Tutta la carriera dell’artista tra i più influenti del Novecento, Andy Warhol, è stata attraversata dalla vendita dei sogni. La sua arte era commerciale, finiva dove si generava all’infinito, proprio nel mercato del largo consumo. E il Pop di Warhol è celebrato secondo questa impronta di “vendita del sogno” nel museo di Liege, in Belgio, dove fino ad aprile c’è la mostra “Warhol. The American Dream Factory”.
Il percorso offre una panoramica completa della carriera di questo artista poliedrico e uno dei più influenti del XX secolo. Così, siamo testimoni di quarant’anni di tumultuosa storia americana, la cui anima Warhol ha catturato come nessun altro dei suoi contemporanei.
Il cuore di La Boverie, sede dell’esposizone, batte al ritmo delle folli notti di Manhattan, quando musicisti, poeti, attori ed eccentrici di ogni genere si incontravano alla “Factory” di Warhol a New York.
La mostra riunisce le opere più famose di Andy Warhol, provenienti dai più grandi musei del mondo e dalle principali collezioni private, oltre a documenti rari in mostra per la prima volta. Abbastanza per disegnare un ritratto vivente di 40 anni di storia di questa America, l’artista di cui ha catturato l’anima come nessun altro dei suoi contemporanei. Abbastanza anche da far battere il cuore de La Boverie al ritmo delle folli notti di Manhattan, quando musicisti, poeti, attori ed eccentrici di ogni genere si incontravano alla Factory.
Circa 100 opere originali di Warhol e molti multipli, prestati dal Museo Andy Warhol e da altre istituzioni museali e collezioni private mai mostrate al grande pubblico.
Opere realizzate in collaborazione con Keith Haring e Jean-Michel Basquiat.
Archivi eccezionali: film, copertine di libri e riviste, copertine di dischi e poster … tutti realizzati dall’artista.
Una scenografia innovativa, che cattura lo spirito dell’epoca in suoni e immagini.
Fotoservizio a cura di Guy Hofman – The Way Magazine – Belgio