Sul suo profilo Instagram Antonio Chiappella Brancaccio, 23 anni il prossimo 31 marzo, racconta a oltre un milione di seguaci la sua vita oggi. Che, sembra impossibile pensarci, è radicalmente diversa da quando aveva 16 anni e orfano di madre, aveva preso brutte strade. Percorsi comuni a molti ragazzi a Napoli, purtroppo, ma la storia di Antonio, divo dei social media e oggi anche imprenditore di successo proprio nel campo che lo ha visto raccogliere consensi, è una fiaba reale a lieto fine. Fa una bella vita, comunica uno stile molto contemporaneo e vive della sua popolarità su Instagram.
Antonio, senti la responsabilità di parlare con le tue frasi e le tue foto ogni giorno a 1,1 milioni di persone?
La visibilità è un punto a favore per chi come me ama farsi notare e mandare messaggi ma è anche un’arma a doppio taglio. Per fortuna oggi sono un social media manager, manager dei vip, esperto di brand marketing, curo l’ufficio stampa di personaggi come Carolina Dantas, famosa massaggiatrice. Sono tutte attività che mi aiutano a capire meglio la comunicazione e gestire tante richieste di informazioni che mi arrivano.
Che percorso lavorativo hai fatto per affermarti con tanta popolarità a soli 23 anni?
Vengo dallo sfruttamento sul lavoro. Nel passato sono stato molto sfortunato, mi pagavano pochi euro al mese come cameriere, lavapiatti, panettiere, corriere, volantinaggio. Ho la passione per la comunicazione sui social media da quando ho aperto Facebook anni fa. Ma è solo negli ultimi 3 anni che mi sono realizzato lavorativamente. A 20 anni ho dato la svolta, gestendo vip a livello internazionale, aziende multimilionarie.
Da dove hai tratto la forza per “non perderti”?
Ho commesso errori, ho avuto una vita senza genitori, un’esistenza che non mi riservava nulla. A volte mi sentivo inutile poi con i valori dello sport come il pugilato, negli anni, ho raggiunto più consapevolezza. Ho frequentato la palestra dell’ex campione Patrizio Oliva al centro di Napoli e mi sono trasformato. Per me, che sono cresciuto nel quartiere popolare Arenaccia, sport e web sono state le due cose che mi hanno affascinato e ridato fiducia.

Come passavi il tuo tempo da adolescente?
Anche durante il periodo degli allenamenti da piccolo, ho sempre amato i social, e ho deciso di farne un lavoro, formandomi all’estero, traducendo i manuali di utilizzo dei profili in italiano. Così sono riuscito a formarmi, fino a diventare una delle agenzia di social media manager più complete sul mercato. Offro tutto quello che serve per costruire un personaggio.
Quando hai capito che stavi avendo successo?
Quando le persone hanno iniziato a seguirmi per quello che sono, cercando di interessarsi a me, ai miei gusti, a come vivevo. I primi follower sono arrivati con le partnership con brand internazionali specialmente di moda, perché c’erano persone interessate allo stile di vita che promuovevo, alla mia passione per i profumi e le auto. Mi chiedevano le cose in privato, mi mandavano curiosità. Oggi mi esprimono stima, credo di piacere perché sono un giovane imprenditore, con un’aria di professionalità ma anche molto rilassato. Dimostro che una persona anche in età giovane è capace di fare grandi cose. In generale i miei follower vedono una possibilità di emancipazione dalla strada, me lo dicono quando li incontro in città.




Come ha influito il pugilato nel tuo percorso?
Oltre che praticarlo sono un maestro di pugilato e la mia più grande ambizione è poter avere allievi a cui insegnare valori. Non vorrei solo creare degli atleti ma degli uomini. Al momento sono fermo con l’attività per problemi di salute ma voglio ricominciare e mettermi in gioco. Magari tornando alla palestra di Patrizio e un giorno aprirmene una io. La cosa più bella è vedere come il dispensare valori di lealtà aiuti a togliere ragazzi dalla strada e dar loro possibilità che non conoscono. Proprio come è successo a me.
Quale è al momento il tuo più grande successo?
Aver capito che la fortuna te la devi prendere, volevo cambiare la mia vita e voglio dare una possibilità simile anche agli altri. Non c’è età o provenienza per migliorarsi. Oggi le persone si rivedono in me, mi fanno i complimenti per quello che ho realizzato, anche se ci sono ancora tanti obiettivi da raggiungere. Sono diventato ambizioso.
Che città ti ispira di più?
Per me Napoli è il giorno e la notte allo stesso tempo. Un posto dove vivere alla luce del sole e immergersi nei locali e nella folla notturna. Milano, che è l’altra città che frequento per lavoro, è molto simile, non ho riscontrato la freddezza che esiste solo negli stereotipi. Ogni volta che ci vado, ed è prevalentemente per lavorare per celebrità, mi ricordo di quando anni fa facevo proprio lì il cameriere. In poco tempo la vita mi è cambiata.


Ti piace molto viaggiare, si vede da quello che pubblichi. Come scegle le destinazioni Antonio Chiappella Brancaccio?
Ultimamente sono stato a Mykonos, Sharm el Sheik, costiera amalfitana, Cilento e Calabria. Sono sempre in giro, non ho predilizione, mi piace vivermi il posto, specie prendere l’aereo e piacere di conoscere culture diverse. Curo molto l’alimentazione e sono molto curioso delle cucine del luogo quando mi sposto. Quindi quell’aspetto è uno dei fondamentali. Non ho una preferenza di hotel ma devono essere accoglienti, meglio se con personale friendly e non formale da farmi essere a mio agio.
Come definiresti il tuo look?
Ho un fisico non esile e sono riconosciuto per il portamento da uomo. Questa è una mia caratteristica naturale, quella di assomigliare più a un business man che a un ragazzo sportivo. Sono un casual elegante non sono mai solo sportivo, maggiormente le foto sono sempre in maglietta e giubbino. A seconda delle giornate, mi adatto. Per le scarpe prediligo le più sportive, Versace, Giuseppe Zanotti, Jordan in serie limitata anche sotto l’abito elegante.
C’è qualcosa che il tuo pubblico non sa di te?
Mi conoscono attraverso le mie passioni che pubblicizzo online. Vestiti, auto, sport. Ma a volte non riescono a credere che le cose più semplici sono quelle che mi rendono felice. Andare nei ristoranti di carne con gli amici, scoprire nuove pizzerie a Napoli. Guardare il mare, un privilegio per chi ci abita vicino, dedicarsi ai banali divertimenti della vita. Dopotutto, sono un ragazzo che vuole vivere anche la sua età.