21 Maggio 2025

Da Gelsomina a Milano sapori e benessere

Aperto in via Carlo Tenca 5 nel novembre 2018, il locale fin da subito è piaciuto alla città per bontà e qualità.

21 Maggio 2025

Da Gelsomina a Milano sapori e benessere

Aperto in via Carlo Tenca 5 nel novembre 2018, il locale fin da subito è piaciuto alla città per bontà e qualità.

21 Maggio 2025

Da Gelsomina a Milano sapori e benessere

Aperto in via Carlo Tenca 5 nel novembre 2018, il locale fin da subito è piaciuto alla città per bontà e qualità.

Non si rinuncia ma si fa attenzione a tavola. Gelsomina, il format di ristorazione di Ilaria Puddu che è partito a Milano con una pasticceria contemporanea e si è trasformata in un’idea di accoglienza dei clienti in ogni momento della giornata, è l’inziatore di un meccanismo virtuoso. Visto che va bene nella città delle sperimentazioni a tavola, può essere facilmente esportabile o imitato altrove. “Ci siamo resi conto che c’era una sempre maggiore esigenza di mangiare bene anche fuori casa – ci racconta Ilaria – e per questo abbiamo deciso di abbracciare la filosofia di persone che non vogliono rinunciare al gusto ma vogliono mangiar sano”.

Con lo spostamento dell’attività in una location più adatta ai gusti (anche estetici) di chi frequenta il centro città, Gelsomina oggi si presenta alla clientela milanese con un format di ‘medicina in tavola’ che è gioioso e non punitivo. Qui si mangiano pure paste condite con pesti di stagione, pancake fantasioni, passati di verdure con uova, ma sempre con poco sale e zero processi macchinosi. In una parola: si torna alla semplicità nel piatto.

Ilaria Puddu, fondatrice di Gelsomina, e la dottoressa Giulia Ciccarelli esperta in nutrizione che ha contribuito a realizzare il menù bilanciato del ristorante milanese.
Da sinistra, Vellutata di piselli e zucchine con uovo in camicia e pane aromatizzato e la colazione healthy da Gelsomina, via Tenca 5 a Milano.
Christian D’Antonio intervista Ilaria Puddu, co-fondatrice di “Gelsomina” a Milano.
Giulia Ciccarelli è medico specialista in medicina interna. Ha improntato il suo percorso di studi sulla Nutrizione clinica, con una tesi sulla correlazione tra alimentazione e genesi delle malattie infiammatorie, e una tesi di specializzazione elaborata durante un periodo di missione umanitaria in Tanzania sull’impatto dell’alimentazione moderna nelle malattie croniche come il diabete. Nel 2022 ha aperto la pagina Instagram @medicina_in_cucina (che ha raggiunto oltre 620.000 followers) attraverso la quale condivide strategie e ricette per introdurre nella quotidianità abitudini alimentari sane e sostenibili.
Nel 2005 ha pubblicato il suo primo libro “Medicina in cucina – Stare meglio un boccone alla volta”, edito da Mondadori.

COSA SI MANGIA DA GELSOMINA

Così, seguendo la vocazione pionieristica che hanno fatto di Gelsomina la pasticceria più amata dai milanesi per la sua offerta di proposte di altissima qualità, debutta in via Tenca un menu special edition.

Studiato insieme alla dottoressa Giulia Ciccarelli, medico specialista in medicina interna autore del libro Medicina in Cucina – Stare meglio un boccone alla volta, Healthy & Tasty non è un semplice menu di piatti salutari ma è un vero e proprio percorso culinario che accompagna il consumatore consapevole dalla colazione al pranzo fino alla merenda, realizzato con un attento studio sui valori nutrizionali.

“La nostra volontà – spiegano Stefano Saturnino e Ilaria Puddu, founder di Gelsomina – è quella di portare Gelsomina nella direzione di una pasticceria molto attenta a tutto quello che è la nutrizione sana. I menu cambieranno con le stagioni e verranno elaborati insieme alla dottoressa Giulia Ciccarelli quattro volte l’anno utilizzando prodotti stagionali e limitando l’utilizzo di zucchero e derivati del latte. Inoltre, abbiamo lavorato per contenere l’apporto di zuccheri su tutta la linea di pasticceria fino ad arrivare a qualche proposta sugar free”.

Per avere un’idea di quanto la ricerca si sia spinta per offrire proposte sane senza abdicare al gusto basti citare il golosissimo pane integrale con ricotta di bufala, fragole, menta e scaglie di cioccolato fondente al 90% che da solo rappresenta una colazione sana e bilanciata. Per non parlare dei frullati a base di yogurt greco e i pancake, senza zucchero, arricchiti di cioccolato fuso e nocciole o con mela, mirtilli, yogurt greco e crema di mandorle.

Giulia Ciccarelli dice: “L’idea di portare cibo sano, naturale e bilanciato nella ristorazione è un progetto di cui sono molto fiera. Offriamo cibi gustosi senza zuccheri aggiunti con alimenti di stagione. Per me è un esperimento, ma quando offro suggerimenti dico sempre che l’importante è tornare ai prodotti naturali, eliminando quelli con aggiunte di sale, zucchero e additivi. Quindi se lo si fa a casa, bisogna provarci anche quando si esce”.

A PRANZO

Anche a pranzo ce n’è per tutti i gusti. Gli amanti dell’esotico apprezzeranno la bowl di riso Venere, edamame, avocado, zucchine il tutto condito con un dressing di limone e menta mentre i gourmand sceglieranno i fusilloni con pesto di spinacino, Parmigiano Reggiano Dop e pinoli. Le proposte per il secondo spaziano fra pollo, cotto a bassa temperatura, e pescato del giorno esaltato dall’abbinamento con la crema di patate alla curcuma e le bietole colorate.

“Siamo convinti – conclude Stefano Saturnino – che il futuro nel mondo della ristorazione ma soprattutto nel mondo della pasticceria sarà sempre di più low sugar. Tutto questo, ovviamente, cercando di creare delle proposte che siano genuine, di qualità e gustose per soddisfare il palato dei consumatori”.

IL LOCALE

Il locale evoca un vero e proprio viaggio tra Sicilia, Campania e Puglia che Ilaria Puddu definisce “un giardino sognante dove si ferma il tempo”. Al piano inferiore, un laboratorio di pasticceria tra i più grandi di Milano che sforna quotidianamente dolci e per pranzo piatti della tradizione meridionale, serviti in chiave moderna. La ricercatezza accurata dei prodotti si riversa anche nello stile della pasticceria, curata con attenzione in ogni angolo. Dalle piastrelle di ceramica di Vietri che si alternano al cemento dei pavimenti, ai tavoli e le sedie prodotti artigianalmente da un fabbro di Orvieto, allo spazioso “social table” ogni mattina ricco di giornali e pensato per la condivisione.

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