Nato per primo in Italia, nel 1924, Il Consorzio Chianti Classico oggi rappresenta in Toscana 480 produttori, di cui 342 escono sul mercato con la propria etichetta, contraddistinta dal marchio inconfondibile del Gallo Nero. Gli scopi del Consorzio Vino Chianti Classico sono la tutela e la promozione del marchio Chianti Classico Gallo Nero.
Il chianti classico era una regione molto povera, senza star Michelin a decorarne i ristoranti, dove molti lavoravano la terra quando il vino era considerato un sostentamento.
Ci sono oggi 650 produttori di vino ma solo 20 hanno avuto le proprietà di questi terreni per più di 100 anni.
Il legame con l’estero non è solo da ascrivere alle esportazioni (il vino italiano vale 5,9 miliardi di euro l’export nei primi 9 mesi 2024, in crescita del 5,6% sullo stesso periodo 2023). La Francia centrale fornisce con le sue foreste il legno delle botti dove viene adagiato il vino prezioso.
Il castello dove si trova la casa del Chianti Classico e dove si possono fare tour (per info qui) fu costruito nel 12esimo secolo per poi essere rimaneggiato nel Medioevo.
Oggi parte dell’appeal del Chianti Classico è anche dovuto all’azione di divulgazione. Quello che si può fare se si è appassionati è ottenere il certificato di Chianti Classico Expert, rilasciato dai Consorzi Vino e Olio Chianti Classico, grazie al corso on line completamente gratuito, fruibile in qualsiasi momento, in quattro lingue (italiano, francese, inglese, tedesco).

Il viaggio alla scoperta dell’Universo Chianti Classico inizia dalla Casa del Chianti Classico. In un’atmosfera sospesa nel tempo, Casa Chianti Classico accompagna i sensi alla comprensione delle innumerevoli sfumature del Gallo Nero. Degustare qui nell’enoteca più fornita di Chianti Classico avviene con la possibilità di gustare i piatti della cucina toscana nella tranquillità del chiostro o su una delle più belle terrazze panoramiche affacciate su tutti i colori del Gallo Nero.

Report e informazioni a cura di Michelangelo Iossa.