La storia del rock è piena di episodi incredibili in cui l’allievo-ascoltatore riesce a incontrare il maestro-guida. Ma che da questo connubio nasca arte e creatività memorabile non è scontato. Succede quest’anno con Giulio Wilson, un cantautore di grandi capacità e ricercatezza, che nella sua Toscana è riuscito ad acciuffare il genio ribelle dello spagnolo Tonino Carotone. Dal loro incontro tra sensibilità musicali diverse e degustazioni di vini eccellenti, è nato “MONDO DiVINO”, un album che tratta storie di vita e un vino speciale nato dalla loro amicizia.
Nel caso di Tonino Carotone si tratta di un ritorno di un vecchio amico per il pubblico italiano che l’ha sempre amato: “Per me la condivisione è tutto. Sono un animale del palco, ho un rapporto diretto col pubblico, mi piace toccare e parlare con loro, un contatto che non ho mai trascurato. Ognuno ha il suo mondo, e va bene. Ma io sono un cantante diretto, un maestro di cerimonia negli show che comunque sono dei momenti che creiamo assieme, io e le persone. La gente della strada mi fa sentire vivo, è importante. Per strada ho incontrato le persone migliori, arrivo da un’epoca in cui strada, campagna, viaggio si affrontavano da soli, anche da piccoli”.
Registrato in una fattoria toscana con annessa cantina di vino, “Mondo DiVINO” (Maninalto!), l’album di inediti di Tonino Carotone e Giulio Wilson, è un progetto a quattro mani, del tutto inedito e originale, di Tonino Carotone, artista internazionale già disco d’oro e cultore della musica italiana e Giulio Wilson. “Un posto in cui mi sono trovato a mio agio – dice il cantautore spagnolo, autore dell’indimenticabile tormentone “Me cago en el amor” (protagonista delle classifiche nell’estate 2000) – ed è vicino alle cose che mi piacciono, la natura, il vino, la possibilità di registrare dal vivo la nostra musica. Abbiamo caratteri diversi, non sono una persona facile, ma ci siamo trovati bene”.
Tonino Carotone a detta di Wilson vive ancora una vita notturna, un vero musicista da strada abituato a girare e a muoversi con la sua musica mai in maniera statica. La sua statura internazionale è indiscutibile: ha collaborato nella sua lunga carriera con tantissimi artisti tra i quali Manu Chao, Gogol Bordello, Bandabardò, Elisa, Africa Unite. Giulio Wilson è un eclettico paroliere e cantautore fiorentino dallo stile ricercato e personale. Ha pubblicato vari dischi e avuto collaborazioni importanti come quella con gli Inti Illimani, autore di diverse canzoni nel loro ultimo disco “Agua”, e insieme al gruppo cileno sui palchi d’Europa e America Latina nell’omonimo tour.
Anticipato dai singoli “Mamá” e “Mia Bella Ciao”, “Mondo DiVINO” è un album che nasce da un incontro tanto inaspettato quanto naturale. Dopo aver esplorato per anni il repertorio italiano degli anni ’50 e ’60, Tonino Carotone ha sentito il bisogno di immergersi nel cantautorato contemporaneo. L’incontro con Giulio Wilson, che oltre a essere produttore e cantautore è anche enologo e proprietario di una fattoria in Toscana dove produce vini biologici e colleziona auto d’epoca, ha dato il via a una collaborazione spontanea, nata tra le vigne della Toscana e maturata nel tempo, proprio come un grande vino.
“Siamo anche due voci diverse – dice Tonino Carotone – l’amore per la musica ci unisce, abbiamo completato un lavoro importante di cui sono profondamente contento. Aver vissuto la strada e la vita in comune mi ha formato molto, sono principi che mi porto dietro, e sentirmi a metà tra Italia, dove vivo parzialmente, e la Spagna mi aiuta ad alimentare il mio senso di libertà. Voglio vivere fino all’ultimo respiro“.
