25 Aprile 2024

FringeMi 2024, tutta la città è un teatro

A Milano dal 31 maggio al 9 giugno grande manifestazione di spettacoli diffusi. Da NoLo il progetto abbraccia 13 quartieri. Ed è anche occasione di scoprire location inedite.

25 Aprile 2024

FringeMi 2024, tutta la città è un teatro

A Milano dal 31 maggio al 9 giugno grande manifestazione di spettacoli diffusi. Da NoLo il progetto abbraccia 13 quartieri. Ed è anche occasione di scoprire location inedite.

25 Aprile 2024

FringeMi 2024, tutta la città è un teatro

A Milano dal 31 maggio al 9 giugno grande manifestazione di spettacoli diffusi. Da NoLo il progetto abbraccia 13 quartieri. Ed è anche occasione di scoprire location inedite.

Il FringeMI Festival, rassegna diffusa di spettacolo dal vivo, si terrà a Milano dal 31 maggio al 9 giugno 2024. L’iniziativa, ideata e coordinata da Bardha Mimòs, è giunta alla sua sesta edizione e si svolgerà in 13 quartieri della città di Milano con 75 spazi per oltre 200 eventi.

Alla presentazione del cartellone al Comune di Milano sono intervenuti:
Tommaso Sacchi – Assessore alla Cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi
Alberto Martinelli – Presidente Fondazione AEM ETS Fondazione AEM
Umberto Ambrosoli – Presidente Fondazione BPM
Ippolita Aprile, Giulia Brescia, Davide Verazzani di Bardha Mimòs, ente che coordina il festival, Arianna Bianchi di Praxis (Martesana Fringe), Anna Laura Dall’Olio di Cascina Cuccagna Cascina Cuccagna (Calvairate Romana Fringe)

FringeMI inaugura il 31 maggio, a partire dalle 19.30, presso il Nuovo Armenia di Dergano con una serata speciale a ingresso libero. Si comincia con lo show Fantastico, format di successo in bilico tra nonsense e follia, in cui il frontman Lorello, facendo il verso ai grandi varietà degli anni ’80, porta sul palco numerosi ospiti. A seguire, direttamente dal Thessaloniki Fringe, dj-set con Mr. Collage: musica elettronica e proiezioni. Gli spettacoli del FringeMI sono disseminati in luoghi non strettamente teatrali: bar, locali, due ostelli, due studi d’artista, un cinema, quattro librerie, due biblioteche,  un hotel di lusso, la sede di una casa editrice, tante cascine, qualche ristorante e perfino un mercato comunale coperto, una falegnameria e la sede di una RSA.

Riprendere possesso degli spazi della città è peraltro una spinta necessaria, e quindi molti eventi sono realizzati anche in luoghi aperti alla cittadinanza: parchi, anfiteatri, piazze, aree strategiche sottratte al traffico, mercati rionali e cortili di condomini. 

STORIA

Il festival è sostenuto da Fondazione Cariplo per la cultura: da oltre 30 anni Fondazione Cariplo si dedica alla filantropia attraverso le proprie risorse economiche, progettuali e professionali, per sostenere la realizzazione di progetti nell’ambito della cultura, dell’ambiente, della ricerca e del sociale, che abbiano come obiettivo la crescita delle persone e l’interesse collettivo. Contrastare le disuguaglianze, specialmente sostenendo le fasce più fragili della popolazione, e promuovere la crescita economica e sociale del territorio costituiscono oggi i focus principali della sua missione.

