Marco Saudella, modello di fitness, influencer di successo con il suo progetto Soulcatchers (di cui vi abbiamo parlato qui) è innamorato della sua Roma.
Nato a Caserta, città campana dove è rimasto fino al 2007, a nemmeno a 20 anni si è trasferito a Roma. “Volevo frequentare l’università della Capitale, sentivo l’esigenza di scappare da Caserta, mi sentivo che lì non avevo futuro. Era un periodo dove avvertivo un desiderio di fuga, vedevo e capivo attorno a me che molti dei miei amici cari sarebbero andati via. L’unica cosa che mi teneva attaccato alla città era la famiglia. Quindi calcolando la distanza di un’ora e mezza di tragitto in macchina, me ne sono andato e mi sono iscritto alla scuola di interpretariato”.

L’impressione immediata che Marco ha avvertito è la mentalità del Sud che si lasciava alle spalle diventava un ricordo: “Qui la gente mi è subito apparsa aperta in qualsiasi ambito, non c’era nulla che fosse taboo. Questa davvero è una città che ha visto tutto e ha passato di tutto quindi ho abbracciato questo nuovo universo capitolino. Mi sono catapultato in un giorno in un’altra realtà, c’ero stato solo due volte solamente. Ricordo che nel 2007 Roma funzionava meglio rispetto a oggi, l’ho vista da subito una città che potesse offrirmi qualcosa e ho iniziato a lavorare nell’ambito in cui avevo studiato. Che è quello delle lingue”.
Oggi Marco, oltre a essere ammirato modello, è interprete, traduttore e insegnante. “Il cambiamento tra la mia cura del fisico da post adolescente e ora è che prima non la vedevo come uno stile di vita. Ho iniziato a lavorare con i pesi già a Caserta e non conoscevo nessuno con questa passione. Quindi la mia attività all’inizio era molto legata alla routine università palestra, mentre a tutto il mondo del fitness e benessere mi sono avvicinato negli ultimi anni”.

Fitness Model & Brand Ambassador
Actor & Co-Founder di @soulcatchers.2
I posti del cuore della sua dimensione ‘romana’ sono tanti: “Sono rimasto in zona Furio Camillo fino al 2017 che ho comprato casa sulla Casilina. Peccato non essermi goduto Roma fin dall’inizio, perché ero fidanzato con una ragazza che non viveva qui e quindi scappavo sempre da lei. Ora che invece ho Soulcatchers come progetto di creatività digitale col mio migliore amico Daniele Piersanti, prendiamo occasione per girare mini-movie in città. Scopro sempre cose nuove, non solo dal punto di vista delle riprese funzionali alla nostra attività online. Una ragazza mi ha accompagnato al Pincio in uno dei miei primi compleanni passati qui e me ne sono innamorato. La zona di Piazza del Popolo e Villa Borghese ha un posto speciale nei miei ricordi. Mentre il Colosseo l’avevo già visto in tutta la sua bellezza quando ero uno studente e quindi lo associo più al mio periodo di turista“.
Roma, dice Saudella, permette la sorpresa continua: “Per me è la cosa bella che succede ai cittadini che la conoscono meno dei turisti, e cioè l’effetto sorpresa se fai caso alle cose. Se dai per scontato tutto quello che c’è non la valorizzi. A me capita di stupirmi qui come quando sono immerso in città che non conosco”.

Vedere la città eterna con gli occhi degli altri è un’altra dimensione che a Marco piace tanto: “L’estate scorsa mi hanno raggiunto i miei genitori e volevo visitare le bellezze romane per la prima volta con loro. Il Colosseo ha imparato a convivere con la realtà che cambia e per la prima volta ho guardato a questo simbolo della potenza di Roma come a un baluardo di resilienza. Passeggiando ai Fori Imperiali c’era un’atmosfera surreale, all’improvviso raggiungendo l’Altare della Patria non si sentiva nulla. Oggi ritorno in centro, tra via del Corso e via Condotti per avvicinarmi a Piazza di Spagna e noto come la città riemerge anche dalle chiusure dei lockdown appena superati. Come se non ci fossimo accorti di quello che è successo, la sua bellezza è davvero eterna”.
Per il suo tempo libero, Marco ci racconta le sue preferenze anzitutto culinarie: “Vivendo in una città dedita ai piaceri, bisogna regolarsi. Se decidi di fare fitness il cibo è argomento delicato, poi devo ammettere che con l’eta mi è cambiato il gusto e mi piace davvero tutto, dal sushi alla cucina romana. Quindi solitamente per cena con amici scelgo la cucina romana tipica delle trattorie, una buona pizzeria napoletana e la cucina giapponese. Non prediligo i fast food. A me piace passare il tempo con le persone giuste, mangiare in compagnia. Con la ragazza mi piace portarla a cena fuori e stupirla con le scelte. Altre volte mi piace ritornare ai miei 25 anni e fare serate senza pensieri”.
Se è in giro col suo partner di Soulcatchers Daniele, è tutta un’altra storia: “Se io penso a cosa fare dopo le riprese, lui ne ha già pensate tre di cose da fare. Ha una spiccata vena organizzativa e mi porta a fidarmi di quello che fa. Ci è capitato di fare una cena sul Lungotevere, fare un giro improvvisato e metterci a ballare in posti sconosciuti. Solitamente dopo il ristorante andiamo al pub a bere una birra”.

Da Piazza Navona a via del Corso, evitando i cinema (“perché mangio troppi popcorn“), Marco Saudella conosce il centro di Roma a menadito. “Se sto bene faccio shopping di abbigliamento. Mi trovo bene da Zara. Vanno bene le cose che vendono per il mio fisico, scelgo capi basic. Se una cosa mi colpisce la prendo e basta. In questa attività voglio compagnia, credo di non essere mai andato a fare shopping da solo“.

“Spesso mi sono chiesto se non fossii vissuto qui – conclude Saudella – L’avrei visitata come una prima meta da vivere in coppia, mi ispira anche se non sono molto romantico. Roma è un must in coppia e non ti basta mai come le altre città romantiche per eccellenza. Ma la cosa più bella per me è che non mi ha mai fatto mancare nulla, nè dal punto di vista umano nè professionale. Ho comprato casa e mi sono realizzato qui”.