Chissà se Paul McCartney in vacanza ad Amalfi in questi giorni ci ha mai pensato. Cosa rappresentò il breve tour dei Beatles in Italia 60 anni fa. In una settimana di giugno il quartetto di Liverpool diede avvio a quella che in molti definiscono la vera nascita di un movimento giovanile nel nostro Paese. Ragazzi che erano cresciuti in fretta sulle macerie del dopoguerra ebbero la possibilità di far parte di una rivoluzione del costume che partiva dalla musica. Come è noto, il passaggio (unico) della band nella Penisola non fu un affare di stato. Nel senso del mancato clamore che effettivamente si addiceva allo status già leggendario che i quattro musicisti avevano altrove. La tv di stato e la radio non passarono i loro brani, non ci fu nessuna registrazione ufficiale. Le uniche immagini dell’evento le si devono alla telecamerina di Peppino Di Capri che gli fece da supporter. E nonostante l’apatia dei media dell’epoca (i giornali pubblicarono le foto, ma gli intellettuali si scagliarono contro il fenomeno) quei giorni sono rimasti nella storia.

1965-2025: 60 anni di leggende, aneddoti, ricordi. Alle Gallerie d’Italia di Milano in piazza Scala, dal 25 giugno al 7 settembre 2025 c’è la mostra fotografica “Tutti pazzi per i Beatles. Il concerto del 1965 a Milano nelle fotografie di Publifoto“, che racconta il memorabile concerto dei Beatles a Milano del 24 giugno 1965, quando si esibirono nel velodromo Vigorelli in occasione della loro unica tournée in Italia.




L’Archivio Publifoto, acquistato nel 2015 da Intesa Sanpaolo per valorizzarlo in quanto bene culturale nazionale, si conferma una fonte preziosa per ripercorrere la storia del Novecento italiano. La curatrice della mostra, Barbara Costa, responsabile dell’Archivio Storico Intesa Sanpaolo, ci ha detto: “L’occasione è l’anniversario che dal punto di vista comunicativo è forte. Il doppio concerto a Milano, unico passaggio della loro storia, fu documentato da 7 fotografi di Publifoto, agenzia storia attiva in Italia dagli anni 30 ai 90 del Novecento. L’agenzia fotogiornalistica aveva una funzione commerciale e qui in mostra ci sono sicuramente molte foto inedite. Anche se oggi non sappiamo con esatezza cosa veniva pubblicato dove. Mi sono letta tutte le cronache dell’epoca, sicuramente in Italia il fenomeno non ebbe la portata degli altri paesi. Il concerto del pomeriggio non era sold out. Ci fu uno schieramento di polizia abnorme per timore di disordine. Credo che questi fenomeni siano stati sempre recepiti in Italia con ritardo. Ma credo che uno sguardo attento su queste foto, sui particolari dell’abbigliamento e delle abitudini dei ragazzi può essere una chiave di lettura importante su cosa stesse succedendo in Italia in quegli anni”.

Sono soprattutto le donne a essere protagoniste. Qualche anno dopo, con la controcultura e la stagione delle proteste (dal 68 alle manifestazioni contro la guerra in Vietnam), questa esperienza è sicuramente stata l’avvio di qualcosa di più grande, a livello sociale. Costa puntualizza: “La riflessione che faccio da storica è che molti di questi ragazzi ritratti al concerto dei Beatles di al massimo 20 anni erano nati dopo la guerra, quando l’Italia si stava riprendendo. E mi sono immaginata spesso questi stessi ragazzi nelle piazze, nelle università occupate, nei movimenti chiave che hanno cambiato la storia d’Italia”.




TRIBUTI MEDIATICI 60 ANNI DOPO
Esattamente sessant’anni fa, nella seconda metà di giugno del 1965, i Beatles furono protagonisti dell’unico tour italiano della loro carriera. Sabato 28 giugno 2025 ci sarà su Rai Radio Uno alle 21,05 uno speciale radiofonico pensato come tributo ai Fab Four. Michelangelo Iossa (firma di The Way Magazine) con Mario Pezzolla rievocheranno la portata storica dell’evento del 1965. Il programma avrà anche una chicca d’archivio. Nel corso dello speciale verrà trasmessa la versione audio integrale dello special televisivo andato in onda 10 anni fa su Rai Tre e condotto da Fabrizio Frizzi.

Uno show originale che unisce racconto, musica e immagini per ripercorrere i momenti chiave della storia del rock: dagli anni Cinquanta fino ai giorni nostri, passando per Elvis Presley, i Beatles, Bob Dylan, Bruce Springsteen, i Rolling Stones, Sam Cooke, U2, The Who e molti altri.

