Anche nel design della filiera alimentare l’Italia si è distinta e continua a farlo. Innovativi, dirompenti e assolutamente unici, gli oggetti da tavola o gli attrezzi da cucina sono stati delle autentiche avanguardie nel mondo del design, tanto che importanti istituzioni internazionali ne hanno conservato prototipi ed edizioni storiche per metterli in mostra ai posteri. Gli oggetti di uso comune di design ora sono in esposizione in una peculiare rassegna, “Essenziale e Quotidiano. Scenari e rituali del cibo contemporaneo”, la mostra che ADI Design Museum presenta dal 29 aprile al 25 maggio 2025 a Milano. Il progetto fa luce su quanta creatività e progettazione sia necessaria per tutto il mondo della cucina.
Curata da Carlo Branzaglia e Giulio Iacchetti, la mostra si configura come un’indagine sul modo in cui gli oggetti e i rituali del cibo raccontano la nostra epoca. Cibo e design: due elementi distanti ma profondamente intrecciati, entrambi espressioni di comportamento, cultura e trasformazione. La mostra dialoga con alcuni oggetti provenienti dalla Collezione Permanente del Compasso d’Oro, premiati nel corso degli anni per la loro eccellenza funzionale e culturale nel mondo del food design ed esposti all’ADI Design Museum.
COSA SI VEDE IN MOSTRA
Curata da Carlo Branzaglia e Giulio Iacchetti, la mostra sul design alimentare si configura come un’indagine sul modo in cui gli oggetti e i rituali del cibo raccontano la nostra epoca, i nostri desideri, i nostri limiti e soprattutto le nostre possibilità. Cibo e design: due elementi distanti ma profondamente intrecciati, entrambi espressioni di comportamento, cultura e trasformazione.
“Con questa mostra abbiamo provato a proiettare i rituali contemporanei del cibo sulle catene di produzione che ne rendono possibile il tramutarsi in oggetti e servizi. Da antropologi dilettanti, abbiamo guardato alla corrispondenza tra trend di comportamento e driver produttivi, intercettando sei matrici, ognuna dotata di keyword e un motto.” Carlo Branzaglia e Giulio Iacchetti L’allestimento ruota attorno a sei matrici concettuali, che definiscono i “driver” della trasformazione contemporanea:
● (Pro)porzioni – Less is more: frugalità e sostenibilità come risposte culturali ed economiche
all’impatto ambientale.
● (Ben)essere – Feeling good: salute, equilibrio, biodiversità e alimentazione come primo
medicinale.
● Provviste – Get your food: la personalizzazione del gesto culinario e la riscoperta del
“cuoco che è in noi”.
● Ibridazioni – A pranzo col mondo: contaminazioni culturali, mediazioni globali e nuovi riti.
● Decoro – Una nuova classicità in tavola: estetica, racconto e coreografia del pasto.
● Domani – What if tomorrow: scenari futuri, tra pragmatismo e visione.




COSA PORTA OROGRAFIE – In foto, per illustrare al meglio il design della filiera alimentare, abbiamo scelto tre prodotti della sezione Food Rituals – che indaga l’ibridazione del rapporto tra cibo e design – che Orografie mette in tavola: Azz, Maleducata e Pocopiano. Orografie è il progetto di design fondato da Giorgia Bartolini con l’art direction di Vincenzo Castellana.
Azz, design Vincenzo Castellana.
Un sotto tazza per bicchiere, tazzina o mug, la cui base si sviluppa in una ‘V’ rovesciata che serve a sorreggere uno smartphone. Materiale: ferro verniciato a polvere. Variante colore: azzurro grinzato. Dimensioni: cm. 10 (l.) x 19,50 (p.) x 15 (h.). Realizzato a mano, in Italia.
Maleducata, design Giulio Codella
Reggiposate che – con “maleducazione” – determina una nuova regola per la mise en place.
Oltre alla canonica funzione, consente di trovare la giusta posizione a tavola per lo smartphone. Materiale: acciaio AISI 316 satinato con spazzolatura non uniforme.
Dimensioni: 25(l.) x 9 (p.) x 9,2(h.). Realizzato a mano in Italia.
Pocopiano, design Paolo Stefano Gentile
Piatto in ceramica su base circolare. L’andamento della forma restituisce al suo interno un incavo generato da una progressiva pendenza. Questo dualismo, carattere specifico del piatto, consente di riporre diverse tipologie di pietanze e di “creare” un gioco di consistenze.
Materiale: ceramica di Caltagirone con verniciatura apiombica a uso alimentare. Dimensioni: cm. 27 (Ø – versione A1) – cm. 15 (Ø – versione B1). Realizzato a mano, in Italia.

il valore del cibo fatto in casa nella sua forma più autentica.
MARCATO PORTA IL DESIGN IN CUCINA
All’interno del percorso espositivo, Marcato sarà presente con la macchina Marga Mulino, selezionata dai curatori per la sua capacità di interpretare il design come strumento per promuovere uno stile di vita salutare e consapevole. Il prodotto sarà inserito nella sezione tematica dedicata alla “cucina salutare”, accanto a oggetti che valorizzano pratiche come la coltivazione domestica di germogli, la cottura al vapore e la produzione di pane genuino a partire da farine fatte in casa.
Marga Mulino, il mulino compatto per macinare grano e cereali creando fiocchi e farine, consentendo di riscoprire il valore del cibo fatto in casa nella sua forma più autentica.