8 Maggio 2025

La natura morta di Jago è un’amara provocazione

Stiamo distruggendo la natura. E l'umanità. L'artista di Frosinone in mostra a Milano di fronte al celeberrimo Caravaggio, porta all'attenzione del pubblico un cesto di armi.

8 Maggio 2025

La natura morta di Jago è un’amara provocazione

Stiamo distruggendo la natura. E l'umanità. L'artista di Frosinone in mostra a Milano di fronte al celeberrimo Caravaggio, porta all'attenzione del pubblico un cesto di armi.

8 Maggio 2025

La natura morta di Jago è un’amara provocazione

Stiamo distruggendo la natura. E l'umanità. L'artista di Frosinone in mostra a Milano di fronte al celeberrimo Caravaggio, porta all'attenzione del pubblico un cesto di armi.

“Se il mio gesto riesce a muovere coscienze, a ispirare qualche giovane, sono già contentissimo”. Il celebre artista Jago, chiamato alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano a esporre ‘in dialogo’ con Caravaggio, è davvero entusiasta. Vincendo il suo proverbiale understatement, arrivato alla prima di “Natura Morta – Jago e Caravaggio” a Milano ci ha detto: “Credo che un onore del genere sia stato concesso a pochi. Piazzare la mia opera davanti a un quadro così importante, come la ‘Natura Morta’ del Caravaggio è un privilegio. Per questo ritengo che sia un momento importante per riflettere. E mi auguro anche per ispirare, soprattutto i ragazzi. Che possano pensare: se lo ha fatto lui, un giorno lo potrò fare anche io”.

La natura morta con centinaia di anni di distanza cambia il senso, ma la potenza del messaggio è davvero assoluta. La bellezza del cesto di frutta di Caravaggio, emblema delle proporzioni per tutti i pittori principianti, si specchia nella cruda realtà degli anni Duemila. Jago ha voluto intendere per natura morta, la morte della natura, quella che ci infliggiamo con le armi. Al cesto di frutta del 1600 è contrapposto in plastica drammaticità, il cesto delle armi del 2025.

La Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, proseguendo un programma di iniziative dedicate all’arte contemporanea, è lieta di annunciare l’apertura della mostra “Natura Morta” dello scultore Jago, a cura di Maria Teresa Benedetti, che sarà visitabile dall’8 maggio al 4 novembre 2025.

In un continuo dialogo tra passato e presente, Jago si confronta apertamente con la Canestra di frutta di Caravaggio, tra i capolavori più iconici della collezione del museo, con un’opera che trasforma il linguaggio della tradizione in una riflessione cruda e attuale: una canestra colma non di frutti, ma di armi. Pistole, fucili, mitragliatori si ammassano nel cesto, simbolo di una “natura” ormai contaminata dalla violenza e dalla serialità della produzione umana.

L’esposizione, che vedrà anche la realizzazione di un catalogo realizzato in collaborazione con Arthemisia ed edito da Moebius, nasce da una ricerca profonda intorno al concetto stesso di fragilità. Se nella pittura caravaggesca la bellezza della frutta matura diventa metafora del tempo che passa e della caducità della vita, Jago spinge questa riflessione oltre, mostrando ciò che oggi affolla le nostre esistenze: oggetti costruiti per uccidere, prodotti in serie, svuotati di senso eppure terribilmente reali.

“Con quest’opera— spiega Jago — ho voluto indagare la violenza silenziosa che permea la nostra società, quella che non si manifesta solo nei conflitti armati, ma anche nel modo in cui trattiamo l’altro, nel rifiuto, nella sopraffazione quotidiana. Un cesto colmo di armi ci dice che il frutto del nostro tempo non è più la vita, ma la distruzione”. 

Jacopo Cardillo, è uno scultore italiano nato a Frosinone nel 1987. La sua attività si è concentrata nella realizzazione di sculture dagli echi classici, contemporaneamente a una divulgazione contemporanea sui social media.

La scelta del marmo, materiale nobile della tradizione, per l’esposizione a Milano in dialogo con Caravaggio, è parte integrante del messaggio: un materiale eterno per raccontare una ferita del presente, un gesto scultoreo che rimanda alla storia dell’arte italiana, ma che al contempo rompe con essa per denunciare un mondo dove la morte è diventata un prodotto di consumo.

L’installazione dialoga idealmente con la Canestra di Caravaggio, mettendo in scena un confronto visivo e concettuale tra due nature morte, capaci di raccontare epoche diverse ma unite dalla medesima domanda: cosa resta della vita quando il tempo e l’uomo la consumano?

“La natura non idealizzata, eppure innocente, di Caravaggio — afferma il direttore della Pinacoteca Mons. Alberto Rocca — è spunto per creare un canestro non più colmo dei frutti della terra, bensì di sofisticati e artificiosi strumenti di morte. La Veneranda Biblioteca Ambrosiana è ben lieta di presentare questa denuncia coraggiosa con una scultura che segna un ulteriore incontro fra passato e presente e che rinnova il linguaggio dell’arte, stimolando una critica intensa e attuale”.

L’artista ha aperto Jago Museum, museo laboratorio nella Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi a Napoli, dove dà vita a progetti innovativi di informazione, intrattenimento e inclusione, attraverso l’arte e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico del Rione Sanità, storico quartiere di Napoli. Dopo aver installato le sue opere in piazze, ponti, deserti e su navi che salvano vite, Jago con “Natura Morta” prosegue la sua ricerca su ciò che ci rende umani, scegliendo il contesto unico della Pinacoteca Ambrosiana per un confronto diretto tra la verità della scultura contemporanea e il mistero della pittura seicentesca.

Read in:

Immagine di Christian D'Antonio

Christian D'Antonio

Christian D’Antonio (Salerno,1974) è direttore responsabile della testata online di lifestyle thewaymagazine.it. Iscritto all’albo dei giornalisti professionisti dal 2004, ha scritto due libri sulla musica pop, partecipato come speaker a eventi e convegni su argomenti di tendenza e luxury. Ha creato con The Way Magazine e il supporto del team di FD Media Group format di incontri pubblici su innovazione e design per la Milano Digital Week e la Milano Design Week. Ha curato per diversi anni eventi pubblici durante la Milano Music Week. È attualmente ospite tv nei talk show di Damiano Gallo di Discovery Italia. Ha curato per il quartiere NoLo a Milano rassegne di moda, arte e spettacolo dal 2017. In qualità di giudice, ha presenziato alle manifestazioni Sannolo Milano, Positive Business Awards, Accademia pizza doc, Cooking is real, Positano fashion day, Milan Legal Week.
Ti potrebbe interessare:

Oggi è la giornata del profumo

Quinta edizione all’insegna del digital per la ricorrenza istituita nel 2017 da Accademia del Profumo, La Giornata del Profumo. Nel

Iscriviti alla newsletter e ai nostri contenuti speciali!

Vuoi farne parte? Con soli pochi step si entra in un mondo “privè” con alert sulle novità e tanti contenuti esclusivi. Registrati subito e accedi ai contenuti “Privè”