Un catalno a confronto con l’arte intoccabile italiana. Farà discutere ma è di grande pregio artistico la mostra di Jorge R. Pombo – Giudizio Universale alla Fabbrica del Vapore di Milano, nello storico spazio Cattedrale nell’area post-industriale al centro città. Qui l’artista catalano propone una rilettura radicale e immersiva dun’opera monumentale dissolve i confini tra arte, spiritualità e condizione umana (fino al 18 settembre 2025).
Un Giudizio che parla al nostro tempo secondo Jorge R. Pombo





Nello Spazio Cattedrale della Fabbrica del Vapore di Milano prende forma un progetto artistico e umano di portata straordinaria: “Giudizio Universale” di Jorge R. Pombo. Non una semplice rilettura dell’affresco michelangiolesco, ma una visione profonda e radicale che unisce arte, inclusione sociale e spiritualità.
Il risultato è un’opera monumentale di 180 mq, osservabile dall’alto, che travolge lo spettatore in un “tsunami cromatico”: dissolvenze, colori in movimento, assenza di contorni netti. La pittura si espande, si svuota, si fa metafora del nostro tempo fluido, complesso, incerto.
La pittura come processo di liberazione
Pombo definisce il suo linguaggio come “dissolvenza”: la volontà di liberare la pittura dalla funzione narrativa e illustrativa per restituirle la sua essenza più profonda. Come dichiara nel suo testo Sull’emancipazione della pura pittura,
“Rinuncio a impormi, lasciando che l’immagine si costruisca da sé in modo capriccioso e incontrollabile.”
Questa libertà nasce anche da un’intuizione: sciogliere le immagini storiche (Michelangelo, Perugino, Botticelli) per trasformarle in una nuova esperienza percettiva ed emotiva. Il riferimento a Gertrude Stein (“una rosa è una rosa è una rosa”) rafforza l’idea di un linguaggio che si emancipa dal senso unico, aprendosi a infinite interpretazioni.
Michelangelo e l’eredità del Rinascimento
L’opera si colloca idealmente nelle celebrazioni per il 550° anniversario della nascita di Michelangelo Buonarroti, ma Pombo non ne propone una copia: la sua è una sfida creativa e concettuale.
“Il mio desiderio è portare la pittura su un piano traboccante, colmo di movimento”,
afferma l’artista.
A ispirare il suo gesto sono anche l’Action Painting americana, in particolare Jackson Pollock, Mark Rothko e Barnett Newman, che Pombo ha studiato durante i suoi anni a New York. La pittura, così, perde ogni rigidità e si fa energia fluida, spirituale, sensoriale.





Lavoro, dignità e riscatto sociale
Ma “Giudizio Universale” è anche un atto etico e sociale. Il progetto ha coinvolto collaboratori provenienti da situazioni di esclusione, immigrati sostenuti dalla Caritas, a cui Pombo ha offerto non solo un lavoro retribuito, ma un’occasione di riscatto umano e personale. Il gesto pittorico diventa allora gesto comunitario, inclusivo.
Come sottolinea Matteo Pacini, curatore della mostra, la Fabbrica del Vapore si trasforma da ex spazio produttivo a cattedrale laica, luogo di arte e lavoro condiviso. Un vero “tempio contemporaneo”, dove la cultura torna ad avere un ruolo centrale nella costruzione del senso collettivo.




Un’opera spirituale, accessibile e potente
In un mondo segnato da crisi e incertezze, l’opera di Pombodiventa un invito a guardare dentro di sé e riscoprire, attraverso l’arte, il senso del proprio essere. Come ricorda Federica Tognon, la sua pittura dà voce a chi è stato “più giudicato” dalla società: i fragili, i dimenticati, gli invisibili.
Anche la curatrice Vera Agosti parla di “una pittura che parla della pittura stessa”, in cui non si rappresenta l’emozione ma la si vive nella materia, nella dissoluzione, nella luce che filtra dai colori.
“L’arte è dentro di noi. Va cercata.”
Questa frase dell’artista racchiude tutta la forza di un progetto che ci ricorda quanto l’arte sia uno specchio dell’anima, uno spazio aperto, accessibile, spirituale, in cui ogni spettatore è chiamato a partecipare.
Un progetto in divenire
“Giudizio Universale” rappresenta solo un sesto dell’opera finale, che prevede la riproduzione completa della Cappella Sistina in scala 1:1 nei prossimi anni. È un percorso lungo, coraggioso, che Pombo porta avanti con una visione chiara: restituire all’arte il potere di trasformare. Il progetto continuerà a crescere e sarà presentato in altre città, con l’intento di condividere il messaggio con il maggior numero possibile di persone.
INFO MOSTRA
Titolo: Jorge R. Pombo – Giudizio Universale
Date: 27 giugno – 18 settembre 2025
Luogo: Spazio Cattedrale, Fabbrica del Vapore, Milano
A cura di: Vera Agosti e Matteo Pacini
Produzione: Comune di Milano, EBLand Srl – Movimento Arte Etica
Con il contributo di: ARTantide Gallery di Paolo Mozzo
Sponsor: Samsung, AcomeA SGR, Villa Meriggio, Progetto CMR, Rossetto Vini
Catalogo: Opere Edizioni
Recensione e foto della mostra di Jorge R. Pombo a cura di Gianni Foraboschi