Un quartiere fieristico di oltre 100mila mq netti, diciassette padiglioni tra fissi e tensostrutture al completo, pronti a diventare il più grande centro b2b internazionale del vino italiano e non solo, con più di 4mila aziende in rappresentanza di tutto il made in Italy enologico e da oltre 30 nazioni (dati aggiornati al 2 marzo, ndr). Vinitaly 2023, il salone internazionale in programma a Veronafiere dal 2 al 5 aprile, rinsalda il proprio posizionamento business e di servizio a sostegno di uno dei settori tra i più strategici dell’export tricolore per la 55ª edizione.
COLLATERALI – Il Salone internazionale del vino e dei distillati sarà preceduto, sabato 1° aprile, da Vinitaly OperaWine, la degustazione prologo con i 130 produttori portabandiera selezionati da Wine Spectator. Mentre il palinsesto fieristico vede la conferma delle principali aree tematiche (Vinitaly Bio, International wine hall, Vinitaly Mixology e Micro Mega Wines a cura del wine writer Ian D’agata), del matching del Taste and Buy, con operatori selezionati dalla rete fieristica in collaborazione con i Consorzi di tutela e del Tasting Express con le più importanti riviste internazionali di settore. Oltre 70 le degustazioni previste ad oggi dal calendario ufficiale della manifestazione (in aggiornamento su vinitaly.com). Tra queste, il walk around tasting dei Tre Bicchieri 2023 del Gambero Rosso (domenica 2 aprile) e dell’Orange Wine Festival (3 aprile) che vede la presenza di aziende top da 10 paesi, oltre al Vinitaly Tasting – The DoctorWine Selection a cura di Daniele Cernilli (2 e 3 aprile), ideato per i buyer e gli operatori dell’horeca e ai focus di Young to Young ovvero: Le giovani cantine si raccontano ai giovani comunicatori, tre sessioni di degustazione con dieci giovani produttori firmate da Paolo Massobrio e Marco Gatti.
LOMBARDIA – Il vino lombardo cresce sui mercati internazionali, dove il valore delle vendite è pressoché raddoppiato negli ultimi 15 anni, arrivando a sfiorare quota 320 milioni di euro nel 2022, nuovo record storico. A Vinitaly 2023 la Lombardia annuncia che consolida anche la propria presenza nel Regno Unito superando di slancio lo scoglio della Brexit, con un + 29% sul mercato britannico proprio a cavallo dell’addio di Londra all’Unione Europea. E registra risultati molto positivi anche sul fronte dell’occupazione, grazie a una crescita degli addetti stabili del 17,6% negli ultimi 10 anni.

Nel corso del 2022 l’export della produzione vitivinicola della Lombardia è infatti cresciuto del 7,8% rispetto al 2021, raggiungendo quota 319 milioni e 623 mila euro, pressoché il doppio rispetto ai 167 milioni e 699 mila euro che erano stati registrati nel 2007, 15 anni prima (Dati Istat elaborati dall’Ufficio Studi di Unioncamere Lombardia). Edoardo Freddi International, prima realtà italiana di export management per le aziende vinicole, è presente all’interno del Palaexpo Lombardia insieme a Sapiens Spirits, il Brand di FreedL Group che rappresenta i migliori distillati italiani sui mercati internazionali.
Sabato 1° aprile, a partire dalle 18:00, è possibile partecipare, previa richiesta di accredito, al primo Portfolio Tasting Dinner organizzato dall’azienda presso lo stand di Tenute Salvaterra, una delle cantine partner di Edoardo Freddi.
Un successo frutto di quelle caratteristiche distintive, in primis qualità e varietà, che gli operatori del settore e gli appassionati potranno apprezzare direttamente a Vinitaly. Qui la collettiva lombarda, che riunisce produttori, consorzi, associazioni e istituzioni sotto un unico tetto nello spazio espositivo finanziato e realizzato in accordo di programma da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, si presenterà, come da tradizione, riunita nel salotto al primo piano del PalaExpo.