In sei anni, FringeMI è passato da un solo quartiere, pochi palchi e pochi spettacoli a 13 quartieri, 75 palchi e 200 spettacoli. “È una crescita importante, che rende orgogliosi e felici, ma non è fine a se stessa: il festival cerca sì nuove strade, quali uno spazio maggiore a musica e poesia, una tavola rotonda di riflessione sullo spettacolo nelle aree marginali delle metropoli e un palinsesto vero e proprio per i busker, nuova ampiezza temporale, in grado di contenere una mole maggiore di proposte di spettacolo, e nuovi enti organizzatori che sappiano valorizzare il loro quartiere, curando il rapporto con chi ci abita e andando alla ricerca di palchi inusuali, ma non cambia la sua pelle che, come tutti i Fringe Festival del mondo, è fatta di apertura, inclusione, libertà e passione. Forse è anche per questo che continuiamo ad avere la fiducia di pubblico, istituzioni e compagnie: sono loro a permetterci di costruire il festival così com’è, sempre vivo, pulsante e aderente ai suoi valori. E noi presentiamo, anche quest’anno, una rassegna che raggruppa un teatro indipendente di altissima qualità, in cui anche noi non vediamo l’ora di tuffarci”. Davide Verazzani – Presidente Bardha Mimòs.

“Un festival polimorfo e policentrico, non convenzionale e sempre in movimento, che si sposta da un lato all’altro della città, da una RSA a un bar, portando ovunque lo spettacolo dal vivo, questa la cifra di FringeMI, che offre ai cittadini duecento occasioni di approfondimento e intrattenimento, spettacolo e divertimento, con un’attenzione sempre vigile ai temi della sostenibilità e della multiculturalità”. Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura del Comune di Milano

Fondazione AEM conferma il suo sostegno al FringeMI Festival,  rinnovando e consolidando il suo impegno concreto nell’ambito culturale e sociale. Sarà infatti palco ufficiale della rassegna, ospitando nella sua sede di Piazza Po, 3 uno spettacolo teatrale per cinque sere consecutive. L’obiettivo è  di offrire gratuitamente ai cittadini,  in particolare delle periferie, proposte culturali sperimentali, generando valore per la comunità e il territorio e favorendo la sostenibilità, l’inclusione e la multiculturalità. Alberto Martinelli, Presidente Fondazione AEM

“L’idea di promuovere lo sviluppo sociale e culturale nelle aree più fragili della città ci ha spinto a sostenere un progetto che, grazie al lavoro di giovani artisti, permette non solo di coniugare benessere collettivo e divulgazione culturale, temi sui quali poniamo la nostra attenzione da sempre, ma anche di riscoprire zone poco note, benché affascinanti di Milano, che diventano per l’occasione protagoniste di importanti interscambi. Grazie all’iniziativa di FringeMI Festival i cittadini, tutti, vivono diversamente la propria città e un po’ se ne riappropriano”. Umberto Ambrosoli, presidente di Fondazione BPM.

Da sinistra, alcuni spettacoli attesi a Milano per FringeMI Festival 2024. “Dear ChatBot” all’Ortica, “Tutti bene ma non benissimo” e “Il campione e zanzara” entrambi a NoLo.

QUARTIERI

FringeMI Festival quest’anno coinvolge tredici quartieri. Si aggiungono alla mappa: Giambellino Lorenteggio Fringe organizzato da I Distratti, San Siro Fringe organizzato da mare culturale urbano, Barona Fringe organizzato a Villaggio Barona dalla Fondazione Attilio e Teresa Cassoni, Calvairate Fringe diventa Calvairate Romana Fringe, unendo i due quartieri limitrofi di Calvairate e Porta Romana, organizzato da Cascina Cuccagna. Si riconfermano NoLo, Martesana, Cistà Città Studi – Acquabella, Ortica, Dergano, Villapizzone, Baggio, Parco Lambro e Fondazione AEM.
A NoLo, in cui il festival è nato sotto il nome di NoLo Fringe, è ormai un appuntamento fisso dal 2019. Vengono riconfermati i palchi storici del GhePensiMI cuore della vita notturna del quartiere, l’affascinante Tranvai, un vero e proprio tram ATM trasformato in bar, il ristorante Dulcis in fundo, il giardino “segreto” di ArteMadia, il Parco Trotter, il giardino dell’elegante Ramada Plaza Hotel, un ostello (Ostello Bello vicino alla Stazione Centrale), lo studio dell’artista Mataro da Vergato, la libreria NOI, mosso, la Salumeria del Design, Genè. Si aggiungono Spazio Pontano35, luogo molto conosciuto dagli appassionati di jazz, che nei giorni del Fringe sperimenta nuove arti, i bar Edolo Cafè, L’ultimo metrò, la nuova apertura Don’t Tell Mama e poi due spazi aperti a tutta la città come l’area pedonale “rubata” al traffico di via Beroldo e il cortile del condominio di via Padova 36.
Il quartiere Martesana quest’anno amplia moltissimo la sua area di intervento, da una parte i locali della vita notturna: il rinnovato Ligera su via Padova, Radici e la new entry Alibi, ex officina meccanica, oggi spazio polifunzionale che ospita interessanti concerti e talk. Dall’altro lato i luoghi sociali aperti del quartiere animano il Martesana Fringe: l’RSA San Francesco d’Assisi, affacciata su Piazza Piccoli Martiri, l’Anfiteatro della Martesana, il nuovo spazio polifunzionale Mart-out, il cortile di BIG, il borgo di Greco e per concludere il cortile di Stazione Radio, sede di un nuovo progetto da seguire con interesse.

