31 Maggio 2025

Sicilia in una serie fotografica dell’artista Loredana Nemes

Alberi e volti, amici dell'anima in scatti d'arte alla Podbielski Contemporary di Milano.

31 Maggio 2025

Sicilia in una serie fotografica dell’artista Loredana Nemes

Alberi e volti, amici dell'anima in scatti d'arte alla Podbielski Contemporary di Milano.

31 Maggio 2025

Sicilia in una serie fotografica dell’artista Loredana Nemes

Alberi e volti, amici dell'anima in scatti d'arte alla Podbielski Contemporary di Milano.

Podbielski Contemporary a Milano ha aperto la mostra Fondazione Sylva: TREES AND OTHER SOULMATES con la serie fotografica di Loredana Nemes. Alla galleria milanese di via Vincenzo Monti 12, la personale dell’artista berlinese Loredana Nemes, promossa da Fondazione Sylva fino al 19 luglio 2025, presenta SICILIA, la sua più recente serie fotografica, sviluppata durante un periodo di ricerca e viaggi nell’isola del Mediterraneo.

In queste opere, Nemes si allontana dai suoi precedenti soggetti urbani per confrontarsi con la presenza animata del mondo naturale, catturando un paesaggio intriso di storia, vulnerabilità e silenziosa resistenza. In SICILIA celebra il legame tra uomo e natura e la diversità di entrambi in questo luogo europeo, ritraendo i siciliani che incontra durante i suoi viaggi sull’isola e i loro alberi preferiti.

Alberi e volti, tracce umane e forme vegetali sono resi con chiarezza formale e compostezza poetica. Scattata in bianco e nero, la serie evoca una temporalità sospesa in cui coesistono ciò che è radicato e ciò che è rotto. L’opera non documenta né idealizza la natura; piuttosto, la ascolta. Attraverso il suo obiettivo, il paesaggio siciliano diventa uno spazio di soggettività specchiate: lo sguardo dell’artista incontra quello degli alberi e dei siciliani, diventando interlocutori di un dialogo inespresso.

In contrasto ma in dialogo con SICILIA (da giugno 2024), la mostra presenta opere selezionate da GRAUBAUM UND HIMMELMEER (2019-2023), il primo lavoro fotografico di Nemes dedicato alla natura. Ha fotografato la faggeta nel Parco Nazionale di Jasmund e accosta questi scatti a vedute della vastità del mare. Viaggiare lì più di una dozzina di volte permette a Nemes di familiarizzare con la faggeta. Stessi vecchi sentieri, soliti vecchi faggi, eppure così tanto di nuovo. La luce che cambia rapidamente in riva al mare, i venti che sferzano la sua macchina fotografica e la sua fronte, le nuvole che si agitano e quando le fa male la gola, Nemes conosce già il faggio che ne è responsabile. È come se fosse sempre stata lì. L’accostamento delle due serie delinea una continuità tematica più profonda: l’esplorazione di Nemes degli spazi dove la visibilità si offusca e dove la natura afferma la sua presenza ingovernabile. La mostra è resa possibile grazie al sostegno della Fondazione Sylva, una fondazione no-profit che opera all’intersezione tra restauro ecologico e produzione culturale. Nata nel Sud Italia per affrontare i drammatici effetti della Xylella fastidiosa sulla biodiversità della regione, Sylva ha ampliato la sua missione includendo collaborazioni artistiche che promuovono nuovi immaginari di natura, territorio e rigenerazione. L’inaugurazione prevede un’introduzione di Pierre Andrè Podbielski, fondatore della Galleria, e un dialogo tra Loredana Nemes e Luigi de Vecchi, Presidente della Fondazione Sylva. Loredana Nemes (nata nel 1972 a Sibiu, Romania) è un’artista e fotografa che vive a Berlino. Il suo lavoro esplora i temi dell’identità, della liminalità e della presenza umana attraverso un linguaggio distintivo in bianco e nero. Con una formazione in letteratura e matematica, Nemes porta un approccio rigoroso ma sensuale alla fotografia. La sua pratica si basa su progetti a lungo termine che

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