QUALITÀ CONFERMATA ANCHE PER LA VENDEMMIA 2022
Nei 3.300 metri quadrati di spazio occupati saranno presenti circa 200 realtà, che offriranno un totale di oltre mille etichette in degustazione, in rappresentanza di tutto ciò che di meglio sa offrire il territorio. “La Lombardia vanta 5 DOCG, 21 DOC e 15 IGT e, in termini di qualità, può tranquillamente competere con le più rinomate regioni vitivinicole a livello non solo nazionale, ma anche internazionale”, spiega Attilio Fontana, Presidente di Regione Lombardia. “L’ultima vendemmia, pur caratterizzata da condizioni meteorologiche estreme, si è chiusa con una produzione fatta per la stragrande maggioranza di vini a Denominazione di qualità, per cui nove bottiglie su dieci dell’annata 2022 saranno a marchio DOCG, DOC o IGT”.
La produzione dello scorso anno, infatti, conta oltre 142 milioni di bottiglie potenziali, per l’88% vini a Denominazione di qualità. Una percentuale in virtù della quale la Lombardia, già prima regione in Italia per valore della produzione agroalimentare, si conferma ai vertici a livello nazionale anche per quanto riguarda la quota di vini di qualità sul totale della produzione.
“I vini lombardi tornano a Verona confermandosi come grandi ambasciatori dei nostri territori, in Italia e sempre di più anche all’estero”, sottolinea Alessandro Beduschi, Assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste di Regione Lombardia. “Il mercato principale per i prodotti vitivinicoli lombardi è quello tedesco, che nel 2022 ha rappresentato il 24% dell’export e che nel periodo 2019-2021, a cavallo della pandemia da Covid-19, è cresciuto addirittura del 46,7%. Seguono, in termini di valore, gli Stati Uniti, con una quota del 12,5% e in crescita del 20,6% tra il 2019 e il 2021, la Svizzera (8,6%), il Giappone (6,4%), la Francia (4,1%), il Regno Unito (4%) e la Spagna (2,9%). Merito delle imprese vitivinicole che lavorano per proporre un’offerta straordinariamente ampia e di qualità, con una presenza sempre crescente di varietà autoctone. Un primato e un vanto del vino lombardo che a Vinitaly avrà come sempre un ruolo da protagonista, anche per promuovere l’immagine della regione, della sua storia e dei suoi prodotti”.

Pad. B Regione Campania, Area Irpinia, Stand 74 – 91 – 93.
IRPINIA – L’Irpinia, tra le zone della Campania e del Sud con una spiccata vocazione vinicola, è al Vinitaly 2023, dal 2 al 5 aprile, con Tenuta Cavalier Pepe. L’azienda è stata recentemente riconosciuta tra le 100 cantine più belle del mondo, secondo il World’s Best Vineyards. Un risultato che è stato raggiunto grazie, soprattutto, al modo di promuovere l’enoturismo, con un’accoglienza unica e molteplici attività, durante tutto il corso dell’anno, capaci di emozionare tutti i cinque sensi.
Nel Padiglione B Regione Campania, Area Irpinia, Stand 74 – 91- 93, i visitatori potranno apprezzare l’eccellenza del Taurasi, che caratterizza la produzione della Tenuta Cavalier Pepe. In particolare, sarà l’occasione per conoscere e degustare il Taurasi Opera Mia 2016, la riserva di Taurasi La Loggia del Cavaliere 2015 e l’esclusiva edizione limitata Appio 2017.
Opera Mia 2016, Taurasi DOCG, è tra i vini rossi più pregiati dell’Irpinia. L’Aglianico, vitigno di alta qualità, ha trovato nelle verdi colline irpine il miglior territorio per potersi esprimere. “Opera Mia” è il risultato della vinificazione in purezza delle uve Aglianico provenienti dai vigneti delle migliori località della denominazione del Taurasi D.O.C.G: “Carazita”, “Pesano” e “Brussineta”.