PROGRAMMA

LA CITTÀ PARLA
La scoperta di Milano, la curiosità per i luoghi nuovi e l’utilizzo della cultura come metodo di indagine della realtà sono nel cuore del festival fin dalla prima edizione.
Nel programma troviamo numerosi spettacoli itineranti e in particolare il primo evento che inaugura FringeMI, sabato 1 giugno, ha un forte valore sociale e politico: vuole portare la forza dirompente delle biciclette nelle strade della città. Il campione e la zanzara di Faber Teater, raccontando la storia di Coppi e della zanzara che lo ha ucciso, si snoda per le vie della città e il pubblico assisterà alle varie tappe a bordo della propria bicicletta, per riprendersi lo spazio che molto spesso a ciclisti e pedoni viene negato.
L’idea di “abitare” i luoghi del quotidiano è alla base di Steli, di Stalker Teatro, un intervento urbano interattivo, un gioco emozionante adatto a tutto il pubblico, che creerà un’originale costruzione scenica: un’architettura ambientale essenziale, colorata e partecipata (8 giugno, luogo da definire).

Milano si trasforma e le sue contraddizioni a volte ci spiazzano, Milano bella d’addio, organizzato da Yourban e TempiDiversi, è un percorso di narrazione poetica partecipata sulla città che cambia e sul cambiamento delle relazioni all’interno della città, a partire da uno dei luoghi simbolo della trasformazione di Milano: NoLo.
Un altro luogo di forte trasformazione è San Siro dove mare culturale urbano organizza e coordina numerose azioni sul quartiere. Un concerto presso il mercato agricolo in piazza Cenni, incursioni teatrali nei mercati via Paravia e Osoppo e una sfilata solidale in collaborazione con Azione Solidale, presso Cenni di Cambiamento: in passerella le autoproduzioni realizzate durante il laboratorio solidale.

Dress code pigiama invece per affrontare La parata dei sogni, organizzata in Martesana: una camminata festosa in pigiama, ovvero “il costume dei sogni”, per raggiungere RSA San Francesco D’Assisi dove si svolgerà lo spettacolo Gli amori difficili, un incontro tra generazioni accompagnato dalle avventure di Calvino, viste dagli occhi di sognatori e sognatrici over 70. Evento di comunità del progetto Gli Amori Difficili, realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo.

Dopo il successo della scorsa edizione, tra le vie di Villapizzone, torna Sulle tracce di Majorana (6, 7, 8 giugno con partenza da Spazio Polline), una performance audioguidata realizzata da La Confraternita del Chianti e Karakorum Teatro. Non è una visita guidata, né un podcast: richiede la partecipazione dello spettatore, chiamato a risolvere un vero e proprio rompicapo del ‘900. A Ortica invece l’associazione OrMe – Ortica Memoria, in collaborazione con il collettivo artistico Orticanoodles e Succo d’Arte, presenta il walkie-talkie teatrale 20134 che se mi guardi da lontano mi vedi il volto, che se mi guardi da vicino mi vedi l’anima: una camminata guidata tra i murales di Ortica, per raccontare un’Ortica insolita, a cavallo tra realtà e visione.

