Bellezza e creatività italiani si sono uniti in un’operazione di stile che ha lasciato il segno sul red carpet del Festival di Cannes 2025. Davide Vallone, giovane stilista napoletano in forte ascesa, ha vestito per la premiere di “Die my love”, il film con Robert Pattinson e Jennifer Lawrence , l’attrice e modella palermitana Natalia Guglielmo. In un post dove annunciava la collaborazione, l’attrice, salita alla ribalta internazionale per aver vinto Miss Europa nel 2023, ha scritto: “Grazie a Davide Vallone per aver disegnato questo bellissimo vestito espressamente sul mio corpo”.

E in effetti è stato proprio il talento di Vallone a evidenziare le meravigliose proporzioni e il fascino mediterraneo della vedette. Sulla Croisette erano tutti ammirati. “Il blu è il mio colore preferito – ci racconta lo stilista – ma per un’occasione così importante, le scelte vanno prese sempre in accordo. Natalia mi ha chiesto di avere un vestito che la facesse brillare. E io ho pensato a questo abito lungo, in blu che non è un colore predominante delle mie collezioni ma l’abbiamo deciso assieme per questo evento internazionale. La caratteristica è il fiocco con paillettes brillanti drappeggi sul davanti e la silhouette che accompagna il corpo in raso. Per la scollattura ho optato per drappeggi sul seno per evidenziare in maniera elegante le forme di Natalia. Dopo le stravaganze del Met Gala americano, quest’anno a Cannes era stato abolito qualsiasi stile troppo volgare ed eccentrico, e mi sono piacevolmente adeguato, rimanendo nei limiti delle direttive del festival”.

La moda fa centro quando c’è convergenza di obiettivi: “Natalia mi aveva descritto il suo sogno, voleva qualcosa che la facesse sentire bella e memorabile per questa occasione importante, e ho pensato per lei questo look che sembra semplice ma risalta la sua bellezza”.

Davide Vallone, che disegna per la sua linea e offre la sua consulenza creativa per vari marchi affermati, racconta così il suo concetto di moda: “L’eleganza è in continua evoluzione. Ogni stagione porta con sé nuove forme, tessuti e linguaggi estetici, ma ciò che resta essenziale è l’identità di chi indossa l’abito. Il mio lavoro, come stilista, nasce da un’esigenza profonda: raccontare storie attraverso ciò che si indossa. Per me, la moda è una narrazione visiva e sensoriale, un dialogo silenzioso tra corpo, tessuto e contesto sociale“.

Superare confini rigidi, abbattere stereotipi e offrire spazi di libertà espressiva per l’uomo e la donna è alla base della visione di Vallone: “Non si tratta solo di seguire le tendenze, ma di dare forma a un linguaggio personale e riconoscibile. La sartorialità rimane una base imprescindibile nel mio processo creativo, ma è nella contaminazione tra classico e contemporaneo che nasce qualcosa di autentico. Sempre perseguendo l’idea che lo stile non è apparenza, è sostanza. È cultura, ricerca, ascolto del presente e intuizione del futuro. In ogni collezione cerco di mettere in equilibrio queste forze, per creare capi che parlino davvero a chi li indossa“.

Natalia Guglielmo, attrice, modella e imprenditrice, era già stata a Cannes nel 2023. Ma quest’anno ci è tornata con una consapevolezza diversa. Oltre al cinema e alla moda c’è anche una nuova avventura nella sua vita: “Oggi sono anche imprenditrice, spinta dall’amore per le mie radici siciliane. Sto sviluppando un brand di olio d’oliva artigianale, che unisce qualità italiana e identità personale. Un progetto che rispecchia la mia visione di autenticità, bellezza e forza”.

Per Davide Vallone invece si è trattato di un primo, importante trampolino di lancio in uno dei festival più ammirati del mondo. E lo ha fatto con un suo abito: “La moda italiana ha ancora molto da dire, soprattutto se saprà ascoltare i giovani e valorizzare la qualità artigianale unita a una visione globale. In questo, noi designer abbiamo una grande responsabilità: costruire il futuro senza dimenticare il passato, innovare senza perdere il senso del bello. La moda è un mezzo potente per sfidare gli stereotipi e affermare chi siamo. La moda oltre l’estetica, ci insegna a essere a nostro agio con il nostro corpo, celebrando la diversità come valore fondante”.

DAVIDE VALLONE, VITA DA GIOVANE STILISTA

Davide Vallone, che ha iniziato come grafico e lavora nel mondo della moda da 6 anni e ha anche una carriera parallela nel mondo della recitazione, ha fatto della creatività la sua cifra espressiva. Ma è nell’incontro con Natalia Guglielmo che ha raggiunto uno degli step più importanti della sua carriera fin qui: “L’eleganza e la semplicità che perseguo mi permettono di valorizzare qualsiasi tipologia di donna, non mi pongo limiti. Certo che l’ideale di bellezza per me è però rappresentato da donne come Natalia, che esprimono stile e naturalezza. Anche in tempi di grandi stravolgimenti nella società, la bellezza di questo mestiere è che ognuno cerca di esprimere se stesso, sia dalla parte di chi lo crea che di chi lo indossa. Il vero stile nasce dalla fiducia in se stessi”.

Dal reparto grafico all’ufficio stile, vero cuore pulsante di un’azienda di moda, Davide attualmente realizza lavori per aziende, abiti su misura con la sua firma su richiesta. Lavoro per uomo e donna, e le sue creazioni spaziano dal casual all’elegante, dall’heritage denim al formale. “Credo nella body positivity, siamo stati abituati a pensare che la perfezione sia un obbligo. E invece con l’abbigliamento anche nelle diversità si può dire la propria“.

In questo momento storico dove Napoli è tornata alla ribalta del dibattito creativo mondiale, Davide si trova al posto giusto: “Sono una persona molto solare e fiduciosa, cerco di mettere amore in quello che faccio. Viaggio molto per prendere energia da quello che vedo intorno, come quando sono alla Fashion Week a Milano. Mi piace circondarmi di cose belle e positive e riversarle nelle mie creazioni. Ma devo riconoscere che ho un buon punto di partenza privilegiato. Penso che Napoli sia la città più bella e d’ispirazione. Spesso per ammirarne i colori e le sfumature mi rifugio nella zona collinare. Lì riesco a vedere il mondo con occhi diversi, quella è una visione che mi trasmette creatività. I colori di questa città sono paradisiaci”.

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