Si è pianto alla sfilata milanese di Laura Biagiotti. Non tanto per gli abiti (pur belli, s’intende) ma per l’omaggio floreale a Carla Fracci che la stilista e Mara Venier hanno improvvisato a fine show, complice la struggente I’ll Stand By You di Chrissie Hynde in sottofondo.
La canzone parla di fedeltà e promette vicinanza ed è parsa particolarmente appropriata. Per gli 80 anni dell’etoile la città della moda le ha tributato un giusto riconoscimento. Raramente giornalisti e addetti ai lavori lasciano la sala dei defilè asciugandosi le lacrime, ma così è stato.
In ogni caso per Laura Biagiotti grandi emozioni e grandi celebrità ad applaudire la collezione primavera/estate 2017. Sì perché gli affezionati della stilista non sono giovanette fashionista, ma gente di cuore (a quanto pare) visto che alle uscite più appariscenti il battito di mani parte libero. E a buona ragione, perché il brand tra i simboli del made in Italy ha trovato un binomio centrato e vincente tra moda e sport (ha realizzato il Marco Simone Golf & Country Club alle porte di Roma). E soprattutto ha riportato l’atmosfera sporty-chic nella collezione, con tanto di green verticale a fare da sfondo.
Artigianalità e tecnologia sono fuse in trasparenze e linee fluttuanti, code asimmetriche, seta colorata, paillettes e mega pois. Gli oblò dei sixties realizzati a laser, foulard e stampe ispirate al golf fashion british degli anni 30 contribuiscono a dare il giusto mood. Occhiali e foulard fanno tanto Jackie O e torna il plissé e le geometrie optical. Davvero entusiasmante, un pozzo di suggestioni retrò con stile.
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