Un progetto che nasce da un brand di moda e si sviluppa, con la stessa attitudine vintage, attraverso la musica e varie forme di intrattenimento. Con la supervisione alla produzione di Daniele Boncordo, conosciuto come Akuma e Stefano Reis, Fujiko e Margot sono un duo di ragazze Millennial con la passione per i viaggi, la musica e la moda. Tutte queste categorie rientrano nel loro ambito di lavoro, un’attività che portano avanti con successo a Milano, parliamo sia di Federica Delsale, 30 anni, che di Federica Messaggeri, 25, entrambe con un folto seguito su Instagram tanto da essere considerate influencer nel campo della moda e viaggi. Ma il mondo è la loro casa, e il vintage, per il loro omonimo marchio di abbigliamento upcyclie (non creano, ma rigenerano capi vintage) e per il vestito sonoro che danno alla loro proposta, è il vero trait d’union della loro avventura.
“Non vogliamo svelare al pubblico a chi abbiamo attributo i due nomi che ci siamo date” ci raccontano parlando di Fujiko e Margot. “Si tratta di un gioco che deriva dal cartone animato vintage per eccellenza, Lupin, che abbiamo dottato per il progetto moda vintage upcycle. Infatti entrambe siamo appassionate di estetica d’antan. Abbiamo pensato a una donna femme fatale super innamorata ma che tiene in pugno il suo uomo. In alcune puntate del cartone animato in Italia, infatti, la stessa donna è stata chiamata sia Fujiko che Margot e ci sembrava una buona ispirazione”.

Il primo mixtape con djset delle due artista fa vedere quello di cui sono capaci: “Suoniamo funky tribal un po’ etereo, secondo noi godibile dall’ambientazione lounge a un aperitivo divertente, fino ad arrivare a proposte dal maggior ritmo e situazioni ballabili. Ci accostiamo molto alla scena tribal dal Medioriente e Sud America, all’Electro Funk francese che ci piacerebbe portare di più in Italia. Il riferimento è Polo & Pan, L’impératrice e Yuksek. Con una cassa incalzante prendiamo anche pezzi vintage e li remixiamo per attualizzarli”.
Federica Delsale racconta così la genesi del progetto che debutta in questa settimana di febbraio sulle piattaforme digitali (ci sarà presto anche un video): “La passione per la musica è stata una progressione, molta influenza l’ho avuta da Federica Messaggeri, una personalità con grande sensibilità e grande cultura musicale. C’era terreno fertile in me, ma c’era da seminare e lei l’ha fatto nella maniera giusta. Già un paio d’anni fa c’eravamo conosciute in altri ambiti ed è stato bello crescere affiancate, facendo nuove esperienze in un momento non facile per il mondo”.

Federica Messaggeri rilancia: “La passione è germinata assieme, la nostra specificità è l’esperienza musicale, per questo la nostra è una musica che accompagna i viaggi, i balli fino a sentirsi libere di creare tante cose. Un po’ di anni fa ero appassionata di rock, jazz e fusion per poi approdare negli ultimi anni allo smooth jazz e all’ascolto delle big band. Da qui ho cominciato a esplorare le sonorità esotiche e tribali, di cui molto si sente nella musica araba, che è sempre presente nei miei ascolti perché sono per metà egiziana. Abbiamo incanalato tutto questo scenario nel nostro mondo musicale, dopo esserci conosciute a Fuerte Ventura e a Tulum in Messico”. Lì le due modelle erano in principio capitate per degli shooting di moda. Poi l’idea di creare qualcosa di multidisciplinare sotto lo stesso nome: “Volevamo lavorare con brand di moda in Messico e abbiamo creato una campagna fotografica da sole – dice Delsale – nonostante fossimo in un momento di stasi, abbiamo preso in mano la situazione dimostrando di poter potare la nostra visione delle cose”.
L’energia che offre il Messico è “un flusso denso di molta spiritualità, energia interiore – raccontano le due Federica – un sottotraccia nei nostri pezzi che ancora devono uscire. Sia nel nostro mondo sonoro che in quello legato alla moda c’è sempre una componente astrologica e non tangibile, condiamo sempre le nostre produzioni con una sensibilità che rende le cose più significative e trascende il mero oggetto di consumo. Ci sono persone che non vedono questo spessore, la nostra essenza è più di quello che ci hanno portato a credere, siamo convinte che ognuno ha una possibilità di lanciarsi in qualcosa di più profondo. Non siamo guru o santone, ma convinte che tutte le cose possono aiutarci nella ricerca di qualcosa che va oltre la vita quotidiana”.