Giulio racconta: “Anche le passioni che abbiamo in comune, il vino e la musica, che sono sempre in accordo dai tempi dei greci e dei romani, ci hanno ispirato. I pensatori dell’antichità ci hanno guidato: abbiamo basato il disco sul vino, come denominatore comune, e abbiamo fatto anche un vino su questo disco che incarnasse la collaborazione, che non è solo professionale ma anche di amicizia. Ci sono cose che vanno oltre la musica, ci abbracciamo, ci scorniamo come succede tra artisti. La sua disponibilità mi ha colpito. Abbiamo allestito uno studio in una stanza vicino alla cantina”.
Con uno staff di supporto di livello internazionale, le due anime diverse emergono alla giusta maniera nei solchi del disco. Wilson si definisce “precisino e fighetto”, mentre Tonino non esita a dirsi “tamarro”. “Ma l’alchimia che si crea, e il nostro modo di operare ne ha beneficiato, registrando 12 brani in 8 sedute. Abbiamo lavorato da mattina a sera, adattandoci reciprocamente ai nostri ritmi. Quando raccontavo che Tonino arrivava in studio alle 10 di mattina non ci credeva”.
Tonino Carotone racconta: “Sono cresciuto a Pamplona, molto legata al vino, con le storie di Hemingway. Abbiamo molte similitudini, Navarra è una regione con molta tradizione vinicola. Nel Cammino di Santiago c’è la fontana del pellegrino dove sgorga continuamente il vino. C’è l’unione della cultura latina, ovunque passavano i romani c’è stata influenza della cultura della libertà, convivialità del vino”.
Giulio Wilson aveva già collaborato con artisti stranieri: “L’ultimo disco degli Inti-Illimani l’ho prodotto io e anche partecipato alla composizione. Ho vissuto a Santiago scrivendo il disco con loro, in casa parlo spagnolo con la mia compagna e i miei figli. La Spagna fa parte della mia vita”.
La forma di resistenza che il disco rappresenta è forte: “Svegliarsi e sentire il cielo, la natura, tornare alla radice della nostra vita, che non è il computer o l’intelligenza artificiale, per noi questa operazione è simile a ubriacarsi di vita, di cose giuste, umane”.
STORIA DI UN INCONTRO
Durante la vendemmia del 2024, Giulio Wilson ha ospitato Tonino Carotone nella sua fattoria, condividendo con lui il ritmo della campagna e l’ispirazione che nasce tra filari di viti e botti di rovere. Da quell’esperienza è sbocciata un’amicizia solida, che oggi abbraccia anche le rispettive famiglie, oltre a una sintonia musicale che ha portato alla nascita di MONDO DiVINO.
12 brani inediti, scritti tra il profumo del mosto e le atmosfere senza tempo della Toscana, danno vita a un disco che è una celebrazione della musica come scambio culturale, della leggerezza che incontra la riflessione, del piacere di condividere.
E poiché la musica e il vino hanno in comune il potere di unire le persone, dal progetto discografico è nato anche un rosso toscano straordinario, “Mondo DiVINO”, affinato con la stessa cura con cui sono stati composti i brani.
Nel tour 2025, il pubblico potrà assaporare il vino durante i concerti, trasformando ogni serata in un’esperienza sensoriale completa. Perché MONDO DiVINO non è solo un album e non è solo un vino: è un viaggio, un incontro, una storia da raccontare.
Tracklist: “Mondo Divino”, “Preludio del Cabernet”, “Demasiado Internet Preferisco il Cabernet”, “Mamá”, “Una storia infinita”, “Es Asì, le Palle Sono Tante”, “Preludio Divino”, “Vivo la Vita intensamente”, “Marinero Mareado”, “Mia Bella Ciao”, “Le Tocai la Bonarda”, “Le Stelle”.

