occasione è la lieta nascita di Leone, il figlio di Chiara Ferragni e Fedez.
Ma ha fatto un certo effetto leggere il post tra i più visti dell’ultimo anno, ne siamo certi: “Nato Leo con tre settimane di anticipo. Link in Bio”. Quel “Link in bio” per stimolare i 10 milioni e più di follower a cliccare sul proprio sito, anche in occasione di un evento di questa portata è davvero troppo.
A questo punto il business non ha limiti, e lo si sapeva già. Quanti parti in diretta abbiamo visto in tv, anche di donne senza rilevanza pubblica, magari col recondito scopo di innalzare la quota nascite del paese. Ma ci si chiede se è congruo, opportuno, accostare al legittimo desiderio di “postare” le foto del parto e del piccolo, un messaggio promozionale.
“È stato un lungo travaglio, ero esausta, ma non avevo mai provato un sentimento simile” scrive la protagonista del parto social, il primo per una celebrità italiana nata dai social media di queste proporzioni. E poi, dopo qualche riga, mette dentro sia “motivazionale” che “come dentro un film”, che sono due dei concetti più cliccati sul web.
L’unica nota che reputiamo positiva è che ammettendo una certa dose di “travaglio”, per l’appunto, corredata anche da foto con pianto, la Chiara nazionale, a 30 anni dimostra una cosa inedita. Al mondo che la guarda sembra dire per la prima volta che è possibile mostrarsi anche sofferente. E non perderci, ma guadagnarci, semmai, in umanità.
Foto d’aperura: Chiara Ferragni e Fedez alla prima de “Il Vegetale” di Fabio Rovazzi, Milano 2017 (foto Marco Maschiopinto per The Way Magazine).
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