Lo storico e critico d’arte contemporanea GIORGIO GREGORIO GRASSO, curatore della 54′ e 57′ BIENNALE DI VENEZIA (quella in corso nel 2017) del Padiglione Armeno, ha inaugurato, il 13 agosto 2017, nella prestigiosa cornice veneziana di Palazzo Zenobio, una serie di mostre collettive e personali dedicate all’arte contemporanea: pittura, scultura, fotografia e arti visive. Esporranno i più importanti artisti internazionali ed emergenti.
Il prossimo vernissage è previsto per mercoledì 13 settembre alle ore 16:00. Tra gli artisti emergenti spicca l’artista cubano Galdós, presentato dalla Simona Schiavi Art Gallery.
Galdós è un giovane artista cubano formatosi presso la prestigiosa Accademia di Belle Arti “San Alejandro” a L’Avana (Cuba) dove si laurea come pittore e scultore.
In questa Biennale, l’artista ripropone la sua prima mostra fotografica personale: “ABUSO”, dove affronta i l tema della violenza sui minori. In questA fotografia l’artista usa simbolicamente le bambole e, grazie ad una sapiente manipolazione di luci ed ombre ispirate al tenebrismo caravaggesco, crea immagini estremamente forti, capaci di introdurci nel mondo oscuro nel quale vive un bambino che è o che è stato abusato. Le forbici, i chiodi e tutti gli elementi che esprimono tortura e dolore, non fanno alt ro che accentuarne l’aspetto brutale, con la volontà esplicita dell’artista di scuotere e sensibilizzare il pubblico.
“Purtroppo è un argomento di grande attualità – dice l’artista – e questo mi addolora profondamente perché i bambini nascono per essere felici! È questo tormento che mi ha spinto a mettere il mio talentoartistico a disposizione della causa...”.
Questo è Galdós: un artista che fa della sua arte una vera missione.