Di seguito le date del Tour
05/04 FIESOLE (FI) @ TEATRO DI FIESOLE
18/04 FERRARA @ SALA ESTENSE
19/04 MODENA @ VIBRA
30/04 RANICA (BG) @ DRUSO
02/05 BARCELONA (Spagna) @ RAZZMATAZZ
03/05 MADRID (Spagna) @ SALA VILLANOS
04/05 VALENCIA (Spagna) @ SALA GERUSALEM
08/05 DIJONE (Francia) @ SALLE DEVOSGE
13/06 CHIASSO (Svizzera) @ FESTATE
27/06 BISCEGLIA (BAT) @ MUSIC 4EVER FESTIVAL
25/07 IZOLA (Slovenia) @ ISOLA IN MUSICA
12/09 DIAMANTE (CS) @ PEPERONCINO FESTIVAL
13/09 MACCHIA D’ISERNIA (IS) MACCHIA DI VINO
Videoclip “Mamá” – https://www.youtube.com/watch?v=pvhM5rdnN6I
TONINO CAROTONE
Nato a Burgos, in Spagna, Tonino Carotone è un artista poliedrico che ha saputo fondere la musica italiana e quella spagnola con un’energia unica e inconfondibile. Arriva in Italia nel 1995 e raggiunge il successo con il brano “Me cago en el amor”, incluso nel 2000 nell’album Mondo Difficile. Il suo stile ironico e malinconico gli vale il Premio Carosone e la partecipazione al Festivalbar. Nel 2003 pubblica Senza Ritorno, seguito da importanti collaborazioni, tra cui quella con Manu Chao, con cui incide La Trampa, diventata sigla del programma tv americano Drew Carey’s Green Screen Show. Continua a sperimentare e nel 2006 scrive il libro Il maestro dell’ora brava. L’anno successivo esce Ciao Mortali, arricchito da duetti prestigiosi, tra cui quello con Enrico “Erriquez” Greppi nella cover di Bambino (Guaglione). Artista di caratura internazionale, si esibisce in festival e palchi prestigiosi come il Concerto del Primo Maggio di Roma e lo Sponz Fest di Vinicio Capossela, portando la sua musica in Spagna, Italia, Grecia, Cile, Argentina, Russia e Messico. Ha collaborato con Zibba, Piotta, Africa Unite ed Elisa ed è stato ospite di programmi come Parla con me e Chiambretti Night, oltre a festival musicali a Cuba. Dal 2014 collabora con Maninalto!, con cui pubblica la versione spagnola di Romagna Mia nel 2017. Nel 2019 incide Solcando le onde, un brano dedicato ai migranti, e nel 2021 rende omaggio a Fred Buscaglione con Whisky Facile. Nel 2022 è ospite degli Africa Unite in Tuyo, colonna sonora della serie Narcos. Il 10 marzo 2023 esce il suo ultimo album, Etilico Romantiko, confermando il suo talento nel raccontare storie attraverso un sound senza confini. Spotify

Giulio Wilson racconta: “Quando Tonino era famoso io ero alle scuole medie. Scrivevo per la band del mio paese. E ora mi sono occupato dei testi anche se li abbiamo affrontati in maniera molta democratica. Parlando da produttore, a me piace far funzionare un progetto quando l’artista è coinvolto. Volevo che ci mettesse del suo, che cambiasse testi, arrangiamenti, ci sono sinergie che si sentono. Non ho voluto imporre, anzi ero contento di accogliere le sue proposte. Questa è l’arma vincente”.
Tonino Carotone sottolinea: “Siamo una band che ha fatto un disco in squadra. Ho citato poeti anarchici spagnoli, ho raccontato in un cantato-parlato molte cose improvvisate, e ognuno ha pensato alla sua parte. Il disco verrà presentato in ugual misura, con concerti nelle principali città”.
Il disco, inciso in spagnolo e italiano alla stessa maniera, beneficia quindi di un lancio internazionale. “Abbiamo dato una connotazione bilingue orgogliosa – dice Wilson – le chitarre spagnoleggianti, i miei testi in italiano si fondono assieme in una dimensione mediterranea. E in più emergono le nostre personalità diverse. Io ho vissuto brevemente come Tonino, ma lui ha continuato nella sua modalità libera, notturna, un vivere dannato che richiama molta curiosità e identificazione nel pubblico. Ho anche imparato che è inutile cercare di cambiare abitudini di una persona così. Sono molto contento di averlo capito e di aver collaborato con un artista del genere, che nella vita è esattamente come sul palco”.
