AL FRANCO PARENTI DI MILANO, IN SCENA “AFFOGO”, IL DISPERATO RACCONTO DI UN RAGAZZO DEL SUD SENZA PIU’ SPERANZE
Quanto può essere determinante nascere e crescere in un piccolo paese del sud dove l’ignoranza, la disoccupazione, la mancanza di strutture ricreative possono incidere sullo sviluppo della società stessa, dei suoi giovani?
Se due zii ignoranti e cafoni, assuefatti dalla inutile vita di una provincia, per di più unici tutori di due fratelli senza più amore familiare da condividere e senza speranze di una vita futura, determinassero anch’essi allo sviluppo umano dei loro nipoti, Nicholas e fratello annesso – silenzioso, magnetico – a che tipo di storia assisteremmo?
Una storia dura, spietata e rovinosa.
In una stanza da bagno un giovane uomo inizia il suo racconto: nell’ambiente più intimo di una casa, rifugio e luogo dove svelare a sè stessi e agli altri la propria “natura delle cose”, Nicholas, interpretato dal bravo Mario Russo – forte energia e dialetto calabro ci accompagnano per tutta la durata della rappresentazione – assistiamo a tutto il dolore che il protagonista ci sputa, letteralmente, addosso. Un ragazzino un tempo ambizioso, aperto, compassionevole nei confronti del fratello affetto dalla sindrome di down che protegge e cura, si vede costretto dall’ambiente a ripiegare, a spezzare le sue ali.
Un racconto vibrante, intenso, complice anche una scenografia che parrebbe minimalista ma che minimalista non è. Grazie alla prospettiva scenica ci troviamo anche in una piscina, ci troviamo di fronte al bagnino pedofilo, pessimo esempio di educatore, ci troviamo i campi lunghi del cinema, le profondità visive.
Ogni tanto appaiono i personaggi correlati, in tutta la loro sensibile disgrazia umana. Ma non il fratello down, carico di commovente emotività, impersonato da Alfredo Tortorelli che senza spicciare parola, parla. Eccome se parla. Lui è un’anima candida, purtroppo bullizzata e percossa troppo spesso dai compagni di giochi.


Si forma come attore presso l’Accademia d’Arte Drammatica di Roma. Contemporaneamente si laurea con una tesi sul radiodramma.
Si specializza in sceneggiatura e drammaturgia presso l’Accademia Silvio d’Amico.
Lavora a diverse produzioni presso il Teatro Due di Parma. Come autore scrive l’atto unico
“TRAPANATERRA” semifinalista a inBox ’21 e “ATTESA” miglior drammaturgia al festival INdivenire 2018 di Roma e miglior regia al Roma Fringe Festival 2018.
Nel 2019 vince il premio miglior spettacolo con l’atto unico “ION” al festival INdivenire e la sua drammaturgia arriva in finale al premio Carlo Annoni (Milano).
Scrive e realizza il video “NessunoEscluso” promosso da Amnesty International. Successivamente realizza due cortometraggi “PARTECIPARE” con Iole Franco e “VECCHIO” con Leo Gullotta.
Mario Russo Classe 1992, attore musicista e acrobata si diploma nel 2014 presso l’Accademia Q Accademy del teatro Quirino di Roma diretta da Alvaro Piccardi per diplomarsi poi con lo spettacolo ” così fan tutte” diretto da Gabriele Lavia.
Nel 2016 va in scena al teatro Piccolo Eliseo con lo spettacolo “Altrove” regia di Paola Ponti. Nel 2017 è in scena al Cantiere Florida per la prima Nazionale di “Trapanaterra” di cui è attore e musicista, (spettacolo vincitore del bando Cu.ra).
Nel 2018 prende parte allo spettacolo “cose così” per la regia di Danilo Nigrelli al teatro Eliseo Off di Roma. Come musicista nel 2019 compone live le musiche degli spettacoli “Atto di adorazione” e “Atto di passione” di Dante Antonelli in scena al Roma Europa Festival. Nel 2022 debutta allo stabile di Potenza con il monologo “Affogo”, scritto e diretto da Dino Lopardo. Nell’audiovisivo prende parte alla serie “The good mothers”, al film “Una Femmina” diretto da Francesco Costabile e “Il comandante” diretto da Edoardo De Angelis.
Alfredo Tortorelli cantautore, attore, polistrumentista.
Si forma come attore nel 2015 presso la Scuola della Compagnia HDUEteatrO del Teatro STI di Potenza. Segue un percorso lavorativo e professionalizzante con Chiara Michelini, Leonardo Capuano, Alessandro Serra, Giampiero Rappa; in tv prende parte alla Serie TV Rai “Imma Tataranni”(II Stagione).
In teatro recita “Memorie” (regia Patrizia Dore); “L’Opera Segreta . Rovine e resti dell’umanità di Shakespeare ( regia Armando Punzo ); ION ( regia Dino Lopardo).
Nicholas combatte, o cerca di farlo, conscio che la vita potrebbe essere altro, deve essere altro, ma purtroppo già diventato spettatore passivo del suo crollo mentale.
Questo testo fa parte fa parte di un progetto più ampio, la Trilogia dell’odio. Una trilogia composta da tre monologhi: Affogo – appunto – Rigetto e Cesso rappresentabili singolarmente o in forma di “maratona” con l’aggiunta di un
atto risolutivo, in cui i tre personaggi, protagonisti di ogni singola storia, appaiono insieme, svelando infine un loro rapporto/collegamento attraverso un dialogo a più canali di suoni e voci.
Testo ineccepibile, spaccato di storia del sud Italia senza più speranze, messa in scena curata, attiva, anche grazie alla Sala Tre del Teatro Franco Parenti, un luogo intimo, dove i bisbigli diventano pugni allo stomaco dell’anima. Grande plauso a Dino Lopardo, regista e autore e a tutta la compagnia.
In scena fino al 20 marzo, da non perdere
drammaturgia, regia, scene e luci Dino Lopardo con Mario Russo e con Alfredo Tortorelli aiuto regia Amelia Di Corso calligrafia Andrea Liserre
produzione Gommalacca Teatro sostegno all’allestimento collettivo ITACA con il sostegno della residenza artistica Il filo immaginario di Gommalacca Teatro