Matteo Romano sorprende per la sua determinazione ed equilibrio. Cantante emerso dal social media del momento, TikTok, da meno di due anni sta collezionando altissimi numeri con le sue pubblicazioni online, tanto che Amadeus l’ha invitato dal prossimo 1 febbraio alla 72° edizione del Festival della Canzone italiana tra i 25 big protagonisti. Il 19enne cunese, tra i più giovani artisti in gara quest’anno, salirà sul palco del Teatro Ariston di Sanremo con “VIRALE”, brano scritto dallo stesso Matteo, Dario Faini, Alessandro La Cava e Federico Rossi (edizioni Universal Music Publishing Ricordi SRL, Senza Dubbi S.A.S di Venturelli Gianluca & C, Ventidigiallo SRL).
Il colpo l’ha messo a segno anche per la serata dei duetti: il venerdì con una cover di Elton John (“Your Song”, uscita 52 anni fa) canterà con Malika Ayane. Che dice: “Sono contenta di accompagnare Matteo sul palco di Sanremo e in particolare di avere la generazione zeta che conta su di me. Matteo è un ragazzo in gamba, ma ciò non significa né che sia di randa giovane né che sia la rivoluzione. Forse la rivoluzione sta nel fatto di essere competente, studioso e impegnato in tutto quello che fa, dall’uso della voce allo studio del testo della lingua inglese, a come si muove sul palco e a come si guarda attorno e dentro di sé. Il fatto che ci sia un ritorno alla voglia di essere competenti è più rivoluzionario rispetto a qualcosa di eclatante ma disordinato. Matteo in questo senso è bravo, bello, educato, gentile e si impegna molto.”
Matteo non è il classico giovane sgomitante che arriva da un passato burrascoso. Il suo genere è melodico e contemporaneo, arriva da una famiglia agiata, fa scelte che potrebbero essere più vicine a ragazzi più grandi. Per dire, durante tutte le serate del Festival salirà sul palco vestito Emporio Armani. La sua canzone “Virale” parla di un litigio dopo l’amore e dell’amore dopo un litigio anche con un piglio tipico dei ragazzi di oggi. Prodotto da Dario Faini (Durdust), il pezzo è anche espressione degli ascolti che il giovane artista ha fatto, da Franco Battiato a Luigi Tenco, Sting, Depeche Mode, Whitney Houston.

Matteo come è stata la tua vita fino ad adesso?
Sono il primo di tre gemelli, sono nato e cresciuto a Cuneo e ho frequentato il Liceo Classico. Mi sono appena trasferito a Milano per cominciare gli studi universitari in comunicazione e marketing. A casa i miei ascoltavano molta musica, quindi i loro gusti variegati mi hanno avvicinato alla musica. Ho studiato percussioni, chitarra e canto, assieme al pianoforte.
Quando hai deciso di provarci seriamente con la musica?
Nel 2018 e 2019 ho partecipato al concorso “Next Talent” nella mia città e ho vinto in entrambe le occasioni il premio come miglior interprete. Durante il primo lockdown, nel marzo 2020, ho iniziato a pubblicare cover sui social network e sulla piattaforma di intrattenimento TikTok. Il mio primo inedito “Concedimi”, ha dato il via a tutto.
Hai già un seguito folto e molte persone che lavorano per te. Ti senti responsabilizzato?
Sono contento di avere un team del genere composto da veri professionisti, sono veramente convinto che siano la scelta giusta per me. I miei genitori hanno investito su di me, mio papà è un imprenditore e quando è partito “Concedimi” mi ha fatto arrivare alla Polydor. Il fatto che la mia famiglia mi stia accanto, mi fa sentire protetto.
Che impressione hai avuto provando a cantare con Malika Ayane?
C’è un’alchimia forte con Malika, siamo di due generazioni diverse ma sento che c’è molta commistione di sensibilità. Da grande artista si è anche dimostrata aperta e pronta ad ascoltarmi, un grande riconsocimento. C’è forte chimica di sguardi quando siamo sul palco. Mi sembra che ci sia un’unione naturale e spontanea.
A Sanremo sarai vestito Emporio Armani. Tieni alla moda?
Mettere in mostra me stesso al completo è il mio obiettivo. Indosserò capi molto minimal, semplici e sceglierli è stato molto entusiasmante. Mi voglio presentare con raffinatezza ed eleganza ma allo stesso tempo i vestiti devono essere freschi e giovani. Sono contento di lavorare in accordo col team di Armani e Susanna Ausoni, la mia stylist. Abbiamo costruito con i look una bella narrativa di portare avanti nelle 4 serate con un crescendo, proprio come mi ero immaginato.
Come vivi una vigilia così importante per la tua carriera?
Sono tranquillo, sono chiuso nella mia bolla, nella mia casa, con pochi contatti. Per ora sto vivendo un mondo a parte, surreale, ieri sono uscito solo per comprare la rivista TV Sorrisi e Canzoni dove sono in copertina con gli altri. Credo che realizzerò dal prossimo weekend quello che mi sta capitando. Non vedo l’ora di poter dimostrare cosa faccio e chi sono.

Il tuo pezzo ha un nome molto abusato ultimamente. Di che parla?
Virale è qualcosa che si diffonde velocemente, totalizzante, è sicuramente riferito a cose che sono dentro di noi. Nella canzone uso questo termine come paragone per parlare dell’amore veloce allo stesso tempo crescente, un sentimento non graduale, esponenziale. Credo sia un modo giovane e fresco di rappresentare l’amore.
Hai aspettative alte?
L’aspettativa è di farmi conoscere per quello che sono e non farmi prendere dalle mie solite paure. Vorrei dare una buona spinta al brano per poi arrivare all’EP o album.
Di colpo da spettatore sarai protagonista del più grande evento di spettacolo italiano. Come ripensi ai Sanremo visti in tv?
Il passaggio veloce fa effetto, il mio primo ricordo di Sanremo di sempre è legato all’edizione di Emma e Marco Mengoni, quelle del 2012 e 2013. Mi ricordo le canzoni “Sono Solo Parole”, “Non è l’inferno”, “L’essenziale”, “La Notte”. Ho preso consapevolezza della musica italiana con questi brani.
La fama che sta arrivando ti mette anche accanto ad artisti che di fama ne hanno parecchia da tempo. Come ti rapporti a loro?
L’ho sempre vissuta come qualcosa di strano questa opportunità di conoscere i personaggi famosi ma nell’ultimo anno ho capito che siamo tutte persone, dietro i personaggi. Non contano i numeri o quanti programmi fai in tv, sono tutti approcciabili. Non nascondo che io ho lo sguardo da fan, anche giorni fa quando ho rivisto Amadeus mi ha fatto ancora strano.
Che atmosfera vivi ora in famiglia?
I miei genitori sono contenitssimi, il mio papà è fan di Elisa e non vede l’ora che io la conosca ed è incredibile pensare che sia in gara con lei. Lui è anche mio primo fan, si è tatuato una parte del mio testo sul braccio, non potevo crederci. I miei fratelli invece hanno uno sguardo giovane su quello che mi sta accadendo ma è un bene. Mi danno consigli su cosa fare, gli appunti da Generazione Z.