Quando Gianni Foraboschi ci ha mandato questo servizio, mancava poco alla riapertura di Milano dopo la quarantena. Il Covid-19 ha lasciato una traccia indelebile sulla città più frenetica d’Italia e queste fotografie raccontano di una calma che già da oggi, 4 maggio, ci sembra ancora incomprensibile.
“I Navigli sono sempre stati uno dei miei luoghi fotografici preferiti di Milano – racconta il fotoreporter a corredo di queste immagini concesse in esclusiva a The Way Magazine – sin da quando ho iniziato a frequentarli a partire dall’inizio degli anni ’80. Rimetterci piede nelle condizioni eccezionali di assenza quasi totale di vita, mi ha provocato un certo senso di disorientamento: ho dovuto rifocalizzare la mia visione per adattarla ad un paesaggio che mi sfidava. Soprattutto perchè mi sembrava di vivere istintivamente l’atmosfera di un coprifuoco”.

Il “tutti a casa” forzato ha avuto tante implicazioni. Le uniche presenze di vita umana sono stati per tanti giorni solo i rider. Segno dei tempi catturato magistralmente da Foraboschi. “Sì, mi sono confrontato con delle geometrie insolite che nel contempo tuttavia mi hanno stimolato a creare delle composizioni surreali. I miei scatti sono maturati in simbiosi con una partecipazione emotiva al “non luogo” in cui mi trovavo, e ho cercato di sublimare le mie sensazioni in inquadrature che “possano suscitare anche la gioia del momento” che io ho vissuto. L’approccio fotografico che ne e’ scaturito riflette il mio percorso culturale e artistico attraverso il canone del bello e dell’essenziale! La bella fotografia e’ anche poesia!”
Da oggi in poi la nostra memoria dovrà confrontarsi anche con questa surreale e a tratti temibile e terribile esperienza. Gianni Foraboschi conclude: “Il mio intento non era quello di realizzare delle fotografie che potessero catalogarsi semplicemente come spazi metafisici. Il mio linguaggio ha voluto esaltare gli spazi architettonici nel loro dinamismo di linee geometriche in una veste iper-reale, per proiettarsi al di là del visibile. Sono stato coinvolto profondamente dal “vacuum loci” dei Navigli durante questa mia passeggiata e confido che per contrasto le mie fotografie possano coinvolgere lo spettatore nel cogliere la pienezza degli spazi con i loro momenti suggestivi”.
Fotoservizio di Gianni Foraboschi per The Way Magazine – Milano, 30 aprile 2020