La Norwegian Cruise Line è stata il suo primo palco itinerante, il luogo dove si è formato. Il ballerino ucraino Oleksandr Yaremenko, oggi 22enne, ha iniziato a 18 anni alla Kherson dance, la stessa del celebre Sergei Polunin, ha avuto sempre il ballo come hobby, passione e obiettivo. “Già a 8 anni studiavo danza classica – dice – e professionalmente nel 2013 nel college ho scelto danza e sono partito a bordo delle Norwegian Cruise perché le opprotunità all’estero davano maggiore solidità economica. Per come è l’industria in Ucraina non guadagnerei più di 500 dollari al mese. Potrei insegnare, certo, ma dovrei fare tanti lavori contemporaneamente per poter vivere degnamente. E invece così sono riusicto a visitare finora 51 paesi che mi hanno arricchito molto”.

Il 2021 per Oleksandr si preannuncia più vivace del 2020, l’anno in cui l’intera industria crocieristica è tracollata: è stato temporaneamente selezionato per un resort in Turchia per essere il ballerino di punta degli spettacoli in vacanza. Le crociere al momento stanno partendo timidamente e puntano al Regno Unito, unico paese al momento dove c’è una vita semi-normale.

“Il paese che più mi è rimasto nella mente – ci racconta oggi alla vigilia della ripartenza, dell’intero settore – è la Cina che inizialmente ho visitato con una compagnia di modelli con shooting e parchi tematici in un resort in un deserto nel 2017. Sono rimasto da agosto fino a ottobre, è la migliore esperienza su come fare vita e conoscere alimentazione del paese. In quella permanenza ho avuto anche la fortuna di lavorare con coreografi locali e ho fatto la mia prima esperienza come modello”.

Oleksandr poi è stato a bordo della MSC Preziosa nel biennio 2017/2018 salpando verso Brasile, Mar Baltico, Bergen e i fiordi della Norvegia. “Lì mi sono innamorato della natura scandinava, vorrei andarci per vacanza. Per la salute mentale e il corpo è incredibile il benificio”.

Lo stile di ballo che il giovane preferisce è il “Broadway jazz, funk, heels che è un nuovo stile insegnato da Janis Marshall che ho seguito a Roma in un camp globale con Michael Damaski come coreografo”. Per essere un ballerino ai suoi livelli, “ci vuole balance, equilibrio e controllo del corpo. L’atleticità ci vuole, poi per un genere come heels che si balla sui tacchi dipende dall’altezza e per il maschio è più difficile. Gli omofobici giudicano, io non mi sento libero di esprimermi nel mio paese, la situazione è differente a Roma, Parigi, in USA. Sapete perché? Si sente la differenza tra chi viaggia e chi è abituato a vedere solo casa propria. Il viaggio ti apre la mente”.

Tra i suoi amici è il ragazzo cosmopolita che torna a casa e porta le novità. “A me piace continuare a esplorare attraverso il mio lavoro. Mi chiedono sempre quale sia il mio posto preferito, dove vogliono tornare. Mi piace tutto degli Stati Uniti nel futuro infatti vorrei trasferirmi a New York che è la città americana che voglio vedere più di tutte, ho visto molto spesso Miami, Tampa e la Florida. Il mio obiettivo ora è Broadway“.

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