La Loggia del Cavaliere 2015 Taurasi Riserva DOCG, è un vino di forte personalità e di complessa struttura, chiara espressione aziendale dell’Aglianico in purezza. Una riserva fortemente voluta dallo stesso Cavaliere Angelo Pepe, fedele alle antiche tradizioni della vitivinicoltura irpina e al territorio.
Appio 2017 è Aglianico 100%. Nasce dalle sue bacche rosse, selezionate manualmente con cura, vinificate e affinate in anfore di ceramica. Si ispira ai tempi dell’Antica Roma e ricorda i fasti della Via Appia che attraversava l’Irpinia. Le uve provengono unicamente da “Vigna Piergolo” a Luogosano. Il vigneto, piantato nel 1970, è allevato con l’antico e tipico sistema a Starseta. La produzione è limitata a circa 2.000 bottiglie numerate all’anno. Questi 3 prestigiosi vini sono solo l’inizio della presentazione di Tenuta Cavalier Pepe, una realtà con 70 ettari di vigneti, 12 ettari di oliveti e alcuni noccioleti. Un’accogliente cantina, un ristorante panoramico e una residenza per gli ospiti immersa nella natura completano un sistema aziendale rispettoso del paesaggio e meta di un qualificato turismo culturale. 12 Vini DOC, 6 Vini DOCG e 3 Spumanti costituiscono l’ampia gamma di vini campani e irpini, tra rossi, bianchi, rosati, spumanti, un vino passito e anche un olio extravergine di oliva. Il lavoro e la passione della Famiglia Pepe e dei collaboratori altamente specializzati sono tra gli ingredienti fondamentali per la creazione di prodotti apprezzati in Italia e nel mondo, più volte premiati dalla critica enologica. Elementi distintivi della Tenuta sono le “buone pratiche” agricole per il contenimento dell’impatto ambientale, con concimazioni limitate, gestione razionale del suolo, monitoraggio delle rese tecnologie avanzate a favore di un’agricoltura di precisione, che si avvale di sensori biodegradabili ed ecocompatibili e centraline meteo.








presso lo stand istituzionale Padiglione 7 Stand D9.
Dopo aver mostrato il nuovo logo a Vinitaly 2022, Val D’Oca presenta le “Cuvée Classiche”, quattro etichette che rappresentano il cuore del brand e il ponte ideale tra passato e futuro del marchio.
L’obiettivo è quello di strutturare un’offerta più efficace e focalizzata, in grado di esprimere al meglio l’identità, la competenza e i valori del marchio.
Il “Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Millesimato Extra Dry” è, da oltre trent’anni, un’etichetta “icona” del Prosecco di qualità nel canale Horeca.
Da qui nasce l’idea di declinare una linea di “Cuvée Classiche”, che aggiungono un forte impulso di modernità alla proposta Val d’Oca: esprimere le diverse personalità del Prosecco Superiore e tracciare uno stile preciso che sappia sempre evolvere rimanendo fedele a sé stesso.
Dopo aver introdotto negli scorsi anni la versione Brut del più importante fra i prodotti in portafoglio, ora tocca alla novità rilevante della versione Extra Brut: il Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Millesimato Extra Brut, un Prosecco dal profilo pieno, complesso, gastronomico, sicuramente in grado di intercettare un pubblico sofisticato, abituato a bollicine prestigiose. Un prodotto su cui si è lavorato molto in cantina per spostare ulteriormente l’asticella dello standard qualitativo, una vera sfida.
La collezione si completa infine con il Prosecco Doc Rosé Millesimato Brut, espressione della più recente tipologia introdotta dalla denominazione DOC, si rivela vibrante ed elegante al sorso. Un rosé senza fronzoli, che va dritto al punto.
Foto di apertura: Noelia Ricci, Hall F Stand 17BIO al Vinitaly 2023.