Content creator, modella, appassionata di vintage. Ha lavorato con nomi importanti nel settore della moda, da Louboutin a Karl Lagerfeld, da Marc Jacobs a Michael Kors. Nel tempo libero scrive poesie, va a teatro, visita mostre e centri culturali; ama la musica dal vivo e frequenta spesso anche serate mixtape e dj-set particolari. A destra, Federica Delsale, modella, influencer, nerd, xenofila, curiosa, sportiva, vegana, gattara, eccentrica, amante del caos controllato e della libertà. Un passato e presente da content creator a cui ha recentemente affiancato due progetti di start up entrambi inerenti la sostenibilità: uno di surrogati ecologici per il food&beverages, e l’altro – insieme alla sua migliore amica e collega Federica Messaggeri – di moda upcycling: “Fujiko&Margot”.
Per le tracce sonore Fujiko e Margot hanno bene in mente questo filone: “Quello che cantiamo è un monologo interiore, sia assieme che da sole, l’idea che il mondo sia estensione del proprio spazio è molto condivisa. Il ritmo del corpo stesso è una riflessione del ritmo della vita, per questo c’è un ritmo nelle cose che va ascoltato come dicevano i lirici monodici greci”.
Una specie di danza esoterica dai dannati uniti ai santi: così descrivono la loro musica da godere assieme, in comunità. “Vogliamo unire gli ascoltatori anche nei loro opposti, accumunati dal fatto di essere terreni e mortali. C’è del personale e della psicologia in quello che incidiamo, le nostre esperienze anche negative sono funzionali a dare un messaggio. Non siamo narcisiste né vogliamo proiettarci come guide. Oggi c’è tanta psicoterapia in ogni angolo della nostra esistenza. È un bene che la scienza abbia individuato le psicopatologie, ma diventa troppo se tutti pensano di appartenere a una categoria protetta. Non sovraccarichiamo tutto di significati che non ci sono. È un processo troppo esasperato che vogliamo sdrammatizzare”.
Un’estetica sonora e visual molto definita che ptorebbe diventare costringente in futuro? “Vero che il pubblico non deve essere disorientato – dice Desale – ma tutto muta e chi si fissa è schiavo di se stesso. È normale dare una chiara idea di cosa siamo e cosa ci piace. C’è molta scopiazzatura in giro in questo momento, c’è molta velocità nel cambiamento ovviamente e la vita è un percorso, un viaggio che non va disconosciuto assolutamente”.
La moda fast fashion è molto legata al momento e Fujiko e Margot ne prendono le distanze, come filosofia: “Un aggancio con la realtà in quello che facciamo c’è. Il 2021 è stato l’anno della comunione, con la preponderanza del segno dell’Acquario, si è respirato un mood hippie di condivisione e ritorno alla vita di comunità dopo la pandemia, progredendo nell’unione, unendo le forze, tornando alle radici della tribù, che per noi vuol dire aiutarsi in maniera vicendevole. Ci identifichiamo con questa attitudine, quello che vogliamo fare con musica e la moda è la circolarità: rimaneggiare qualcosa di passato per ridare vita, oltre la sostenibilità. Vogliamo tornare agli stili prendendo quello che c’è già e rimostrandoli con creatività per farne qualcosa di contemporaneo”.