“Bacialo perché ti conviene” ripete in maniera ossessiva il ritornello post-punk di “Sparagulos”, il nuovo singolo di Mario Ceravola. Per gli abitanti di NoLo a Milano, Mario Mario (così viene chiamato nel suo inner circle) è considerato una garanzia di buona musica e divertimento, visto che nel quartiere dei creativi da anni si esibisce con la sua musica. Ha debuttato nel 2015 e ha partecipato anche al festival di SanNoLo, giunto agli onori della cronaca nazionale. Oggi però Mario racconta delle disillusioni e delle frustrazioni dei nostri tempi in “Sparagulos” che è una canzone irriverente contro i benpensanti, lecchini e “yes men” che popolano non solo le professioni della musica. “Parla della voglia di cambiare e di lasciarsi andare – dice Mario – volevo avere un sound diverso rispetto al mio esordio, io nasco come chitarrista blues”.
C’è qualcosa di temibilmente e autenticamente liberatorio nei versi che Mario Ceravola ha creato in questa canzone autoprodotta, che riporta alla ribellione ironica della new wave d’altri tempi. In attesa di un intero album, il cantautore di origine sarda, oggi quarantenne, ha voluto dedicare questa uscita alle polemiche che ci sono state sull’opportunità di rivendicare spazi di libertà d’espressione nella diretta del concerto del Primo Maggio. “Appena è apparso Fedez che parlava pro gay – dice Mario – mi sono ricordato delle sue canzoni dove li prendeva in giro. Appena le polemiche su Matteo Salvini minavano il suo personaggio, sono comparse le foto con gli immigrati. Ma dopottutto, anche io sono uno “sparagulos”, lo ammetto”.
Per la musica di Mario Ceravola su Spotify qui.