La riflessione su come vivere le città in Sopra i tetti… profumo di fiori, del Teatro del Buratto e messo in scena nell’Anfiteatro antistante, viene dalle bambine e dai bambini; nello spettacolo si racconta che la città deve essere “restituita” alle più piccole e ai più piccoli, non solo gli spazi a loro dedicati, ma dovunque: rivedendo le priorità, favorire l’andare a piedi, per conoscerla meglio e in sicurezza, ampliare gli spazi verdi, gli spazi di aggregazione, aumentare le aree verdi (8 e 9 giugno, Anfiteatro Maciachini a Dergano)

Nella sede di Fondazione Feltrinelli, centrale rispetto a tutti gli altri quartieri, andrà idealmente in scena uno spettacolo in cui la città svolge il ruolo di protagonista. In Still Night di Silvia Mercuriali, ispirato alle Città Invisibili di Italo Calvino, lo spettacolo assegna alla città in cui si svolge il ruolo di protagonista e varia a seconda del luogo dove viene ospitato.

FRINGEMI: PROGRAMMA UFFICIALE + FRINGE EXTRA
Gli eventi in programmazione al FringeMI 2024 sono circa 200, molto diversi tra loro, con lo scopo programmatico di interessare un pubblico quanto mai trasversale e variegato.
Il programma si divide tra programma ufficiale e Fringe Extra. Il programma ufficiale è composto da 17 spettacoli che si ripetono per 5 sere consecutive, dal 4 all’8 giugno. Sono gli spettacoli scelti tra i quasi 300 video arrivati tramite una call internazionale. Questi spettacoli saranno votati ogni sera dal pubblico: il vincitore avrà la possibilità di essere inserito nella programmazione del Teatro Elfo Puccini di Milano. Il Fringe Extra raccoglie altri spettacoli, performance e incontri che si svolgono in diversi luoghi dei quartieri, spesso con la partecipazione diretta dei suoi residenti.
La questione ambientale, il greenwashing, i problemi generazionali, mixati a ironia, impegno e musica, questo è Ecologia Capitalista, in scena nell’Auditorium di Fondazione AEM dal 4 all’8 giugno, per scoprire perché Dio non fa la differenziata. La lotta al buonismo è anche al centro di Funerale all’italiana, un meccanismo dissacrante di Alice Sinigaglia e Benedetta Parisi, in scena dal 4 all’8 giugno a mare culturale urbano.
La riflessione politica – programmaticamente – senza retorica è al centro del lavoro di un artista come Max Collini, che torna sul palco del FringeMI con il suo nuovo reading Storie di antifascismo senza retorica, il 2 giugno, Festa della Repubblica, presso il giardino di ArteMadia.
L’ironia e la riflessione generazionale sono al centro di DUE – Canto di balene per pinguini soli della compagnia Banikola, spettacolo finalista del Premio Scenario 2023 (dal 4 all’8 giugno, Cascina Cuccagna, new entry FringeMI 2024): riflessioni amare sulla fine di una storia, portate in scena con lucidità e ironia.
Stone di Carmen Pellegrinelli è liberamente tratto da Stone Butch Blues di Leslie Feinberg. Laura Mola porta in scena la figura di Jess, stone butch che non si sente di appartenere a nessuno dei due generi negli anni della nascita del movimento LGBTQIA+. In scena dal 4 all’8 giugno presso il ristorante Dulcis In Fundo.
Un grande prova d’attrice, dal 4 all’8 giugno presso Nuovo Armenia, è quella di Angela Ciaburri in Chilometro 42 la storia della vita di Kathrine Switzer, la prima donna nella storia che abbia mai corso una maratona. Un’altra storia vera e di denuncia è quella di Viva Sara Viva di Claudia Fontana, spettacolo di narrazione che racconta la storia di Sara, vittima di violenze (dal 4 all’8 giugno presso la Biblioteca di Baggio). Nel programma di Ortica, il 2 giugno presso San Faustino 5, Il mio segno particolare, tratto dall’omonimo romanzo di Michele D’Ignazio, racconto autobiografico e ironico sulla sua vita passata convivendo con un nevo congenito gigante. E poi ancora, a cavallo tra temi sociali e comicità, Monica Faggiani con un doppio appuntamento presso la Bottega d’arte di Samira Zuabi (AAA il 31 maggio e Quel che resta il 6 giugno).

