Duplice inaugurazione oggi dalle 18:00: due viaggi visivi nel cuore della Toscana. L’estate barghigiana si anima con le opere esposte nell’Atrio del Palazzo Comunale e nella Galleria Comunale. Due mostre che fondono differenti sensibilità artistiche, accumunate dalla riscoperta della forza arcana della visione. Sono le esposizioni nel centro storico di Barga, che verranno entrambe inaugurate oggi 9 agosto: la prima ad essere inaugurata, alle 18:00, sarà l’esposizione del maestro della stampa d’arte Swietlan Nicholas Kraczyna, che presenta alla Galleria Comunale di Barga 21 variazioni su La Primavera di Botticelli (fino al 24 agosto); la seconda inaugurazione, a seguire, è per la mostra dell’artista irlandese Keane nell’atrio del Palazzo Comunale con un’esposizione dal titolo San Cristoforo di Barga – La Statua di Legno nella Luce e nel Tempo (fino all’11 settembre). Due appuntamenti – visitabili tutti i giorni dalle 17:00 alle 20:00 – che ravvivano l’estate barghigiana, accompagnando il pubblico in un percorso tra simboli antichi e rinnovata bellezza. E con la luce, grande protagonista, con variazioni che richiamano all’impressionismo.







Keane| San Cristoforo di Barga – La Statua di Legno nella Luce e nel Tempo
L’artista, nato in Irlanda nel 1956 e residente in Toscana dal 1985, firma una mostra che è al contempo omaggio e interrogativo profondo. Protagonista assoluta è l’antica statua lignea di San Cristoforo, collocata nel Duomo di Barga.
Non si tratta di un’esposizione devozionale: Keane cattura la trasformazione della statua nei diversi momenti della giornata e dell’anno; è attratto dal modo in cui la luce e il tempo ne alterano il significato. Nei suoi dipinti, San Cristoforo non è solo un soggetto sacro, ma diviene testimone silenzioso della storia e della memoria collettiva di Barga. Keane invita il pubblico a osservare, a ricordare e a domandarsi cosa viene conservato e che cosa, invece, finisce dimenticato nella costruzione del nostro sguardo.
La mostra sarà visitabile dal 9 agosto all’11 settembre, nell’Atrio del Palazzo Comunale di Barga, con orario 17:00 – 20:00.
Kraczyna e le infinite possibilità della “Primavera”
Lo sguardo si sposta poi sulla Galleria Comunale di Barga – diretta da Gian Guido Grassi e Kerry Bell – sull’opera del grande maestro incisore Swietlan Nicholas Kraczyna, che con la mostra 21 variazioni su La Primavera di Botticelli – tra gli eventi del Comune di Barga e supportata da Start Attitude – presenta una reinterpretazione contemporanea del capolavoro rinascimentale. L’artista americano, tra i massimi esperti della tecnica dell’acquaforte/acquatinta a colori a più matrici, si è ispirato ai fiori che circondano il suo studio sulle colline fiorentine per creare una serie di immagini in cui natura e arte si fondono. Il titolo di questa mostra è riferito alle 21 matrici utilizzate per creare queste variazioni sull’opera di Botticelli.
“Dato che ho creato tutte e 21 le matrici – spiega Kraczyna – è logico pensare che esse portino tutte il mio DNA artistico e che, utilizzando il principio junghiano di connessione acausale della sincronicità, potessi prendere una matrice del gruppo della primavera, una dell’estate, un’altra dell’autunno e un’altra ancora dell’inverno, e combinarle casualmente per vedere cosa ne sarebbe uscito. Ogni volta ho avuto una nuova sorpresa: una nuova variazione sulla Primavera di Botticelli”. La mostra sarà inaugurata il 9 agosto alle 18:00 alla Galleria Comunale, quindi resterà visitabile ogni giorno – fino al 24 agosto – dalle 17:00 alle 20:00.
“Barga – commenta la sindaca Caterina Campani – ispira da sempre artisti di estrazione differente, spesso uniti, come in questo caso, dal tema della luce. Il nostro borgo si conferma un luogo incantato, in grado di generare costantemente nuova creatività”. Ne sono testimonianza le molteplici esposizioni che si svolgono sul territorio, l’ultima delle quali – Barga Incantata (al Museo delle Stanze della Memoria con le opere di Alberto Magri, Adolfo Balduini, Umberto Vittorini e Bruno Cordati, visitabile fino al 14 settembre).
Testo a cura di Teobaldo Fortunato, foto courtesy di Start Attitude