
Il punk a Milano 40 anni dopo. La forza del dirompente movimento di rottura che sul finire degli anni 70 invase la Gran Bretagna rivive nelle foto d’epoca alla Galleria Carla Sozzani per “Punk in Britain”, una collezione di oltre 90 scatti iconici.
Nel percorso, fotografie di Simon Barker (Six), Dennis Morris, Sheila Rock, Ray Stevenson, Karen Knorr, Olivier Richon; disegni, collage e grafiche di Jamie Reid e una sezione speciale dedicata ai video e alle fotografie di John Tiberi.
LA STORIA – Il movimento, che arrivò prepotentemente anche in Italia protraendosi da noi per tutti gli anni 80, era molto “visual”, nel senso che traeva forza anche dall’anarchia dei gesti, movenze, indumenti e accessori che alla Galleria Sozzani sono ben documentati. Era il 1976 quando i Sex Pistols gridavano “I wanna be Anarchy, in the City” indossando camicie strappate e abiti con borchie acquistate da SEX, il negozio di Malcom Mc Laren, l’ideatore dei Sex Pistols, e della sua compagna Vivienne Westwood. Tra i fan dei Sex Pistols, Siouxsie Sioux, Jordan, Debbie, Billy Idol, Soo Catwoman, Adam Ant formavano il “Bromley Contingent”, il gruppo che li seguiva in ogni situazione. Insieme rappresentavano la reazione agli anni della depressione inglese e anche una risposta, giovane e spontanea, al rigido formalismo di allora.
In mostra anche “Concerto di Stoccolma del 1977” e “Sex Pistols Number 1”, che raccoglie video clip televisivi, performance e interviste. Nel maggio del 1977, Jamie Reid, l’artista che con il suo linguaggio trasgressivo ha “disegnato” il Punk, curando l’immagine grafica dei Sex Pistols, cattura “God Save the Queen” il ritratto della regina pubblicato sul Daily Express in occasione del giubileo reale. Dopo centinaia di prove, la regina “sbarrata” viene pubblicata sulla copertina del nuovo disco dei Sex Pistols, che venderà 25.000 copie, un numero astronomico per i tempi.
Punk, che in origine significava “da due soldi”, quarant’anni dopo descrive un’epoca, un fenomeno di costume e un modo di essere.
Simon Barker ha lavorato con Malcolm McLaren e i Sex Pistols quando faceva parte del Bromley Contingent. Soprannominato SIX, a stretto contatto con la stilista Vivienne Westwood, ha editato anche libri sul movimento punk (Punk’s Dead del 2011).
Karen Knorr, tedesca, arrivata a Londra a fine anni 70 documenta la scena nei club di Covent Garden e Charing Cross.
Olivier Richon, di Losanna, e Dennis Morris hanno lavorato nello stesso periodo a Londra. Jamie Eid ha prodotto grafiche e pubblicità ai tempi d’oro del punk, lavorando a stretto contatto con i Sex Pistols. Sheila Rock si è fatta conoscere sui magazine dell’epoca, da The Face a Rolling Stone. Ha pubblicato un libro sulla scena londinese Punk+.
Ray Stevenson è il fratello del manager musicale dei Sex Pistols, Nils. Ha poi fotografato The Banshees, The Stranglers e The Clash.
John Tiberi, soprannominato Boogie, era il tour manager dei Pistols. Ha documentato la vita del gruppo anche a Berlino e in Scandinavia. Oggi vive a Roma.
Punk in Britain 11 giugno – 28 agosto 2016 Tutti i giorni, 10.30 – 19.30 Mercoledì e giovedì, 10.30 – 21.00
Galleria Carla Sozzani Corso Como 10 – 20154 Milano, Italia tel. +39 02 653531 fax +39 02 29004080 www.galleriacarlasozzani.org