Stand-up e comicità la fanno da padrone nel palinsesto del Festival. Contiamo tre one-woman show nel programma ufficiale: Meri Folli è Parzialmente stremata sul palco di CasciNet (4-8 giugno), Sofia Gottardi con One disagiata show sul palco del Tranvai (4-8 giugno), un vero e proprio tram ATM trasformato in bar vicino alla Martesana, Meglio un bidet oggi che un attico in Francia domani di Altea Bonatesta è sul palco di U/N in Piazza Napoli, nuovo locale entrato quest’anno nella mappa del festival (4-8 giugno). Ma ricordiamo anche Gianluca de Angelis con A qualcuno piace Jack a TestaMi – Circolo dei Canottieri San Cristoforo (5 giugno), State comedy con Corinna Grandi e Mario Raz e Andrea Pellizzoni, presso Impronta Birraia (3 giugno) e poi l’immancabile e storica serata Mercomedy, La stand-up del Ghe organizzata da Matteo Russo ed Edoardo Confuorto (ArteMadia, 5 giugno).
La comicità, ma in forma poetica è la protagonista di un genere di spettacolo dal vivo che sta prendendo fortemente piede, la slam poetry. Presso lo spazio WEMI di via Rizzoli Mia mamma fa il notaio ma anche il risotto di Filippo Capobianco, campione italiano di poetry slam, dal 4 all’8 giugno.
L’unione tra comicità e psicologia serpeggia in questi titoli ed è del tutto esplicitata in Tutti bene ma non benissimo, prima milanese per Daniele Vagnozzi (Hotel Ramada Plaza, 2 giugno). In prima nazionale debutta al FringeMI il Guerrin Meschino di Alessandro Ciacci, stand up comedian già stato ospite di FringeMI nel 2023, che si cimenta quest’anno (1 giugno ad ArteMadia) nella narrazione delle mirabolanti vicende cavalleresche di Guerrino, il risultato è una sarabanda caleidoscopica, raffinata e popolare.
Il desiderio di portare sul palco i grandi autori, studiati sui banchi di scuola, accomuna tre spettacoli in scena dal 4 all’8 giugno: I promessi sposi di Carlo Decio (presso Spazio Polline, nel passante ferroviario di Villapizzone), Generazione Pasolini di Marta Bulgherini (presso Alibi, locale da poco aperto in zona Martesana) e soprattutto Dandy Alighieri, teatro-cabaret in cui i due attori, Filippo Capparella e Giacomo Tamburini, accompagnano il pubblico, come Virgilio e Dante, tra le bolge di un inferno comico e goffo in cui i personaggi della letteratura che man mano incontrano vengono stravolti rendendoli esilaranti. Lo spettacolo va in scena in un nuovo palco del Fringe di Cistà: il mercato comunale di piazza Andrea Fusina.

