7 Agosto 2021

Alessandro Coli, una voce nuova “a capofitto” nell’era che verrà

Italiano, già conosciuto in America, con due brani ("Headfirst" e "Dreamin'") vuole diventare il riferimento del pop globale che si riscatta.

7 Agosto 2021

Alessandro Coli, una voce nuova “a capofitto” nell’era che verrà

Italiano, già conosciuto in America, con due brani ("Headfirst" e "Dreamin'") vuole diventare il riferimento del pop globale che si riscatta.

7 Agosto 2021

Alessandro Coli, una voce nuova “a capofitto” nell’era che verrà

Italiano, già conosciuto in America, con due brani ("Headfirst" e "Dreamin'") vuole diventare il riferimento del pop globale che si riscatta.

E’ ormai evidente a tutti: stiamo vivendo il passaggio tra due ere, dove emerge la fine di un mondo per la ricostruzione di uno nuovo, nel quale occorreranno soprattutto creatività e capacità di visione per aiutare le persone a godere appieno il tempo di una propria vita. Quello però che sicuramente non cambierà in nessuno di noi, è la voglia di stare insieme. La pandemia ha risvegliato infatti in maniera importante la sfera degli affetti e ci ha messo in maggior contatto con le emozioni, rendendo ancora più evidente quanto sia importante il bisogno di rapporti umani. La musica, da sempre, gioca in tal senso un ruolo di primo piano. Ci porta a vivere un viaggio interiore alla ricerca di noi stessi, per comprendere meglio il mondo circostante e per proiettarci verso il futuro. Proprio a tal proposito, Alessandro Coli – cantante pop emergente italiano nel mercato USA dove è un idolo per migliaia di teenagers, già noto ai lettori di “The Way Magazine” per una performance memorabile nel giugno del 2019 presso lo “Spazio Gessi” di Milano nel corso della serata di gala della sesta edizione del “Positive Business Award , (in virtù della media partnership della nostra testata con il premio), ha voluto donare nuove emozioni per il suo pubblico.

Fotoservizio di Alessandro Coli per le strade di New York concesso a The Way Magazine, 2021.

Lo scorso 7 maggio è uscito infatti il brano di Alessandro Coli Headfirst (“a capofitto”) prodotto da Bernard Grobman, dedicato al mondo che si riapre dopo il lungo e difficile periodo della pandemia, e a luglio è stato il momento del lancio di Dreamin’ (sempre prodotto da Grobman) un inno al rivedersi, al riabbracciarsi, al sognare ad occhi aperti rivedendo, finalmente, i propri cari, una sorta di viaggio interiore alla ricerca di se stessi, per proiettarsi verso il futuro.

Classe 1997, Alessandro, (Alessandro Coli all’anagrafe), riminese doc, mostra fin da piccolo una passione viscerale per la musica. La sua prima esperienza avviene infatti a 12 anni, quando partecipa a “Io canto” su Canale 5. Nel 2012 esce il suo primo EP prodotto da Adriano Pennino, Senza Paura, e distribuito da Sony Music che gli permette, con il singolo Sento che , di raggiungere la top 20 della classifica Ear One dei brani più suonati delle radio italiane, nonché di fare esperienza live sui palchi e nel corso di trasmissioni radiofoniche in giro per la penisola. Ma è grazie a Tony Renis che vedendo in lui determinazione e talento, a soli 16 anni viene introdotto a Los Angeles dal produttore Humberto Gatica per iniziare la sua carriera. Assieme a lui, scrive e registra vari brani che poi verranno resi dance con la collaborazione di Chris Rodriguez a Miami. Vengono quindi pubblicati tre singoli: My Religion (2015), Flames (2015) e I Betcha (2016). Da queste canzoni sono usciti vari remix, grazie al suo produttore C-Rod, che gli hanno permesso di raggiungere posizionamenti di primissimo ordine nella classifica Billboard Club Dance. Questi risultati gli hanno quindi consentito di conoscere nel 2018, l’agenzia Shure Media Group (che ha tra gli altri clienti Beyoncé) e di intraprendere un progetto internazionale con autori e scrittori di chiara fama e di esibirsi al Bitter End di New York City nell’ottobre del 2019, così come in altri locali di Manhattan. Dunque una sorta di enfant prodige: non a caso è stato l’ospite principale al 44° galà annuale della NIAF a Washington DC a novembre del 2019 e lo stesso anno ha presentato in anteprima al Twiga di Monte – Carlo, i singoli (Give Me your) Permission Just My Type, prodotti da Chris Liggio e a marzo 2020, si è esibito presso il rinomato Breakers Hotel di Palm Beach all’Italian American Charity Gala. Sempre nello stesso anno ha pubblicato SML, prodotto dal candidato ai Grammy, Bernard Grobman. 

