Stefano Papangelo, 25 anni, di Cormano, Milano, ha un discreto seguito su Instagram ed è uno dei ragazzi della generazione Z che coniuga le opportunità del business online con la voglia di vivere secondo uno stile ben preciso.
Classe 1995 diplomato grafico pubblicitario con passione della moda e del design, Stefano ha radici ben piantate nella sua cittadina alle porte della metropoli, dove ha famiglia e parenti molto affiatati. Anche le sue amicizie gravitano attorno al suo microcosmo geografico, ma avendo il mondo a due passi, Stefano si concede delle giornate ideali a Milano ricche di shopping e design, che sono le sue passioni.
“La mia giornata tipo quando arrivo in città – ci racconta – inizia con la visita nei luoghi delle nuova architettura, tra City Life e piazza Gae Aulenti. Mi piace scoprire cosa di nuovo sorge in queste due aree, nonostante l’anno di blocco che stiamo vivendo”.

Stefano arriva a Milano con il suo gioiello a quattro ruote da cui non si separa mai: “La mia passione per il design mi ha spinto ad avere una macchina che è tra le più iconiche: l’Audi A5 con una linea anche molto imitata, con le strisce led dei fanali anteriori, che sono il suo tratto distintivo”.

Stefano, con la sua ragazza Carol, è un micro-influencer che si muove tra fitness, moda e passione per la bellezza architettonica. Non fa vanto delle collaborazioni che stringe con i marchi che lo cercano ma ci racconta che quando viene in città cerca scorci sempre nuovi per le sue foto profilo. “In questo campo, la piazza Lombardia con gli edifici a specchio è un perfetto set per le mie foto ed è anche uno degli aspetti che mi piacciono di più della nuova Milano. Quando passeggio qui mi piace avere un look elegante sportivo con accenno street. Solitamente privilegio le calzature comode. Nel servizio per The Way Magazine indosso sneakers Off White modello Vulcan, uno dei miei nuovi acquisti. Sono molto semplici, si tratta di un brand nato con una piccola frase di Virgil Abloh e il tag che penzola che desta molta curiosità”.
Dettagli di stile che non devono mancare nel look di Stefano, scherzosamente chiamato dal suo istruttore in palestra “The Big” per la sua capacità di reagire bene agli allenamenti, sono tanti: coi mocassini indossa fantasmini altrimenti porta calze medie nere. La felpa di Supreme con la scritta in stile tag fa parte di una edizione limitata online, mentre nel servizio lo vedere con alcuni dei capi che custodisce con più orgoglio: una maglia Marcelo Burlon con le ali disegnate sulle spalle, una felpa Versace con Medusa in rilievo e una felpa Kenzo ricamata. “Queste scelte dicono molto di me – racconta da vero conoscitore – sono appassionato delle origini dei brand e mi piace ricercare il simbolo originale”.

Un accenno street style nel suo look c’è ancora, nonostante ormai da anni Stefano “mappi” le nuove tendenze che trova nelle boutique esclusive di via Montenapoleone e via della Spiga. “Sono cresciuto appassionato di hip hop e ballavo break dance interessandomi a tutta la cultura. Quindi la street art mi piace. Mi piacciono le ambientazioni dei graffiti, i ragazzi che li realizzano sono dei veri artisti, al pari per bravura, di quelli che si vedono nei musei“.
Stefano per farsi ritrarre su The Way Magazine ha scelto l’ultimo arrivo sui muri di città del collettivo Orticanoodles al quartiere Isola, dietro il Bosco Verticale.
“Sogno di andare a Dubai, magari per Expo Dubai che parte a ottobre – racconta Stefano sulle sue preferenze architettoniche – anche se l’atmosfera di Milano è irripetibile. Secondo me il connubio tra modernità è e antichità in un palazzo decorato è stimolante, proprio come nella moda. Bisogna sempre saper mixare, e non rinunciare alla bellezza della modernità”.


Altro motivo per cui un ragazzo della Gen Z arriva nella capitale della moda è sicuramente lo shopping. “Mi attrae il Quadrilatero della moda anche per vedere l’architettura delle boutique e la preparazione delle vetrine. A Montanapoleone mi fermo da Gucci, Versace, Armani che è ancora il preferito come ambientazione. Mi piace l’incontro di semplicità e architettura che propone nei suoi negozi”.

Off White e Supreme sono marchi che compra sul web. Tra gli stranieri cita “Balenciaga, mi piacciono molto le iconiche scarpe che tutti hanno ricopiato“.
E per concedersi momenti privilegiati con la sua compagna o gli amici che condividono con lui le sue passioni, Stefano si trasforma anche in un abile scovatore di tendenze culinarie in città: “Mi piace esplorare le cucine regionali italiane e quelle estere. Sono stato da Cracco Bistrot e Ristorante in galleria. Le portate suggerite sono state tutte all’altezza, abbiam mangiato cose incredibili. Tra gli antipasti memorabili, un’ostia di lenticchie zuccherata. Ci hanno servito una pietanza a forma di rapa su una mano in ceramica. Anche lo stile del servizio è una cosa che mi piace esplorare”.
Da Marchesi a fare gli aperitivi, Stefano si sente “in prima classe: in quel posto non guardi il cibo in sé ma come viene servito e il tipo di servizio offerto”.


Anche la cura del corpo rientra nelle passioni di Stefano Papangelo, che al momento si allena a casa o al parco a corpo libero: “La mia palestra di fiducia è la Go Fitness Hub di Paderno Dugnano. Lì il mio istruttore Diego mi ha attribuito il nomignolo di The Big perché crescevo molto negli allenamenti, ho preso 15 kg in due anni. Da quando ho iniziato col bodybuilding a fine del 2018 ho iniziato e ho scoperto le potenzialità del mio corpo. Voglio restare un appassionato del fisico naturale e armonioso. Se riesco a conservare il volume del mio tricipite, che è il mio forte, sono contento. Fare attività fisica cambia anche i gusti. Da quando ho avuto un focus sulla palestra faccio più caso alla tenuta del fisico delle donne, non solo più alla bellezza di elementi singoli”.
In foto d’apertura: il nuovo murale di Orticanoodles in via Borsieri 5, a Milano, dedicato ad Aida Accolla, celebre étoile e musa, ritratta da Francesco Messina, in concomitanza con la mostra Inside dello Studio Messina.