Cosa resterà di questa 42ima edizione del Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno, anche detto Cersaie? Sicuramente rimarranno i 10.000 mq in più di spazi espositivi che sono stati aggiunti ai precedenti 145.000 già esistenti.
Segno negativo invece nelle presenze che hanno subito una lieve flessione determinata probabilmente dalla difficile giornata inaugurale che ha coinciso con la grande mobilitazione per Gaza che ha fermato anche i trasporti pubblici.
Dal mio punto di vista, ovvero quello di una progettista che si occupa prevalentemente di interior e di design, le fiere sono sempre esperienze arricchenti perché permettono di toccare con mano prodotti fino a quel momento veicolati solo da immagini pubblicitarie, di poter fare esperienza di allestimenti tutti diversi tra loro concentrati in unico posto, di conoscere personalmente aziende e operatori del settore, e anche di incontrare tanti amici.
Mettendo da parte il mio solito entusiasmo, devo dire però che quest’anno mi sono chiesta se abbia ancora senso ripetere questa fiera ogni 365 giorni e se non sia invece meglio renderla biennale.
Troppi gli allestimenti già visti nell’edizione precedente infatti, poche le novità, prevalentemente di restyling di prodotti già esistenti.
Non ci si può aspettare che un’azienda presenti cose nuove ogni anno, con tempi più lunghi invece si potrebbe garantire ai visitatori un’esperienza più interessante grazie alla possibilità per le aziende di avere il tempo di produrre più idee e quindi mettere in campo un maggior numero di prodotti finiti.
L’idea poi che una parte del materiale esposto venga distrutta per poter essere rimossa, mi sembra davvero allarmante in un’epoca di crescente consapevolezza ambientale.
Tutto ciò premesso, segnalo i miei best of dei 9 padiglioni visitati.
Nessun materiale di posa, no rubinetteria, no cabine doccia nella mia selezione, mi sono piuttosto concentrata su rivestimenti e ambiente bagno.
Per quanto riguarda le superfici ceramiche, per semplicità possiamo dividerle in 2 grandi famiglie: le lastre, che sono prevalentemente dai colori neutri e le texture ricercate, e i piccoli formati molto decorativi.
Anche quest’anno le grandi lastre la fanno da padrone in fiera con superfici che imitano marmi, resine, pietre, mentre qualcuno si lancia nell’ iper decoratività anche nel formato macro.



Mi sono piaciute le nuove collezioni disegnate per Mirage da importanti architetti della scena iternazionale (AMDL CIRCLE, Alfonso Femia, Hadi Teherani), le iper decorate lastre di Bulbo e la partnership di Moooi con ABK.
Tra i piccoli formati, la mia preferenza va all’artigianalità delle ceramiche vietresi, sempre nel mio cuore per ovvi motivi campanilistici, e perché disegno per una delle aziende del comparto: Mavi.
La scelta di giocare su fondi ruvidi su cui sovrapporre pennellate lucide, e di utilizzare i colori caldi della terra quest’anno, risulta assolutamente vincente.

Ricerca e innovazione sono state presentate in un allestimento con l’ormai celebre ‘faro’ stilizzato di Studio 74RAM.

Un plauso anche a Cottovietri, Ar.Ce.A e Francesco De Maio con la nuova collezione Midollini.
Mi piacerebbe che queste realtà nelle fiere di settore si presentassero tutte insieme e che un consorzio possa dare loro la spinta che meritano.
Segnaliamo anche Ceramica Mediterranea, e in particolare la collezione abitzai, per il legame con la terra di produzione sarda.
Sempre tra i miei preferiti Decoratori Bassanesi che quest’anno presenta Quadrille (apprendo anche con piacere che ha acquistato il bellissimo mosaico Flicker precedentemente in produzione per Mosaico+).
E a proposito di mosaici, con quelli di Appiani ho un legame affettivo privilegiato perché sono i primi che ho utilizzato nelle mie ristrutturazioni.


In occasione della sua partecipazione a Cersaie 2025, Nadis Design presenta un portfolio sviluppato sotto un’unica visione creativa: esplorare il potenziale espressivo della ceramica attraverso l’autenticità della materia e l’innovazione tecnica. In foto, collezione Vestro.
C’è spazio anche per alcune scoperte interessanti come i prodotti esposti nello stand di Terratinta, Nadis con la collezione vetro, le bellissime collezioni di Opificio ceramico.
Un capitolo a parte andrebbe scritto per Cimento, che tra l’altro ha vinto uno degli ADI Booth Design Award per il suo stand.
Qui il confine tra prodotti di consumo e arte è molto sfumato e in una fiera piuttosto tecnica come questa, emerge sicuramente.
Per quanto riguarda il mondo bagno, sicuramente è da segnalare Falala, il nuovo lavabo puntinato che Elena Salmistraro ha disegnato per Flaminia.


Anche Simas ha una nuova collezione in catalogo: Terre del Nord, disegnata da Massimiliano Braconi, che è anche il designer di una collezione che si è fatta notare in fiera: Petra di Gsg.
Novità in casa Art Ceram col prototipo di lavatoio Oblò da posizionare sopra le lavatrici slim.
I lavabi di alice ceramica, o meglio la struttura per lavabi Idilla, rimane una delle cose più originali viste negli ultimi tempi.


Ardeco, che mi aveva già favorevolmente colpito l’anno scorso con la sua Capsule collection, vince meritatamente uno degli ADI Ceramics & Bathroom Design Award con la nuova collezione LOOP disegnata da Enrico Cesana col vetro riciclato proveniente da pannelli fotovoltaici esausti.
Capitolo allestimenti: Ceramica Sant’Agostino ha sempre un vastissimo spazio espositivo molto ben fatto, wow design propone elementi cilindrici per mettere in evidenza la possibilità di utilizzare i piccoli formati per rivestire pareti tonde, volumi cilindrici anche per decocer, tanti bolli colorati invece per Tonalite.





Relax design ci trasporta in una tipica estate italiana con i suoi lavabi posizionati sulla sabbia con cabine balneari a fare da sfondo e tavole da surf invece che piatti doccia.
41zero42 è sempre sul mio podio nella gara tra gli stand più d’effetto, e quest’anno non si smentisce proponendo un cortile cinese e bagni pubblici con tanto di frasi ammiccanti scritte sugli specchi. Un altro meritatissimo ADI Booth Design Award per loro. Discorso a parte per Iris ceramica, grande dispendio di risorse per uno stand caratterizzato da effetti speciali.

Concludo con le trovate pubblicitarie più carine ovvero le cartoline di Marca Corona da completare con stickers e il borsello da mare personalizzato al momento di Relax design.
Arrivederci al 2026…a meno che tu non decida di rimandare tutto al 2027 signor Cersaie, pensaci!