Un’architettura, in mezzo agli stand. Semplice. Realizzata con pochi tratti. Appare così lo stand Tecnocanapa Senini, a Klimahouse 2025 di Bolzano, la Fiera internazionale per l’edilizia responsabile e l’efficienza energetica, che ogni anno ispira visitatori di tutta Italia alla ricerca di novità di settore, informa con un programma eventi con oltre 100 appuntamenti in quattro giorni, innova, dando ampio spazio all’innovazione e alle giovani imprese ed in generale, connette tutti coloro che credono nel costruire bene per vivere bene.
Due pareti principali, ortogonali fra di loro, ispirate ai movimenti armoniosi e minimi di Mies Van Der Rohe. Una copertura parziale, che si inserisce in maniera morbida sui due setti principali.
Verde, per amplificare il respiro della struttura e per inserire un elemento che in maniera spontanea discreta dialoga con i materiali ricavati dalla canapa.
I mattoni, messi in evidenza da scorci ricavati all’interno delle pareti. E poi l’intonaco che, come afferma Marco Carini, l’architetto che ha progettato lo stand “è vibrante e scabro come la vita. Irregolare, perfetto così com’è.
Osmotico, perché diventa maturo o asciutto in funzione dell’umidità dell’aria, asciugandosi un po’ per giorno, maturando, cambiando, dall’inizio alla fine della fiera.
I mattoni sono invece a pavimento, come se fosse una composizione di tatami, un po’ per rendere giustizia alla storia ed alla tradizione che vedeva la posa dei mattoni anche in terra, un po’ per divertirci a ribaltare i piani, a rendere disegno orizzontale, ciò che normalmente è trama nascosta in verticale”.







Dunque un’installazione Inoltre, tagli di luce, nicchie, per dare profondità, per rendere più intrigante il percorso, per scoprire, da diverse angolazioni, uno stand ricco, ampio, completo. Campioni di mattoni con intonaco a gran fine e più grezza, fibra di canapa e canapulo, legante a base canapa, si mostrano, discreti in seconda battuta.
Il progetto nasce non solo per mettere in evidenza le qualità dei materiali, e la loro attitudine naturale ad un’architettura dal sapore mediterraneo, ma anche per rendere merito alla maestria delle persone che lo hanno realizzato e che hanno curato le finiture.
Un video, per portare testimonianze reali di progetti realizzati, e di progetti prestigiosi in fase di realizzazione, ed il profumo di venti piantine di canapa completano l’allestimento. Ed infine, la luce: l’elemento che pone accento, che evidenzia il dettaglio, che aggiunge calore all’armonia.
Dunque, un’installazione davvero emozionale, che oltre a coinvolgere i 5 sensi, stimola la curiosità dei visitatori.
“C’è stata una grande affluenza al nostro stand in questi primi tre giorni di fiera.” ha affermato Paolo Ronchetti, direzione Tecnocanapa all’interno di Senini. “I visitatori di Klimahouse sono attirati dai profumi della canapa e della calce, dai colori naturali, dalla matericità delle pareti e del pavimento. Tutti restano affascinati dall’esperienza che riescono a vivere in uno spazio vivo e vibrante. Architetti, imprese immobiliari e committenti privati con progetti in divenire e in corso sempre piu’ grandi e consapevoli dei benefici derivanti dagli involucri in canapa e calce. Segno evidente di un mercato in crescita esponenziale del 30% all’anno.”
“In soli quattro giorni” ha aggiunto Massimo Senini, titolare dell’azienda “abbiamo realizzato una vera e propria opera d’arte, e per questo voglio fare i miei più sinceri complimenti all’architetto Carini e a tutte le maestranze, che hanno lavorato alla realizzazione di uno stand che è l’unico in tutta la Fiera in cui si può fare veramente un’esperienza sensoriale. Si sente il profumo di “buono”, ci sono luci bellissime , e poi gli intonaci, il materico e la canapa, presentata a 360^. Siamo davvero molto soddisfatti, perché finora stiamo raccogliendo solo pareri positivi, e c’è interesse molto concreto da parte del pubblico”.