IL FRINGE E LA MUSICA
La musica, di tutti i tipi, si intreccia con il teatro in moltissimi spettacoli del FringeMI. C’è il reggae di Duane Forrest che, direttamente dal Canada, racconta la storia della vita di Bob Marley Bob Marley: how reggae changed the world, invitando il pubblico a cantare insieme e a immergersi nei ritmi contagiosi della sua musica, dal 4 all’8 giugno presso Ostello Bello Grande. Concerto (4-8 giugno, Ligera) invece è “uno spettacolo teatrale che sogna di essere una performance musicale”. Il lavoro muove da una raccolta di sogni di conoscenti, trascritti e trasformati in canzoni. I due performer in scena inseguono il loro stesso sogno: quello di essere cantanti, anche solo per il tempo di uno show.
C’è moltissima sperimentazione musicale dentro RAP (Requiem Al Poeta) di Pouria Jashn Tirgan e Emanuele Fantini. L’ultima preghiera a un defunto diventa un moderno concerto che attraversa musica rap, spokenword e spoken music. I due performer, che riportano alla mente i becchini di Amleto, vivono un flusso continuo dove parole e musica scorrono senza mai fermarsi. In scena dal 4 all’8 giugno sul palco del GhePensiMI a NoLo.
La musica popolare nostrana e di altri paesi è protagonista dello show di Camilla Barbarito, Sentimento Popolare, presso la Biblioteca di Baggio (5 giugno). Raffaele Kohler fa il bis nel programma del FringeMI: Kohler e gli Slide Pistons suonano al Villaggio Barona il 1 giugno e al Meneghino l’8 giugno, con un unico imperativo: farvi ballare. Sempre il 1 giugno al Villaggio Barona Sing and Rejoice col Coro Incontrotempo, una formazione corale mista composta da circa 30 elementi, per un concerto che passa dal gospel, spiritual, standard jazz, pop e swing. Il 5 giugno a SpazioPontano35 un evento in collaborazione con Terra Amara, Michelangelo Vood, che con il suo nome rievoca la natura e i boschi di Rionero In Vulture in cui è nato, porta al FringeMI un concerto potente, malinconico e romantico. A proposito di romanticismo: “preparate fazzoletti per le lacrime e fiale di insulina” questo ci consigliano i Duduliny Trio per affrontare il loro concerto di “canzoni coccolose, dolcine e strappalacrime” provenienti da diverse epoche l’8 giugno a CasciNet.
Tra musica e prosa, per chi ama sognare a qualsiasi età: I Meravigliati di Antonio Catalano con Matteo Curatella (Scamamù, 8 giugno) e Più su di quaggiù di Andrea Robbiano (Parco ex-Armenia Films, 8 giugno). Una lezione di psicologia cantata è invece quella di Chiara Claudi in Manuale di sopravvivenza – sulla felicità (Hotel Ramada Plaza, 3 giugno).

FRINGE POETRY

La poesia serpeggia nei palinsesti dei vari quartieri del festival: recitata, improvvisata, commentata e suonata, ogni occasione è buona per accostarsi a questo genere poetico.
Sicuramente precursore nel portare la poesia fuori dalle “segrete stanze” in cui era relegata è Il Menù della Poesia che torna al FringeMI portando in bar e bistrot incursioni e degustazioni poetiche. Vincenzo Zampa, sempre del gruppo del Menù della Poesia, accompagnato dal basso elettrico di ANSIAH. debutta, in prima nazionale, l’8 giugno presso il giardino di ArteMadia, con Poesie dal basso.
Il 6 giugno sul palco di SpazioPontano35 di poesia si parla: Lorenzo Maragoni, campione di Poetry Slam e l’attrice Valeria Perdonò si interrogheranno sul ruolo sociale e letterario della poesia in una perfomance teatralizzata e inedita.
A Villaggio Barona il 2 giugno saranno diversi gli appuntamenti dedicati alla poesia: Poesia in piazza la mattina del 2 giugno, e nel pomeriggio Paolo Pasi tra canzoni e poesia mette in scena il suo Diario di un disadattato.
Erika Urban, presso la Bottega d’arte di Samira Zuabi, vi invita a un viaggio erosgastonomico con Poesie sessualmente trasmissibili, in una serata condita di poesie e ricette (2 giugno). In un altro studio d’artista, questa volta a Cistà – Città Studi Acquabella, presso lo studio di Marta Mez va in scena lo show di Ciccio Rigoli, “un insieme di stand up comedy, poetry slam, canzoni fatte male e twerking”.
Si conclude il palinsesto poetico con un late show: Black in ⁄ Black out in cui Nicolas Cunial con le sue poesie e grazie all’uso della musica ha in mente una missione precisa: farvi ballare durante un terremoto. La performance è programmata per sabato 8 giugno, alle ore 23.30, presso l’Ostello Bello.

In foto di apertura: “Sbarco in Lombardia” a Cascinet (foto di Davide Aiello)

Read in:

Ti potrebbe interessare:

Iscriviti alla newsletter e ai nostri contenuti speciali!

Vuoi farne parte? Con soli pochi step si entra in un mondo “privè” con alert sulle novità e tanti contenuti esclusivi. Registrati subito e accedi ai contenuti “Privè”