“Ci siamo anche divertiti – dice Tonino Carotone – e abbiamo sempre pensato a metterci profondità in questo progetto. Ho usato strumenti a corde che richiamano alla Grecia, la musica e il vino sono diventati dei punti di emozione profonda per creare una magia che si avvicina a momenti mistici. Come una onda”.
Wilson sintetizza: “In un mondo difficile, è un disco che invita a ubriacarsi di vita. Saper bere bene per poter omaggiare le cose belle della vita, le cose reale, lo stare bene assieme. La musica è armonia, con gli strumenti che fanno la propria parte e ognuno aiuta l’altro. Se suono meglio, aiuto chi sta attorno a me. Si tratta di creare stimolo per tutti, in spontaneità che il vino porta con sè, e anche un valore sincero”.

Tonino riflette: “Quel grande successo che ho avuto è sicuramente un punto importante della mia vita, l’autostima è stata rafforzata. A volte penso: è importante, ma possibile che per una canzone mi ricordano tutto? Ma l’arte è fatta di diverse espressioni, a livello di comunicazione avere una canzone che ti rappresenta è un bene. E nel mio caso è un grande riconoscimento in tutto il mondo”.
Giulio Wilson è passato dall’ammirazione alla collaborazione: “Lo conoscevo sia per la grande canzone di successo che per il suo videoclip ipnotico dove cantava itagnolo. Mi ha sempre attratto, poi non l’ho perso e l’ho ritrovato da grande, ero andato a vedere un concerto suo a Firenze. E l’idea di fare qualcosa assieme è nata quando ero maturo per farlo, un incontro che non potevo fare prima dei 40 anni. La mia credibilità con molta fatica è aumentata. Io ho iniziato 8 anni fa a fare il musicista professionista, ma la gavetta è stata lunga, con tour nei pub e tanti concorsi”.
LA STORIA DI GIULIO WILSON
Il cantautore toscano dice: “Non capisco i musicisti che arrivano subito alla fama e spazzano via chi fa gavetta da anni. Per me le prove, i concerti per poche persone, hanno la stessa importanza dei grandi raduni. Ma sono contento di aver avuto delusioni, preparazioni e gavetta“. Giulio Wilson è un cantautore, enologo e musicista che unisce la canzone popolare e d’autore con un tocco di raffinata originalità. Vive tra le colline delle Cerbaie, lungo la Via Francigena, dove si dedica alla valorizzazione di antichi vigneti recuperati e convertiti all’agricoltura biologica. Insieme a 14 anziani contadini, ha creato una “banca della memoria”, un progetto per conservare e tramandare la saggezza delle pratiche agricole tradizionali. Sul palco, Wilson incanta il pubblico con canzoni che spazzano via polvere e dimenticanze, dando voce a storie sospese nel tempo. Ha collaborato con artisti di fama internazionale come Vinicio Capossela, Roy Paci, Bobby Solo, Jorge Drexler, Ana Belén e Alexis Díaz Pimienta. Ha scritto l’ultimo singolo di Ron “I gatti” ed è stato il produttore e autore dell’ultimo album degli Inti-Illimani, con cui ha condiviso i palcoscenici in tour in Europa e America Latina. Il suo talento eclettico gli ha valso numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Anacapri Bruno Lauzi (2018), il Premio Bertoli (2019) e il Premio della Critica al concorso Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty (2019). Nello stesso anno si è aggiudicato il 1° posto al concorso 1Maggio Next, esibendosi sul palco del Concerto del Primo Maggio a Roma. Wilson ha una straordinaria capacità di “inciampare” nelle storie degli altri, diventandone un protagonista inconsapevole.