The Wallà è un progetto di rigenerazione urbana partecipata partito a maggio 2021 su iniziativa dell’associazione di promozione sociale “Collettivo BocaVerta”, in collaborazione con il Comune di Riese Pio X e con il patrocinio della Regione Veneto e della Provincia di Treviso. Il nome unisce in un gioco di parole il termine inglese wall (muro) e il paese in cui ha luogo l’iniziativa, Vallà (frazione di Riese Pio X, nel Trevigiano). Attraverso il linguaggio della street-art si vuole migliorare aree di degrado urbano e creare opportunità culturali ed economiche per il territorio, valorizzando gli immobili oggetto degli interventi degli artisti. The Wallà si propone di trasformare i muri di edifici pubblici e privati in tele per un museo permanente a cielo aperto. Ad oggi sono state realizzate 23 opere in totale: 18 su pareti private (case, capannoni) e 5 su superfici pubbliche (scuola elementare, campo da basket e da pallavolo) e l’iniziativa è in continua espansione. Ogni opera in media supera i 60 metri quadri, si stima che ad oggi siano stati riqualificati oltre mille metri quadri di pareti.

Quest’anno la stagione estiva dei murales entra nel vivo con l’opera dello street artist di fama internazionale Dulk originario della Spagna, il suo racconto visivo dedicato alla biodiversità e alla resistenza ai cambiamenti climatici. Boom di accessi al sito il suo virtual tour: un viaggio interattivo tra arte urbana e rigenerazione. Prossimi artisti i PichiAvo, lavoreranno dopo Ferragosto. Gran finale dal 29 al 31 agosto con il Wonderwallà Festival.
In foto di apertura: Antonio Segura Donat è un artista spagnolo, noto come Dulk a cui piace creare personaggi e storie basati sui propri sogni e sugli eventi quotidiani, mescolando realtà e finzione, con un tocco di surrealismo pop. Dulk è una delle figure di spicco del panorama dell’illustrazione spagnola. I suoi mondi naturalistici ci mostrano un paesaggio tematico tragicomico e surreale ricco di dettagli, a volte reali e a volte immaginari ma sempre invitanti a immergersi in essi. Le sue composizioni ricreano ambienti biologici coinvolti in concetti antagonisti.
L’artista ha appena terminato l’ultima sua opera all’interno del borgo della street art di The Wallà. “In quest’opera ho riunito un gruppo di personaggi che, come molte specie in via d’estinzione, sono costretti a migrare, lasciando il proprio habitat alla ricerca di un luogo migliore”, ha spiegato sui suoi social. “A guidare questa carovana c’è la volpe, un animale che simboleggia l’astuzia, ma anche la vulnerabilità. Accanto a lei ci sono creature che sembrano uscite da un sogno, o forse da un futuro impossibile. Una rana con il corpo di un dinosauro, un gufo dallo sguardo saggio, una chiocciola che si trasforma in un airone. Ognuno di loro è un essere ibrido, una fusione tra realtà e fantasia. Rappresentano il tentativo stesso della natura di reinventarsi per sopravvivere. Tutti avanzano insieme, in una sorta di processione o migrazione simbolica, guidati dallo spirito che conduce il viaggio. Questo murale è un invito a immaginare nuovi percorsi, nuovi modi di coesistere”.