25 Gennaio 2019

“L’Atteso” a Torino di Mike Nelson raccontato dal curatore Samuele Piazza

Alle OGR Oggicine Grandi Riparazioni macchine in sospensione, macerie, un parcheggio che ricorda le ossessioni e trappole contemporanee.

25 Gennaio 2019

“L’Atteso” a Torino di Mike Nelson raccontato dal curatore Samuele Piazza

Alle OGR Oggicine Grandi Riparazioni macchine in sospensione, macerie, un parcheggio che ricorda le ossessioni e trappole contemporanee.

25 Gennaio 2019

“L’Atteso” a Torino di Mike Nelson raccontato dal curatore Samuele Piazza

Alle OGR Oggicine Grandi Riparazioni macchine in sospensione, macerie, un parcheggio che ricorda le ossessioni e trappole contemporanee.

Abbiamo visitato alle OGR Officine Grandi Riparazioni l’installazione di Mike Nelson “L’Atteso” (a Torino, visitabile fino al 3 febbraio 2019). Si tratta del primo intervento site specific dell’artista inglese per un’istituzione italiana ed è un tempio suggestivo della capacità di commuovere dell’arte contemporanea.

Si entra nel grande spazio al chiuso, simbolo della riqualificazione post-industriale torinese, e istintivamente si viene colti da un senso di smarrimento che induce al silenzio. L’opera si presenta come un parcheggio al buio con macchine in attesa di attraversare qualcosa.

Sono state portate qui macerie e macchine”, ci racconta il curatore Samuele Piazza. “Torino è una delle letture del progetto, Mike è londinese da anni, le macchine sono recenti con cui tutti abbiamo avuto a che fare, ma sono sul punto dell’obsolescenza”.

Un ragionamento su cosa saranno le macchine, cosa sono state per la città di Torino e cosa la società crede sia indispensabile e cosa da buttare: l’installazione è tutto questo.

All’interno di un ambiente buio dove, tra una distesa di macerie pressate, stazionano una ventina di automobili parcheggiate, coperte di polvere, in stato di abbandono. Non è chiaro perché le macchine siano in questo stato, ma diversi oggetti che raccontano le memorie dei loro possessori reali o immaginari sono ancora distribuiti tra i sedili e portano traccia del passato del luogo.

Una struttura narrativa emerge dalle modifiche dell’architettura in relazione alla storia dell’edificio e agli oggetti attentamente selezionati dall’artista e da lui trasformati in sculture, per creare un’articolata stratificazione di senso. I livelli di lettura si sedimentano come le stratificazioni materiali che formano il terreno e la patina che ricopre gli oggetti, mentre tra le crepe dei sedimenti emergono possibili molteplici interpretazioni, tra il viaggio onirico e la fantascienza.

120 tonnellate di rifiuti

 

Read in:

Immagine di Christian D'Antonio

Christian D'Antonio

Christian D’Antonio (Salerno,1974) è direttore responsabile della testata online di lifestyle thewaymagazine.it. Iscritto all’albo dei giornalisti professionisti dal 2004, ha scritto due libri sulla musica pop, partecipato come speaker a eventi e convegni su argomenti di tendenza e luxury. Ha creato con The Way Magazine e il supporto del team di FD Media Group format di incontri pubblici su innovazione e design per la Milano Digital Week e la Milano Design Week. Ha curato per diversi anni eventi pubblici durante la Milano Music Week. È attualmente ospite tv nei talk show di Damiano Gallo di Discovery Italia. Ha curato per il quartiere NoLo a Milano rassegne di moda, arte e spettacolo dal 2017. In qualità di giudice, ha presenziato alle manifestazioni Sannolo Milano, Positive Business Awards, Accademia pizza doc, Cooking is real, Positano fashion day, Milan Legal Week.
Ti potrebbe interessare:

Champagne Day il 27 ottobre

Il 27 ottobre si celebra in tutto il mondo lo Champagne Day, un’occasione per tutti gli amanti della bollicina francese

Iscriviti alla newsletter e ai nostri contenuti speciali!

Vuoi farne parte? Con soli pochi step si entra in un mondo “privè” con alert sulle novità e tanti contenuti esclusivi. Registrati subito e accedi ai contenuti “Privè”