Nella classifica dei consumatori di pasta mondiale, la top 3 è sempre la stessa da anni: Italia, Tunisia e Venezuela sono i paesi che amano di più questo prodotto della tradizione tricolore. Per l’annuale World Pasta Day, la giornata mondiale della pasta, un’icona del mangiar bene italiano e uno dei cibi più amati del pianeta, HostMilano, da sempre la manifestazione di riferimento mondiale per le tecnologie, prodotti e servizi per l’Arte Bianca, ha chiesto a chef blasonati di interpretare le novità del mondo pasta.

Spaghettone cacio e pepe cotto in estrazione di sobrasada de Mallorca,
chipirones, alghe e yuzu. Spaghetto cucinato in un brodo ottenuto dall’estrazione della sobrasada, precedentemente cucinata sottovuoto. Con i suoi scarti poi viene creato un burro, utilizzato a seguire per mantecare lo spaghetto. La cottura è sottovuoto, una tecnica contemporanea che consiste nel cuocere gli alimenti in uno speciale sacchetto, progettato per resistere a una prolungata esposizione al calore senza rilasciare sostanze.

Cavatelli cacio e pepe con calamaretti spillo e gamberi rossi. A prescindere dalla tipologia, la mantecatura è un aspetto essenziale per la riuscita di un’ottima pasta. Per ottenere una pasta cremosa e per amalgamare perfettamente i sapori, è essenziale avere una padella di ottima qualità. La miglior tecnologia, in ogni caso, rimane sempre la manualità.
Lo chef usa padelle di ultima generazione con rivestimento antiaderente prodotte senza PFAS, un must per ogni cucina moderna. Alleate versatili, rispettose dell’ambiente e della salute.


Cannelloni di pesce bianco alla carbonara di mare. Sfoglie di pasta all’uovo ripiene di ricotta e pesce bianco (spigola, rombo e cernia), con sopra una spuma di carbonara, pancetta di tonno, aria di vongole e vongole. Per la realizzazione di questo piatto sono necessarie varie attrezzature: Thermomix, sifone, macchina del sottovuoto, impastatrice, sfogliatrice e un Minipimer, tra le altre.
Ci vuole sempre più materia prima per onorare la pasta. Secondo gli ultimi dati Confagricoltura, il nostro Paese è il primo produttore mondiale di pasta, davanti alla Turchia e agli Stati Uniti, nonché il primo esportatore, con un valore intorno ai 4 miliardi di euro. Ma il tasso di autoapprovvigionamento di grano duro è passato dal 78% del 2012 al 56% del 2023, con un trend sotto il 50% per il 2024.