Ma quali sono le emozioni cantate da Alessandro nelle due nuove canzoni?

Il nuovo singolo Headfirst è un nuovo inno alla vita e a quella spensieratezza che ormai da troppo tempo non stiamo più vivendo, nella speranza che tutto questo torni presto”, ci risponde Alessandro che incontriamo a Milano. Quello che ci impressiona è il suo garbo, la sua allegria, la sua semplicità e, soprattutto, la sua maturità, nonostante abbia solo 23 anni. “In Dreamin’ invece, “continua il cantante “sono perso in una storia d’amore, forte al punto che fatico a distinguere la realtà dal sogno. Il punto chiave della canzone sta proprio nel fatto che voglio incontrare la mia amata di persona dato che, impegni, lavoro e ovviamente la pandemia, lo hanno reso difficile.

Dunque, un brano quest’ultimo molto romantico che, da vero italiano quale è Alessandro, mostra il suo lato più dolce e amorevole. Gran parte del pubblico può quindi rivedersi nelle sue parole dato che, con l’avvento dei social network, l’interazione dal vivo sta tristemente diventando sempre più rara.

“Il desiderio di una ripresa dell’intrattenimento dal vivo “ sottolinea Alessandro “è ormai alle stelle! La voglia di uscire di casa e, soprattutto, di partecipare nuovamente ad eventi dal vivo quali festival, concerti, spettacoli teatrali ed esibizioni artistiche è ormai incontenibile. E per fortuna grazie al green pass e al sapiente e rinnovato utilizzo della tecnologia, come ad esempio, gli strumenti di controllo accessi elettronico e conctaless, utili a gestire il flusso d’ingresso agli eventi, lasciano ben sperare per i prossimi mesi a un ritorno ad una quasi normalità. Personalmente, ho già iniziato a organizzare feste e concerti nei quali mi esibisco. Tra questi, in particolare, mi piace citare l’Italian MingleThurdays, un evento che si svolge il giovedì sera nel locale Bella Ciao, nel cuore di Little Italy, a New York, in collaborazione con GrowingUpItalia, una pagina Instagram che raccoglie un bacino di centinaia di migliaia di italiani che vivono negli Stati Uniti e li invita a riunirsi in una notte di musica, ottimo cibo e divertimento, nel pieno rispetto delle misure di sicurezza. In questo modo, cantando e facendo spettacolo, si vuole trasmettere il messaggio di responsabilità, consapevolezza, condivisione, comunicazione e fiducia. E porterò questi valori portando le mie canzoni anche a Milano, a settembre, durante alcuni eventi del “Fuori Salone” e nel Principato di Monaco.”

Dunque un artista in perfetto “Italian style” con anima e cuore, ma anche poliedrico e con mille interessi, caratteristiche imprescindibili per sodalizi con il pubblico, consapevoli e duraturi, che non a caso gli hanno consentito di essere scelto come protagonista di un reality per Netflix, che si svolgerà nei prossimi mesi negli Stati Uniti e sarà focalizzato proprio sul tema dell’essere italiano in America. 

In definitiva” conclude Alessandro Coli “dobbiamo riappropriarci di tutto il tempo perduto e non scoraggiarci, guardando al futuro con ottimismo. Ritroveremo la voglia di tornare a sognare, programmare, divertirci, abbracciarci e stare insieme, in una modalità comunque sicuramente più sensibile anche alla comunità, facendo tesoro dell’esperienza vissuta. Non a caso, nei lunghi mesi di lockdown trascorsi in solitudine nel mio appartamento di New York, oltre a concentrarmi sulla scrittura di nuovi brani, ho maturato la convinzione di voler condividere con un’ampia platea di pubblico, alcune best practice e tendenze che diano spunti di condivisione per tutto ciò che sia innovativo, etico ed estetico. Ma questo ve lo racconterò in una prossima puntata…

Testo di Chiara Osnago Gadda

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