Se vale il detto che “due è meglio di uno”, la serata “cover” resta sempre a memoria di ogni edizione del Festival di Sanremo, come un momento di bella musica, più o meno riuscita. E ieri la quarta serata del Sanremo 2023 è stata seguita da una media di 11.121.000 spettatori con il 66,5% di share, ben 6 punti più dell’anno scorso. Questo successo è dovuto a tre immancabili fattori: la scelta azzeccata del partner per i duetti a Sanremo, la selezione più o meno centrata del brano sulle proprie caratteristiche canore, la personalità rispetto al pezzo nel farlo aderire come una seconda pelle.
Questa la scaletta e le canzoni con cui i cantanti si sono esibiti:
Ariete con Sangiovanni – Centro di gravità permanente
Will con Michele Zarrillo – Cinque giorni di Michele Zarrillo
Elodie e BigMama – American Woman
Olly con Lorella Cuccarini – La notte vola
Ultimo con Eros Ramazzotti – Medley di Eros Ramazzotti
Lazza con Emma e Laura Marcatori – La Fine
Tananai con Don Joe – Vorrei cantare come Biagio
Shari con Salmo – Medley di Zucchero
Gianluca Grignani con Arisa – Destinazione Paradiso
Leo Gassmann con Edoardo Bennato e il Quartetto Flegreo –Medley di Edoardo Bennato
Articolo 31 con Fedez – Medley Articolo 31
Giorgia con Elisa – Medley di Luce e Di sole e d’azzurro
Colapesce Dimartino con Carla Bruni – Azzurro
I Cugini di Campagna con Paolo Vallesi – Medley di La forza della vita e Anima mia
Marco Mengoni con Kingdom Choir – Let it be
gIANMARIA con Manuel Agnelli – Quello che non c’è
Mr. Rain con Fasma – Qualcosa di grande
Madame con Izi – Via del campo
Coma_Cose con Baustelle – Sarà perché ti amo
Rosa Chemical con Rose Villain – America
Modà con Le Vibrazioni – Vieni da me
Levante con Renzo Rubino – Vivere
Anna Oxa con iLjard Hava – Un’emozione da poco
Sethu con Bnkr44 – Charlie fa surf
LDA con Alex Britti – Oggi sono io
Mara Sattei con Noemi – L’amour toujours
Paola e Chiara con Mark & Kremont – Medley di Paola e Chiara
Colla Zio con Ditonellapiaga – Salirò
La classifica rivela la top five, e decreta come trionfatore, nuovamente Mengoni: abbastanza in linea con le aspettative, e aggiungo, prevedibile.
Tuttavia Sanremo negli anni, ha sempre riservato sorprese: il mio istinto suggerisce, che anche stavolta, il vincitore annunciato, potrebbe non essere tale.
TOP FIVE PROVVISORIA SANREMO 2023
1-Marco Mengoni – Let it be
2-Ultimo – Medley Eros Ramazzotti
3-Lazza – La fine
4-Giorgia – Luce e Di sole d’azzurro
5-Mr. Rain – Qualcosa di grande
Il bello degli ultimi Festival è che hanno iniziato a onorare le glorie nazionali, per anni davvero troppo bistrattate.
Nella quarta serata del Festival di Sanremo, i riflettori si sono puntati su Peppino Di Capri (esordì con i Capri Boys nel 1958), a cui è stato consegnato il “premio alla carriera”: meritatissimo perché ognuno di noi è in debito di un bacio che sa di cielo e stelle, ballando la sua “Champagne”.
Il nuovo ingresso femminile è Chiara Francini: una cosa è certa, tutte hanno fatto rimpiangere Chiara Ferragni. E se i latini dicevano “in nomine omen”, le due Chiare non brillano della medesima intensità.
Trovo che su un palcoscenico così prestigioso, la statura di tale presenza debba essere adeguata alla portata dell’evento.
Di rilievo, la bravura di Lorella Cuccarini (in duetto su “La Notte Vola” con Olly) e la sua bellezza non toccata dal bisturi. Franchezza per Eros Ramazzotti che scorda le parole, e lo dice: gli viene in soccorso Ultimo che tuttavia canta pochissimo: più che duettante, diventa corista.
La super brava ed umile Emma con Lazza, la folle disperazione artistica di Gianluca Grignani, che trascina Arisa in un fuori programma sotto palco, dove fanno faville.
Il momento d’oro per i “Ferragnez”: Fedez con gli Articolo 31, che come aveva promesso sui social, è memorabile.
La bravura di Elisa che accompagna Giorgia, strappando una standing ovation. La bellezza, l’eleganza, la fisicità di Carla Bruni, che avrà un filo di voce, ma ipnotizza con Colapesce Dimartino, la fa apparire come una “sirena”.
La lunga liturgia fa sforare oltre misura, quindi salta l’atteso omaggio di Gianni Morandi all’indimenticabile Lucio Dalla, scomparso assai prematuramente nel 2012.
Un’ultima constatazione: a Sanremo, conta più quanto si riesce a capitalizzare da quel palco, che le classifiche, come il giovane e assai fortunato Sangiovanni insegna. Da fuori gara, come un artista consumato, fa l’asso pigliatutto e colleziona ben due diverse apparizioni, in due differenti serate: per un ventenne, davvero un bel primato.