Oltre che volto, protagonista e voce del basket mondiale, Dan Peterson è un americano che ha fatto sognare gli italiani con le sue telecronache. Ed è anche uno storico e prezioso divulgatore di questo sport, tanto che Cairo Editore e Damiano Gallo l’hanno voluto protagonista di una iniziativa editoriale che The Way Magazine sta seguendo in Sicilia in questi giorni.
Dan è in tour nell’isola per promuovere il libro “Non fare una cosa stupida è come fare una cosa intelligente. Che cosa la vita e lo sport possono insegnare” uscito per Cairo Editore, e divulgato dall’imprenditore e volto tv Damiano Gallo. Ieri c’è stato il primo appuntamento a Floridia, Siracusa, a Villa Gallo con 300 invitati e tanto entusiasmo per il personaggio mitico delle cronache sportive di tanti programmi Fininvest (ora Mediaset).
Damiano Gallo ha detto: “Dan è un personaggio che è entrato nelle nostre vite attraverso la televisione degli anni 80. So anche che era considerato molto sexy il suo accento da molte donne”. Il diretto interessato subito smentisce scherzando: “Si tratta di una leggenda metropolitana, perché nessuna donna me l’ha mai detto realmente”.
Anche il favoleggiare sulla Milano anni 80, la mitica Milano da bere, per Dan è molto più riconducibile allo sport che al divertimento: “Non tiravo tardi e ho subito capito che quella era una città dove si lavorava. Milano da bere era solo un modo di dire”.
Presenti alla serata di inaugurazione del Premio letterario dedicato alla memoria di Alessandra Appiano, voluto da Damiano Gallo, molte personalità del mondo della comunicazione e spettacolo. Da Alfonso Pecoraro Scanio, chairman di Fondazione UniVerde, allo stilista Martino Midali, all’editore di The Way Magazine Francesco D’Agostino alla scrittrice Cinzia Alibrandi e direttrice di Gruppo Editoriale Portobello Lorella Ridenti.


Daniel Lowell “Dan” Peterson (Evanston, 9 gennaio 1936) è stato un allenatore di pallacanestro, giornalista e commentatore televisivo statunitense. Ma è anche un appassionato storico di questo sport a livello mondiale. Dal 2012, ci dice, “torno ogni anno in America per interessarmi della Sport Hall of fame, di cui sono parte e che sto ricostruendo in maniera storica, perché loro non avevano notizie di campioni antecedenti al 1960″.
In verità tutto il libro presentato con Marco Garavaglia, vicedirettore di Cairo Editore che l’ha pubblicato, è un inno allo sport e alla divulgazione di buoni valori. “Sono arrivato in Italia per un contratto con la Virtus di Bologna per l’allenamento, e nessuno mi conosceva. Poi a Milano sono arrivato nel basket a fine anni 70 e ci sono rimasto fino al 1987″.


Garavaglia davanti all’attento pubblico siciliano rivela delle notizie che pochi conoscono: “Sei l’allenatore di basket più vincente della storia dello sport italiano. Raccontati da ‘americano a Milano’. “Consideravo Milano la New York d’Europa, perché c’era tutto, dalla Gazzetta dello Sport alla Rai alla moda, finanza. Per me era un centro di tutto il continente, perciò l’ho scelta come città d’adozione”.


E infatti anche la pubblicità è arrivata con la sua permanenza nella Milano da bere, che l’ha subito adottato in tutte le sue sfaccettature. “Il primo spot tv che ho girato era per Nanni Loy che mi aveva scelto per la sponteneità e per l’affidabilità. Perché devi essere credibile per fare pubblicità a un tè freddo. E già c’erano delle parodie di quello che dicevo nello spot appena uscì”.
Il resto lo leggerete nel libro. O se siete in Sicilia oggi, con The Way Magazine, lo scoprirete nel secondo appuntamento pubblico che Damiano Gallo ha organizzato per Dan Peterson a Piazza Armerina, provincia di Enna, stasera sabato 13 luglio alle ore 19.00 presso la sala conferenza del Chiostro di Sant’Anna.
Foto d’apertura, da sinistra: Damiano Gallo, Dan Peterson, Cinzia Alibrandi, Lorella Ridenti, Martino Midali.